Waking Up

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Buona lettura, scusate eventuali errori.

Samantha Anderson

Sono una sporca traditrice. Questi sono gli unici aggettivi con cui posso descrivermi non appena mi sveglio nello stesso letto con Harry Styles, il mio capo. Io amo Luke, lo adoro. Ma Harry è diverso. Harry è sexy. È potente.

Non sono mai stata una di quelle che sono attratte dalla potenza e dalla bellezza, ma Harry è questo ed altro. È intenso e misterioso e lo trovo così interessante.

E poi c'è Luke. È confortevole e familiare, in più le cose con lui stanno andando bene. Con lui tutto ha senso. Lui è l'uomo che tu saresti disposta a sposare. L'uomo che porteresti a casa dai tuoi genitori.

Ma Harry..Harry non è neanche più a letto. Lo capisco non appena mi sporgo verso l'altro lato del letto e sento il niente. Solo aria.

Sono stata solo un'altra fottuta storia da una notte.

E non mi sono mai sentita così colpevole ed inutile in tutta la mia vita. In realtà pensavo che qualcosa si stesse sviluppando. Ma sono qui, nel suo dannato letto, nella sua dannata casa. Sola.

Harry Styles ha giocato con me. Ed io l'ho lasciato fare.

Grugnisco e mi siedo, tirando le lenzuola sul mio corpo nudo. Non posso credere di essere arrivata a questo punto. Ho dormito con il mio capo, ben sapendo che non sarebbe mai stato più di questo. È solo sesso. E sono stata una stupida a pensare che potesse essere di più.

Faccio un passo fuori dal letto e lascio cadere le lenzuola, prendendo le mutande e il reggiseno che ho indossato ieri sera. Fa strano mettere un vestito tanto elegante, ma è tutto ciò che ho. Harry mi sta costringendo a fare una maledetta passeggiata della vergogna, nel vestito di ieri notte e tacchi. Ora sono una delle ragazze che ho tanto criticato, il che mi fa sentire una troia ipocrita.

Cammino fuori dalla camera, senza prendermi il disturbo di rifare il letto o addirittura chiudere la porta. Sono arrabbiata con Harry e la sua assoluta non considerazione. Quindi, ho bisogno di uscire da questo appartamento abbandonato.

Mentre cammino, il legno fa piccoli rumori scricchiolanti. In un certo senso, mi conforta; quest'appartamento è talmente silenzioso che i piccoli scricchiolii mi fanno capire che sono ancora viva e non sono all'inferno. Poi, finalmente, raggiungo l'ascensore.

Dopo aver premuto il pulsante circa un milione di volte, entro nell'ascensore. Mi appoggio alle pareti in acciaio inox e sospiro, appoggiando anche la mia testa.

Cosa diavolo ne sto facendo della mia vita? E come sono finita qui? Cosa dirò a Luke?

Prendo il mio cellulare e compongo il numero di una persona che probabilmente potrebbe aiutarmi.

-

"Dove diavolo sei stata?" La selvaggia, eccentrica e fin troppo bella migliore amica, Aria, dice.

È l'unica persona a cui potrei raccontare anche questo. È l'unica persona di cui posso fidarmi.

"Lo so, faccio schifo, ma la mia vita è stata fuori dal normale ultimamente," sospiro, appoggiandomi allo schienale. Siamo al mio preferito café all'angolo di Manhattan. È come il mio personale "centro di riabilitazione."

"Non preoccuparti, Sammy, ci passo sopra. Dimmi solo tutto ciò che è successo," sorride, togliendosi la giacca. Aria è un'artista, il che si collega al fatto che io sia una designer. Aria è la mia migliore amica dai tempi del liceo. E infatti mi ha già portato dei nuovi vestiti, con cui mi sono già cambiata.

Sono stata benedetta per avere questa ragazza come amica.

"Okay, ma ti prego di non giudicarmi," prego, prendendo un sorso dalla Diet Coke che è davanti a me.

"Oh tesoro, probabilmente mi hai sentita fare cose peggiori," Aria ride, scuotendo la testa. E con questo, inizio la mia lunga storia, che sembra ancora peggio di quanto sia sembrata nella mia testa.

La faccia di Aria appena finisco è semplicemente senza prezzo. Il che mi fa sentire ancora peggio di quanto già non mi sentivo.

"Il tuo capo è Harry Styles?" Annuisco. "E hai dormito con Harry Styles?!"

Annuisco ancora una volta, coprendomi il volto con le mani.

"Gesù Cristo Sammy, dove diavolo sono stata?"

"Quanto sbagliato è? Quanto sono orribile?" Sospiro, guardando Aria. "Non ho neanche chiamato Luke o inviatogli un messaggio, Ar. Sono fregata."

"Letteralmente," sbuffò lei, sorridendo nella mia direzione. Scuoto la testa e ruoto gli occhi.

"Seriamente, cosa diavolo devo fare? Luke mi odierà. E ti ho detto che Harry mi ha lasciata come una fottuta storia da solo una notte? Sono così disperata?" Piagnucolo, guardando Aria. La mia coscienza è dolorante. Ciò che ho fatto è imperdonabile, ma so che dirlo a Luke renderebbe il tutto più doloroso. Allo stesso tempo, so che ho bisogno di raccontargli tutto. Anche se non voglio.

"Devi dirlo a Luke, Sammy. Sto che farà male, ma onestamente credo che non la farà finita. È di Luke che stiamo parlando, ti ama dal primo secondo in cui ti ha vista. Ha combattuto per te ancora e ancora. Non sto dicendo che sarà facile. La voi potete superare anche questo," Aria dice, afferrando la mia mano. "Fino a quando tu sai che è stato tutto un errore."

So che ha ragione, ma non so se posso definire tutto un errore, perché non so se cosa sia.

-

Appena torno a casa mi aspetto il peggio. Luke sarà sicuramente arrabbiato con me è probabilmente mi farà una scenata. È mezzogiorno e non mi vede da ieri sera alle 7. Non sarà molto contento con me. Per niente.

Mi scrollo di dosso il cappotto olivo che Aria mi ha comprato, lasciandomi in una camicia a righe che mostra gran parte del mio stomaco. Luke non è a casa, il che mi lascia tempo per capire come dirgli che ho dormito con Harry.

Dopo un attimo di considerazione, comincio a camminare intorno all'appartamento, contemplando la mia intera esistenza. Infondo l'ho fatto quando mentre ero stressata. Stanca. Preoccupata.

O colpevole.

Ciò che rende il tutto ancora peggio è che Harry non ha neanche dormito con me. Non sto dicendo che è stato tutto un errore, perché parte di me lo voleva, ma fa male e mi fa sentire come merda il fatto che non abbia dormito con me. E che non abbia neanche tentato di parlare di ciò che è successo.

Ma stiamo parlando di Harry Styles. Non di un gentiluomo.

Comunque sia, io davvero speravo che qualcosa sarebbe cambiato per noi. Abbiamo anche parlato la scorsa notte. Cioè, abbiamo avuto una vera conversazione. Ho onestamente pensato che saremmo potuto andare da qualche parte, insieme. Che probabilmente non mi odiava. Che forse avevo abbattuto il grande muro che si era costruito intorno.

Ma non è così. E questo fa male.

Continuo a camminare per l'appartamento, inciampando e pensando, non sicura di cosa dire o fare.

Fino a quando non sento bussare alla porta. Un colpo forte, potente, che può appartenere solo ad una persona.

Camminano verso la porta, titubante sull'aprire la porta. Prendo un profondo respiro e apro.

Ed eccolo qui.

Harry Styles.

Empire. H.S. [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora