CAPITOLO 25 Chloe

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<<Si ma fa ancora male>>continua lui piangendo in tutto ciò Bea non capisce perché lui piange e io lo consolo

<<Scusate l'insensibilità ma non capisco perché piange?>>dice lei e non ha torto in fondo ho tolto quella parte perché tutte le volte che mi ritorna in mente rimango in depressione per una settimana.

<<Vedi noi siamo una famiglia da quattro anni, un anno fa un membro di questa famiglia è morto, si chiamava Theo, era un membro molto attivo del gruppo, morto in un'incidente. Al suo funerale c'eravamo tutti, vestiti di nero e senza mascara perché abbiamo pianto come mai in tutta la vita. Noi ragazze abbiamo perso una gara per essere presenti e la nostra allenatrice ce l'ha rinfacciato per tutto l'anno, anche questo è uno dei motivi per qui odia i ragazzi, secondo lei per colpa del nostro amico morto noi abbiamo rinunciato ad una gara in cui potevamo vincere e passare a un livello superiore>>dico io che ho iniziato a tremare e la mia voce non è più la stessa, ho gli occhi lucidi, accidenti mi sta accadendo di nuovo.

<<Per Chloe aveva una certa simpatia, era come un fratello maggiore per lei. È stata forse quella che ha preso peggio di tutti la notizia. Non che noi stiamo meglio ma quando ne dobbiamo parlare lei non riesce a farlo senza piangere ma è troppo timida per piangere in pubblico e quindi si tiene tutto dentro e poi scoppia all'improvviso>>dice lui, cavolo quanto mi conosce, ma è reciproco

Tommy se ne accorge, mi fa alzare e andiamo in un'altra stanza, perché sa che odio piangere e in pubblico pur di non farlo tengo tutto dentro e poi va a finire che soffoco, con Bea che ci segue. Mi fa sedere su una sedia in cucina mentre mi prepara una camomilla. Io inizio a versare le prime lacrime, il mio problema è che so quando inizio e mai quando finisco. Le immagini dell'accaduto mi scorrono mi scorrono davanti agli occhi dall'istante in cui noi eravamo tutti a casa di Marco, lui era andato a prendere le pizze, ma non è più tornato, dopo poco ha squillato il telefono erano i medici che ci confermavano il decesso, era stato preso nella piena fiancata e scaravoltato, era stato un ragazzo ubriaco che stava tornando a casa dopo essere sato in discoteca, anche questo è uno dei motivi per cui quando Bea beve sono io che voglio guidare. Non reputo giusto che per colpa di qualcun altro una persona senza alcuna colpa debba rinunciare alla propria vita senza neanche poter salutare i propri cari. I medici ci avvisarono che per lui si poteva fare ben poco, riportava diverse lesioni e ossa rotte, ma aveva perso troppo sangue ed era svenuto, quando erano arrivati i soccorsi ormai era tardi. Al telefono aveva risposto Tommy che non appena sentita la notizia si era messo a piangere, avendo il carattere simile io ho intuito e ho detto la mia teoria agli altri, tutti stavamo pregando per un semplice NO ma lui aveva acconsentito e da lì in poi invece che festeggiare per la vincita della squadra ci eravamo messi a piangere tutti assieme gli uni abbracciati agli altri. Nessuno aveva chiuso occhio quella notte e nemmeno le due seguenti. Al funerale come ho detto eravamo tutti presenti e in abito nero, era un giorno d'autunno e noi avevamo saltato scuola e gare per esserci, nessuno ci avrebbe fermato dal salutare il nostro amico per l'ultima volta. Abbiamo pianto anche l'anima, da lì in poi entriamo nei cimiteri solo per celebrare l'anniversario dalla morte di Theo perché secondo noi doveva ricevere comunque importanza. Ma nessuno osava mettere piede lì senza che ci fossimo tutti perché almeno ne saremmo usciti di lì piangendo tutti assieme, cosa che uno da solo non può reggere. Dopo aver bevuto la mia camomilla continuiamo a parlare ma niente di pesante come quest'argomento che non vuole mai lascarmi stare, ogni volta penso di poterne parlare tranquillamente ma le lacrime tornano sempre più forti di prima.

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