Con Bea agitata affianco a me non è facile stare calmi, oggi i ragazzi hanno la partita più importante del campionato. Andiamo negli spogliatoi dove gli facciamo gli auguri poi torniamo a sederci, poco dopo arrivano anche le altre. Mancano pochi secondi alla fine della partita, sono due pari e stanno tutti sudando. Quando Marco intercetta la palla e fa goal, dagli spalti pieni tutti si alzano e iniziano a sventolare i cartelloni con il nome della nostra società. Bea finalmente si calma e mi abbraccia. I ragazzi vanno poi in spogliatoio, dove li raggiungiamo e ci complimentiamo. Si fanno la doccia e cambiano mentre noi chiacchieriamo. Dopo andiamo tutti a casa a preparare una borsa con lo stretto necessario per passare la notte fuori, e fortunamente è stata invitata anche Bea. Il viaggio fino a casa è molto breve ma riusciamo lo stesso a fare una conversazione breve.
<<Lo fate spesso?>>chiede
<<Cosa intendi? Vincere o questa specie di pigiama party?>>
<<Tutti e due>>
<<Allora tutte le volte che i ragazzi hanno una partita noi andiamo a vederli, se perdono mangiamo una semplice pizza e poi ognuno va a dormire a casa sua. Se vincono ci riuniamo tutti a casa di Marco che abita in campagna ed ha una casa enorme per festeggiare. Infatti io ho una borsa apposta in cui lascio le cose utili per uscire di fretta e aggiungo solo il pigiama e i vestiti per il giorno seguente, è il nostro modo per dirgli che faremo sempre il tifo per loro>>rispondo io tranquilla
<<Ma loro vengono a vedere le vostre gare?>>chiede è pura curiosità lo so ma mi fa riflettere
<<In realtà quando ci siamo conosciuti sono venuti una volta, poi però siamo andate tutte male, l'allenatrice a cui non stanno molto simpatici lo ha usato come pretesto per non farli più venire. In realtà da alcune che glielo chiedono vanno, ma io sto bene così. So che comunque mi stanno guardando da un telefono e questo mi mette meno ansia che averceli a fare il tifo per me. Diciamo che ogni tanto esagerano, ma gli voglio bene>>concludo io<<Sei pronta?>>
<<Si andiamo>>
Quando arriviamo siamo tra le prime e ci sono solo i ragazzi che ci accolgono calorosamente. Ci hanno preso dai piedi e dai fianchi e ci hanno lanciato, per fortuna sono anche riusciti a riprenderci. Una volta scesa faccio le presentazioni
<<Ragazzi lei è Bea. Bea loro sono i ragazzi, imparerai i nomi prima o poi>>dico io ridendo<<E Tommy giù le mani hai capito!>>lo sgrido io prima che faccia delle cazzate
<<Stai tranquilla mi conosci>>si difende lui
<<Infatti è per questo che te lo sto dicendo, so che farai una cazzata delle tue>>continuo io
<<Neanche un minimo di fiducia vedo>>
Tutti scoppiano a ridere. Poco dopo arrivano le ragazze e inizia la vera festa. I ragazzi ordinano le pizze e vanno in cinque a prenderle mentre noi altri prendiamo i teli e li stendiamo tutti in giardino davanti al campo da beach. Quando la pizza arriva la mangiamo tutti assieme mentre parliamo. Poi formano due squadre per giocare e mi tirano in campo a forza e io mi porto dietro Bea che non se nemmeno fare un palleggio. il tutto ovviamente giocato con le coroncine di fiori e le gonnelline da hawaiane, che è per noi una sorta di rito per il buono auspicio delle partite successive. Verso le due del mattino entriamo in casa dove mettiamo di nuovo tutti i materassi per terra. Ci sdraiamo tutti ammucchiati e guardiamo un film. In tutto questo tempo guardo sempre le mosse di Tommy perché per quanto io possa fidarmi non ha proprio la faccia da angioletto, e conosco molto bene i suoi standard in fatto di ragazze, e Bea lo rispecchia alla perfezione. Finito il film decidiamo di dormire e Bea si ritrova vicino a me con accanto quasi tutta la squadra di calcio. Così io le sussurro un "è sempre così ormai ci sono abituata" e poi crollo nel sonno più profondo.
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siamo solo noi
ChickLitChloe, è silenziosa e molto timida, preferisce non stare sotto i riflettori, ma con lo sport che pratica è inevitabile. Studentessa modello che frequenta l'ultimo anno di un liceo scientifico, in una classe di cui la maggior parte sono ragazze spess...