capitolo 6

792 24 0
                                    

faccio un sorso di whisky, guardo entrambi negli occhi e inizio a parlare
Io:non so come la vedete voi, ma quello che vedo io è ottenere più potere
M:non tutti vogliono il potere sai?!
dice guardandomi male, mi alzo in piedi e mi posizioni difronte a lui
Io:però ti piace avere il comando a Hogwarts, vedere come tutti hanno paura di te, quello ti garba si?!
dico avvicinando il mio viso al suo
lui mi guarda ma resta zitto, torno al mio posto è mi siedo
so benissimo cosa vogliono e glielo farò dire
Io:e tu Tom, sei uguale a lui, entrambi adorate vedere come tutti vi temono
M:certo ma noi abbiamo già questo potere, con questa "unione" o come la vuoi chiamare, solo tu avrai più potere di quello che già hai
T:otterresti qualcosa solo te
Io:ovviamente non penserete che possa condividere il controllo degli inferi con voi, non siete mica discendenti della mia famiglia, ma quello che posso fare è assicurarvi l'immortalità e il potere eterno, pensateci e fatemi sapere
senza aspettare una risposta finisco il mio whisky e me ne vado

appena esco vedo i ragazzi che aspettano i Riddle, gli faccio un cenno di saluto e vado verso mio padre
L:quindi? che hai fatto?
Io:abbiamo solo parlato, ma sono sicura che otterrò quello che voglio, come sempre
dico ghignando, lui mi guarda ammiccando un sorriso diabolico
L:sono molto fiero -poi d'un tratto torna serio- ma ora dobbiamo parlare
capisco subito a cosa si riferisce e annuisco non molta sicura di aver fatto la cosa giusta

arriviamo a casa e mi porta direttamente del suo studio, o almeno così lo definisce, ci mettiamo seduti uno difronte all'altro
L:spiega, adesso!
credo di non averlo mai visto così serio, quindi prendo un bel respiro e inizio a spiegare
Io:il giorno che la mamma è morta avevo trovato dei fogli che dicevano chiaramente che io ero tua figlia è che non ero un angelo ma un demone...

flashback
Io:mamma mamma
M:dimmi tesoro
Io:cosa sono questi? lui è il mio papà
appena si gira e vede i fogli sbianca, corre verso di me e mi strappa di mani tutto quello che avevo
M:TU NON DOVEVI GUARDARE NELLE MIE COSE, PERCHÉ SEI ANDATA LÌ
Io:stavo cercando le mie matite
M:sai che non devi raspare nelle cose della mamma, questi fogli non parlano di te
Io:si invece, lui è il mio papà
vedo che si sta arrabbiando, ma voglio sapere la verità, lei mi ha mentito
M:no, non lo è, tu sei mia figlia, un angelo
Io:NO, SONO UN DEMONE,SEI UNA BUGIARDA
lei mi guarda male e mi tira uno schiaffo, tanto forte da farmi girare la faccia di lato, mi tocco la guancia e la guardo, appena incontro i suoi occhi, diventa subito bianca e indietreggia
Io:tu mi hai picchiata
M:amore. fermati e calmati
Io:TU MI HAI PICCHIATA
tutto quello che avevo interno prende di colpo fuoco, ma non ci faccio caso e continuo a guardare mia madre
Io:MI HAI MENTITO PER TUTTO QUESTO TEMPO E ORA MI PICCHI
M:amore ascoltami tu non sei questa
Io:tu non lo puoi sapere, dimmi la verità
M:Katherine adesso basta
fa per avvicinarsi a me, ma appena è troppo vicina cerco di spingerla via con le mani, sorprendentemente la vedo volare dall'altra parte della stanza, subito mi calmo, mi guardo in torno e vedi che tutto sta bruciando, guardo mia madre e corro fuori di casa, gridando finché non arrivano i soccorsi e trovano mia madre morta...

L:tu hai causato l'incendio?!
Io:si, cosa vorresti fare adesso?!
L:io? niente
Io:come?!
mi alzo in piedi, cosa che aveva già fatto lui, e lo seguo
Io:che vuol dire niente
L:vuol dire niente, volevo solo sapere la verità
Io:quindi non ti importa
L:mi importa se la figlia del diavolo ha ucciso? no
io lo guardo senza dire e aspetto che esca dalla mia traiettoria visiva prima di correre in camera mia

non pensavo reagisse così, pensavo si arrabbiasse o mi dicesse che era una cosa da pazzi, certo sono felice che non mi voglia rompere riguardo a sta storia però boh è strano, ma infondo cosa mi voglio aspettare dal diavolo?

la mattina dopo mi alzo, mi preparo in fretta e vado in cucina, stranamente non c'è nessuno, quindi con calma prendo qualcosa da mangiare e mi siedo al tavolo, finché non sento dei passi, mi giro e vedo mio padre
L:torni già?
Io:si oggi ho delle cose da fare a scuola
L:va bene
annuisce e sta per andare via, quando a un certo punto si ferma e mi guarda
L:sono fiero di te
mi fa l'occhiolino e va via, sorrido leggermente e torno a mangiare

per quanto molte persone mi ritengano senza cuore, e anche io stesso mi ritengo così, mi da sempre una bella sensazione sapere che sto rendendo fiero di me mio padre, magari perché in 10 anni non ci sono mai riuscita con mia quella che era mia madre, ma smetto subito di pensarci e torno a scuola

appena arrivo a scuola è ora di pranzo, quindi faccio portare le mie cose in camera e vado in sala comune, arrivo e mi siedo accanto ai ragazzi
Io:ciao bellezze
T:ei, com'è andata la cena?
Io:bene, erano solo affari di famiglia
T:beh c'era da immaginarselo
J:già, ma non pensiamoci ora, stasera ci sarà una festa nella nostra sala comune
tutti si girano verso di me, sanno quanto odio quel tipo di feste
Io:no
P:dai per una volta
B:già che ti costa
Io:va bene, ma solo stasera
T:segniamoci  la data
io lo guardò male e faccio un sorriso o finto
Io:spiritoso davvero
T:lo so grazie
io gli guardo male, ma poi sorrido, so che non farebbero mai niente per darmi noia, quindi li saluto e vado in camera mia

passo tutto il pomeriggio a leggere e salto pure la cena, mando un gufo ai ragazzi dove gli avverto che ci saremmo visti direttamente alla festa, quando si fa una certa ora mi alzo e mi iniziò a preparare

passo tutto il pomeriggio a leggere e salto pure la cena, mando un gufo ai ragazzi dove gli avverto che ci saremmo visti direttamente alla festa, quando si fa una certa ora mi alzo e mi iniziò a preparare

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

appena sono pronta esco, nel momento esatto in cui esco dalla mia camera sento una musica assordante venire dalla sala comune, chiudo la porta con vari incantesimi e vado in sala comune

appena arrivò sento un sacco di occhi su di me, ma gli ignoro e vado subito dai ragazzi, che mi guardano a bocca aperta
B:beh, wow
P:si wow
sorrido ai due e mi avvicino a Theodore che mi sta guardando
T:dopo averti vista nuda, niente può sorprendermi
mi dice all'orecchio, rido spingendolo leggermente
T:forza diamo inizio alla festa
senza dire nulla lo seguo verso un gruppo di persone


eccomi con un nuovo capitolo, so che Mattheo c'è poche volte, ma come ho detto precedentemente questo è solo l'inizio per farvi capire bene la situazione presto migliorerà ve lo assicuro ❤️

accecata dal potere//Mattheo Riddle  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora