Prologo

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Annie Black si passò una mano in viso.
C'era decisamente qualcosa che non andava, qualcosa che le fece venire tentazione di voltarsi, afferrare il cugino per la maglietta e leggergli nella mente, per scoprire ciò che voleva sapere.
Ma poi si ricordava, ricordava che quello era suo cugino, l'unica persona che ancora credesse in lei e allora si fermava, stava zitta, ferma, muta, e ascoltava, aspetta, sperava di carpire qualche informazione utile dagli occhi gelidi di Lucios Malfoy e dai gesti tesi di Narcissa Malfoy.
Le impedivano di uscire e di leggere il giornale, praticamente non volevano farle sapere cosa stesse accadendo nel mondo magico.
Strinse i pugni.
Non sopportava quella situazione fastidiosa e l'unico modo che aveva per scacciare la tensione era leggere, ma per leggere doveva prima far vedere a sua zia di che libro si trattasse, quindi, non poteva praticamente leggere nulla che le interessasse.
In poche parole non poteva continuare la sua ricerca sugli Horcrux.
Ma quel medaglione, da quando aveva scoperto la verità, o almeno una parte della verità, le era sembrato fosse diventato improvvisamente pesante, quasi un ricordo costante del suo fallimento, del suo non essere ancora riuscita a capire cosa fosse.
Ma al tempo stesso le ricordava di essere sulla pista giusta e che suo padre doveva per forza c'entrare qualcosa con tutto quello.

La figlia di Regulus Black - HogsmeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora