CAPITOLO 21 Chloe

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<<Chloe sei un mostro>>si lamenta, è in spaccata e si vede che non si allena mai, io le sono dietro che la spingo un po' giù perché almeno se si lagna che lo faccia per qualcosa. Sto giusto ridendo quando mi tira un pugno sulla caviglia e io per poco non casco. La lascio un po' stare mi metto a fare le spaccate anche io perché poi devo ripassare la coreografia.

<<Non è giusto che tu arrivi così giù>>si lamenta

<<Va bene>>dico, mi tiro su, prendo una sedia e ci metto il piede sopra andando in spaccata. È lei che mi sfidato e poi vantarmi ogni tanto non ha mai fatto male a nessuno. Lei fa una faccia e poi mette il broncio così le dico come stanno veramente le cose

<<Guarda che io per arrivare a ciò sono sei anni che mi alleno, non ci sono nata così>>

<<Ok ma mi stavi dicendo di Mattia>>dice togliendo il broncio

<<Cambia gamba>>le dico e subito mi guarda con aria interrogativa poi capisce e ubbidisce. A quel punto la porta si spalanca e io ero sicura che fosse Sofi o una delle altre, invece è Mattia

<<Cos'è non si bussa più?>>chiedo io buttandola sull'ironia

<<Scusatemi, ma mi è giunta voce che oggi avevi compagnia e volevo vedere la nuova arrivata>>aggiunge lui con un bellissimo sorriso stampato in faccia, decisamente molto meglio della faccia da musone che aveva quando ci siamo presentati. Mi giro e vedo che Bea non è più in spaccata, si è messa seduta appena è entrato credo, non so se per fare una figura migliore o per prendere una pausa dall'allenamento a cui la sto sottoponendo.

<<Va bene. Questa è Bea la mia migliore amica dalle elementari, la persona che sopporto da più tempo nella mia vita ed è una continua sfida dato che io sono quella responsabile e lei quella spensierate. Bea lui è Mattia, Matti per gli amici>>scherzo io ricordandomi cosa mi ha detto quando si è presentato a me per la prima volta. A sua volta si mette a ridere anche lui. Bea non capisce quindi si presenta un po' a modo suo.

<<Potresti presentarmi un po' meglio. Comunque sono Beatrice, passo halloween a casa sua perché abito e studio a Milano. Piacere>>dice lei tendendo la mano verso di lui.

<<Bene ora che ti sei presentata come si deve puoi fare la spaccata frontale. Forza!>>rispondo io che nonostante tutto mi ricordo che vuole perdere tempo

<<La frontale è la peggiore se non tocchi per terra>>risponde Matti

<<Grazie professore, dai Bea che non ho tutto il giorno>>

<<Se sei cattiva>>brontola lei

<<Io devo anche provare e poi andare al lavoro, ti devo forse ricordare io che ti ho promesso di guardare i ragazzi dopo l'allenamento se fai la brava?>>

<<Non ho mica quattro anni>>risponde piccata

<<Mi dispiace molto interrompere questa splendida conversazione ma io volevo conoscere la nuova arrivata e chiedervi se volevate venire al bar>>

<<Proposta allettante ma io devo riprovare ancora l'esercizio e lei è qui solo perché l'ho costretta a venire perché è da tre anni almeno che non entra in una palestra>>io continuo a ridere mentre vado con entrambe le gambe sulle sedie in spaccata di destra

<<Educazione fisica vale vero?>>chiede lei sempre più imbarazzata

<<No Bea anche perché tutte le volte che ti lamenti perché non puoi usare più le giustifiche perché le hai finite io mi devo subire le tue lagne>>

<<Va bene signore non vi scaldate>>è Matti ad intervenire perché Bea mi vorrebbe strozzare ma è troppo concentrata a non cadere dalla spaccata frontale

<<Signore, ho diciannove anni non sessanta>>

<<Ho capito scappo finché posso>>e detto ciò se ne va. Io e Bea stiamo zitte per alcuni minuti poi è lei a rompere il silenzio

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