una ragazza come le altre è pronta per affrontare il terzo anno della scuola di stregoneria e magia di hogwarts, ma quest'anno non sarà come tutti gli altri: pieno di sorprese, delusioni e conoscenze sbagliate che la potranno sulla strada della veri...
dopo 30 minuti si silenzio e una certa tensione tra noi due...mi arriva un bigliettino...lo aprii e...
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era disgustoso, sapevo cosa voleva fare e io non ci avrei pensato nemmeno un secondo di passare per la stanza di quel viscido...mi girai verso la sua direzione, era seduto dalla parte opposta della stanza, e gli feci il vaffanculo con la mano e con un ghigno sopra le labbra...quando mi rigirai per vedere il biglietto e di strapparlo di conseguenza...era sparito M-mhh sareste una bella coppia- ovviamente c'è l'aveva lui, mi girai nella sua direzione...strano ma vero non aveva nessun sorriso sulla faccia, ha la mascella serrata da sentire anche lo struscio dei denti... Volevo rispondere il contrario ma poi mi ricordai del gioco...non potevo perdere B-ci stavo pensando anche io sai- dissi guardandolo dritto negli occhi, alzò immediatamente gli occhi su di me, aveva uno sguardo omicida e un po' mi fece paura, si... Questa espressione non durò tanto infatti dopo due secondi rise e si avvicinò al mio orecchio... M-non dovresti giocare con me...- appoggiò la sua mano sopra la mia coscia e al suo tocco sussultai...le sue vene pulsavano le riuscivo a sentire...iniziò a salire e subito nella mia mente apparirono le immagini di ieri sera... B-siamo a lezione mattheo smettila-cercai di levargli la mano ma era troppo forte rispetto a me la sua presa era bella salda... M-oh ma dai, immagina di stare nel mio letto, tutti soli...lasciati andare- implorai la mia testa di non pensare a nulla di quello che aveva detto ma era più forte di me...quando arrivò al bordo delle miei mutandine le spostò subito, senza pudore infilo con forza due dita erano movimenti decisi,forti...veloci...mi mancava l'aria...dopo poco mi ritrovai bagnata sulla sedia...e io non so come sono riuscita a trattenere le urla... Pochi secondi dopo la lezione era finita e prima che io potessi dire qualcosa lui era già sparito e come al solito io sembravo la solita stupida...mi ero stata fatta sfruttare da Mattheo Riddle, più di una volta è in quel momento volevo solo correre, correre lontano da qui, lontano da questa situazione...cosa ti sta facendo diventare Bella?...tutto quello che non avresti mai voluto essere... Mi alzai anche io e decisi di non andare all'ultima lezione ma direttamente in stanza...il mio cervello non ne aveva più, ovviamente avvisai prima Pansy sennò chissà quante domande mi avrebbe fatto...mi fiondai nelle coperte e caddi in un sonno profondo.
Mi svegliai con quelle stupide e ripetitive canzoni, che provenivano dalla lezione di canto per il coro di hogwarts...andai vicino allo specchio e mi guardai attentamente...facevo schifo non dormo bene da un bel po di notti...mi cade l'occhio e vedo l'ora sopra la mia sveglia e erano le 5...era presto prima dell'inizio della festa quindi in preda alla noia andai in biblioteca e subito la mia mente mi riportò immagini Inizio flash back M-assomigli ad una persona-cosa? era pazzo così dal nulla dice questa cosa B-chi sarebbe la sfortunata- M-una amica di mio padre- cosa stava uscendo dalla sua bocca, suo padre... era...voldemort B-e cosa dovrei farci- stavo andando in ansia e speravo che lui non se ne accorgesse, ma era impossibile perchè la mia gamba inizio a tremare senza freni
Si avvicina a me, sentivo i suoi passi, si abbassa e sfiora con le sue labbra il mio lobo sussurrandomi M-forse i dubbi che hai non sono del tutto infondati- sentivo i brividi percorrermi la schiena-prova a cercare meglio- e come se tutto fosse stato programmato, la porta si aprì Fine flash back Io insieme e i miei mille dubbi presi anche essi dalla curiosità, mi fiondai sopra i libri cercando e ricercando risponde alle mie domande impertinenti...
Erano già due che cercavo come una pazza, in ricerca di qualsiasi simbolo che ricordasse un serpente ma in tutti i libri c'erano le solite parole: "I Serpeverde tendono ad essere ambiziosi, scaltri, astuti, leader forti, ed orientati verso l'obiettivo. Essi hanno anche sensi altamente sviluppati di autoconservazione", non so più che fare decisamente ho un colmo dentro che non riesco a riempire e non posso accontentarmi perché orami è passato del tempo sono cresciuta e non posso far finta di nulla... R-oi sorellina, sembri esausta che è successo- ecco, non potevo incontrare un'altra persona, qualsiasi pur che non sia parte della mia famiglia?!...magari è l'ora di parlare,almeno con lui,ho bisogno di aiuto magari così si decidono a dirmi la verità perché si, c'è di sicuro una verità. B-vedi Ron stavo cercando dei libri che mostrano e parlano a fondo dell'albero genealogico dei discendenti di Salazar...- lo vidi sbiancare in faccia...che casino che sto facendo, ma orami ho parlato... B-bene ora vai a correre a dirlo a mamma, ma sai fai pure così magari vi decidete a dirmi come stanno veramente le carte in tavola- dico alzando di poco la voce,stiamo pur sempre in una biblioteca.
Ron non vuole saperne di rispondermi anzi abbassa lo sguardo scrutandosi le scarpe...basta mi sono stancata, mi alzo e faccio per andarmene... R-Bella- finalmente direi R-i-io...posso aiutarti- cosa vuole dire faccio una specie di affermazione con la testa per incitarlo a parlare R- in questi giorni Harry e Hermione stanno parlando di corridoio vietato per noi studenti, li c'è una specie di biblioteca con i libri più oscuri e banditi...ecco sicuramente ci sarà quello che ti serve..- oddio quanto amo mio fratello non mi aspettavo una cosa del genere da lui è stato sempre quello che si teneva tutto dentro, e adesso è stato più che utile e fantastico... B-Ron non sai quanto ti voglio bene sei la mia salvezza grazie mille volte grazie-dico letteralmente saltandogli addosso ed abbracciandolo R-anche io ti voglio bene bella, una cosa però...devi stare attenta, è pericoloso lì.- B- tranquillo stai parlando pur sempre di Bella saprò uscirmene in qualche modo, ora scappo che c'è una festa e devo ancora fare tutto, ciao fratellino, e grazie ancora- dico staccandomi da lui e uscendo dalla biblioteca, forse per la prima volta mi sento così tanto vicina alla fine di questa tortura nella mia testa piena di dubbi e domande.
