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****Samantha Anderson
"Cosa ci fai qui?" Sputo fuori, già pronta a chiudere la porta in faccia ad Harry. Cosa lo porta a farsi vedere qui? Mi ha lasciato nella polvere [NB: è un modo di dire, intende dire che l'ha lasciata nei casini. Credo che comunque si capisca] ed ha deciso ora di presentarsi a casa mia e parlare con me.
"Signorina Anderson," e così siamo tornati a chiamarci per cognome. "Credo che abbiamo bisogno di affrontare una discussione." Ha delle carte in mano ed ora sono curiosa di sapere cosa siano.
"Non credo stia a lei decidere," ringhio. "Visto che questa è casa mia, signor Styles."
Ignora le mie proteste ed entra nel mio appartamento. Mi sento impacciata nella mia stessa casa. È un milione di volte più piccolo del suo, in più posso solo immaginare tutti i commenti bastardi che può fare sul mio appartamento.
"Penso che siamo entrambi d'accordo sul fatto che ciò che è accaduto ieri sera è stato solo un errore," dice Harry senza guardarmi negli occhi. È vestito nel suo solito modo. "Voglio essere sicuro che le cose rimangano strettamente professionali tra noi. Ciò che è successo non può ripetersi mai più. Tu sei una mia dipendente, io sono il tuo capo. Questo è il nostro rapporto, niente di più."
Sento il mio stomaco pesante e ho un groppo in gola. Il modo in cui mi sta parlando mi sta facendo sembrare una fottuta cliente. Come se fossi solo un altro investimento sbagliato.
"Strettamente professionale," ripeto, stringendo gli occhi ma ancora evitando i suoi, proprio come sta facendo lui con me. Siamo ad un piede di distanza ed entrambi stiamo respirando a fatica. La tensione nella stanza è decisamente palpabile.
Annuisce e si schiarisce la gola, "per assicurarmi che rimanga così, voglio che tu firmi questo accordo di riservatezza che ho fatto scrivere dal mio avvocato questa mattina. Fondamentalmente dice che nessuno di noi due può parlare ciò che è successo, e se uno di noi ne parlasse sarà sotto dire conseguenze. Inoltre, dice che ciò che è accaduto tra noi, anche questi documenti, non dovranno mai essere resi pubblichi o resi noti alla stampa."
Sono sbalordita e anche ferita. Non sono quel tipo di ragazza che va a parlare ai paparazzi delle conquiste sessuali di Harry Styles.
"Harry, non sono un dannato affare!" Scatto, davvero offesa da quello che sta dicendo. Vuole che io firmi un fottuto documento legale? È serio?
Non c'è nessun modo che io possa firmare davvero queste carte. Se pi firmassi non potrei dire niente a Luke. E non posso non parlarne con Luke. In più l'ho già detto ad Aria. Ma non sono più di tanto preoccupata per questo, ad Aria le ho parlato prima di sapere dell'esistenza di questi documenti. Non posso finire nei guai per questo.
"Solo firma, dannazione!" Dice Harry, cominciando ad irritarsi. Il temperamento di Harry non è dei migliori, soprattutto quando si tratta di me.
Scuoto la testa ancora una volta alle suo parole, incrociando le braccia. Sono assolutamente porta a litigare per questo. Non c'è alcun modo che Harry mi faccia firmare queste carte.
"Per l'amor di Dio, devi solo firmare Samantha."
Il mio cuore si è quasi fermato. Harry ha un effetto terribile su di me, che odio. Il modo in cui ha detto il mio nome mi ha ricordato la scorsa notte. La prima volta che dice veramente il mio nome. Ed è intrappolato nella mia testa come un dolore al pollice.
"Harry," sospiro con la voce bassa e roca. Le nostre labbra si incontrano ancora una volta e il mio stomaco prende quasi fuoco. I nostri fianchi si sfregano l'uno contro l'altro, causando al mio cuore di battere più duramente e più intensamente. I nostri corpi sono in sintonia. Come se fossimo diventati una persona sola. "Per favore."
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Empire. H.S. [italian translation]
FanfictionLa vita di Samantha Anderson sta finalmente venendo insieme. Ha frequentato la scuola che ha sempre sognato di frequentare, la NYU. Ha ricevuto l'opportunità di stage presso la nuova agenzia di moda, design Tomlinson, e ha un fidanzato che l'ama ten...