Il tragitto tra la nave e il bus fu tranquillo, ma il silenzio che regnava tra gli studenti era palpabile.
Ancora scossi dagli eventi accaduti, nessuno aveva voglia di parlare.
Quando finalmente arrivarono a destinazione, si salutarono con voci basse e quasi incerte, come se non sapessero come affrontare la realtà ora che erano tornati.
Rin, con il cuore ancora pesante, si trovava di fronte alla porta di casa sua.
Respirò profondamente, cercando di trovare la forza per affrontare ciò che l'aspettava.
Aprì la porta e appena mise piede dentro, venne subito avvolta dalle braccia calde di Izuku e Ochako.
"Oh, Rin!" esclamò sua madre, stringendola forte. "Stai bene? Ti abbiamo aspettato con ansia!"
Izuku era accanto a loro, il suo volto solcato da preoccupazione.
"Rin," disse con voce calma ma tesa, "cosa è successo? Hai avuto problemi durante la gita? Dicci tutto, per favore."
Rin si sentì sopraffatta dall'affetto e dalla preoccupazione dei suoi genitori.
La loro vicinanza era rassicurante, ma allo stesso tempo, le domande iniziarono a sommergerla.
Non sapeva se doveva raccontare loro tutto. Sapeva che la sua esperienza li avrebbe turbati profondamente.
"È stato... complicato," iniziò Rin con voce incerta.
"Sì, ci sono stati dei problemi durante la gita, ma... io sono tornata sana e salva, questo è importante."
Izuku e Ochako, però, non sembravano soddisfatti da quella risposta evasiva.
Ochako le accarezzò i capelli con dolcezza, cercando di farla aprire di più.
"Rin, amore, lo sappiamo che è stato difficile. Puoi parlarci, siamo qui per ascoltarti. Cosa è successo esattamente?"
Con un sospiro tremante, Rin decise di raccontare la sua esperienza.
"Eravamo sull'ascensore... Io, Yaoya e Riyo. Stavamo tornando in stanza quando... improvvisamente c'è stato un cortocircuito e l'ascensore è caduto. Siamo finiti in un posto... che non so nemmeno come descrivere. Era buio, spaventoso... c'era qualcosa di sbagliato in quel luogo."
Izuku e Ochako ascoltavano in silenzio, ma i loro volti erano visibilmente tesi. Rin continuò, cercando di non farsi sopraffare dai ricordi.
"Abbiamo trovato... stanze strane, rovine... c'erano corpi carbonizzati, e un simbolo... un simbolo che... non riesco a dimenticare."
La sua voce iniziò a tremare sempre di più.
Arrivata al punto di dover menzionare la figura mascherata che avevano visto e l'esperienza inquietante con Yaoya, si fermò.
Le immagini si accumulavano nella sua mente, diventando troppo da sopportare.
"Poi c'era... qualcuno... qualcosa che ci osservava," mormorò, stringendo i pugni per cercare di controllarsi.
"Non so spiegare... non so chi o cosa fosse... Ma ho avuto paura, più di quanta ne abbia mai avuta in vita mia."
Alla fine, non riuscì più a trattenere le lacrime.
Il ricordo di quel luogo, del terrore che aveva provato, era troppo opprimente.
Iniziò a piangere, le spalle che tremavano mentre singhiozzava, incapace di proseguire il racconto.
Ochako la strinse ancora più forte, accarezzandole i capelli con delicatezza.
"Va tutto bene, Rin... va tutto bene," sussurrò, cercando di calmarla.
STAI LEGGENDO
Mha - The Next Generation
FanficDAL TESTO: "Le azioni compiute con le migliori intenzioni possono spesso avere effetti indesiderati. Ogni cambiamento che apporti... ogni passo che fai... potrebbe alterare il corso della storia in modi che non puoi prevedere" Rin frugò tra i suoi p...