6 - OCCHI NERI COME LA NOTTE.

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Ora, sapevo benissimo che dovevo prestare attenzione alla principessa, ai suoi movimenti e a tutti quelli che le erano vicini, ma come avrei potuto mantenere salda la concentrazione con il principe Yongbok in sella ad un bellissimo esemplare di stallone nero come la pece che sorrideva e concedeva saluti ai sudditi? Era la prima volta per me che lo vedevo interagire con il popolo.


"Marcus, stai attento a non rimanere indietro."La grande mano di Bang Chan mi spinse da dietro facendomi tornare in allineamento."Devi stare concentrato!"


"Lo so, lo so, scusami." Aveva fatto in modo di essere posizionato esattamente alla mie spalle così da starmi vicino. Non avevamo avuto ancora modo di tornare sull'argomento - sono una ragazza - ma a lui al momento interessava solo che io e la famiglia imperiale fossimo al sicuro.


"Cosa ne pensi?"


Non mi voltai. Sapevo esattamente a cosa stesse facendo riferimento. Guardai la coppietta che parlava mentre conducevano il cavallo al passo e Yongbok che intratteneva dialoghi studiati ad hoc con il consigliere del principe Han.


"Non credo sia opera loro."


"Come fai a dirlo? Alla fine non abbiamo la certezza matematica che ieri sera lo sconosciuto non sia tornato all'alloggio e abbia fatto finta di dormire."


Ci pensai, guardai nuovamente la coppia e come la principessa rideva felice. Forse aveva finalmente trovato un motivo di gioia. Non volevo minimamente immaginare che il ragazzo che ora le aveva sfiorato volontariamente la mano con la scusa di sistemarle la presa sulle briglie avesse potuto mandare qualcuno con male intenzioni nei suoi confronti.


"Sesto senso." Tagliai corto.


Il giro durò tutta la mattinata. Facemmo vedere i monumenti e le costruzioni d'ingegneria al principe Han, e visitammo i templi più importanti della città. A quello principale, dedicato al sole, ci fermammo per pregare. Prima andarono la futura coppia che approfittarono di quei pochi istanti per conoscersi e chiacchierare.


Io, nella mia postazione nel ferro di cavallo a protezione dell'ingresso, fissai lo sguardo davanti a me attenta che nessuno facesse irruzione.


"Marcus."Lee Know mi affiancò con quella sua calma permanente."Il principe Yongbok vuole che tu lo raggiunga."


Guardai alle spalle dell'eunuco: Yongbok mi stava davvero aspettando sulle scale di legno pregiato. Ci misi almeno un paio di secondi prima di realizzare e fare i primi passi senza sembrare un pezzo di legno.


Il principe rimase in silenzio fin quando non entrammo e ci inginocchiammo a terra per pregare.


"Sono quasi del tutto certo che il principe Han non c'entri nulla in questa storia." Benché mi stesse dicendo ciò aveva deciso comunque di non farsi sentire da nessun altro."Questo significa che qualcun altro, dentro o addirittura fuori dal palazzo, rappresenta un pericolo. Marcus, dovrai stare ancora più attento ora che il primo sospettato si è rivelato innocente."


In effetti, ragionandoci a mente fredda, il principe Han non ci avrebbe guadagnato nulla uccidendo o rapendo la sua futura moglie. Un'alleanza con il nostro Paese era il massimo a cui avrebbero potuto aspirare.


Pregai affinché nessuna insidia si presentasse nelle nostre vite.



Rientrammo giusto in tempo per il pranzo. Io e Bang Chan ci congedammo per andarci a lavare, mangiare di corsa e dedicarci all'addestramento. Sebbene il principe Yongbok avesse ideato quegli addestramenti privati per parteciparvi lui in primis, fino a quel momento, soltanto una volta si unì a noi. Per tutta una serie di eventi accaduti non era mai stato davvero libero.

THROUGH TIME // LEE FELIXDove le storie prendono vita. Scoprilo ora