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S

tai bene?

No.

Quel giorno il mio mondo era come se stesse per crollare.
Mi sedetti in un angolo e iniziai a piangere.
La gente di fronte a me ballava, sorrideva, urlava e alcuni si baciavano.

Erano lì, io ero lì.
Ma anche lui però.
Solo che non era con me.
Jungkook non era con me.
Io lo amavo ma lei no.

Jimin, ti prego alzati andiamo a casa.

Taehyung continuava a provarci a comunicare con me, inutilmente.

Taehyung. Lui continua a baciarla.
Come p-può..

Da lì in poi non capii più niente.
Non so come arrivai nel mio appartamento e nemmeno grazie a chi.

Sentivo tantissimo dolore.
Tantissima sofferenza che ora a distanza di anni pensandoci forse era inutile soffrire così tanto per qualcosa così piccola vista da un punto di vista di uno spettatore.

Perché questo è quello che sono in questi momento. Spettatore della mia vita e dell'amore che ho vissuto con Jungkook.

Quella ragazza lui però, l'aveva baciata.

"Jimin, Jimin fermati ti prego"

Continuavo a camminare velocemente. Ero arrabbiato con lui, ma anche con me stesso perché sentivo le lacrime sul punto di scendere.

Riuscì a raggiungermi afferrandomi la mano.

"Jungkook che cosa c'è ancora che vuoi da me? Non ti è bastato ciò che hai fatto ieri?"

Dissi o meglio chiesi queste domande con una voce rotta e tremante.
Dagli occhi scendevano lacrime incontrollabili.
E in quel momento iniziai a provare pena.
Pena per me stesso e per essere così debole.

"Io non volevo baciarla Jimin.
Ti prego smettila di ignorarmi.
Non riesco a sopportarlo."

Quello a piangere stavolta era lui.
La gente che passava dall'altro lato della strada ci lanciava occhiate incuriosite.

Le mia mano come se stessero aspettando quel momento da tempo, toccarono quelle preziose guance che le stava attraversando un liquido chiamato lacrime.

Che possono scendere o per felicità o per tristezza e io non volevo che scendessero per quest'ultimo motivo..

Mi avvicinai a lui e posai le mie labbra sulle sue.

Non ho mai ragionato con il cervello e forse questo è sempre stato uno dei miei problemi più grandi.
Ascoltavo sempre il mio cuore cosa che comunque continuo a fare tutt'ora.
E in quel momento però anche quando i suoi genitori erano dall'altra parte dalla strada e i nostri amici dietro di noi, forse iniziai a pensare che il cuore però poteva portarti a grossi guai.

RACCONTAMI DI LUI (jikook) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora