anna pov's
da quel giorno passarono due settimane, due settimane in cui io ed Edoardo ci lanciavamo solo interminabili sguardi
non capivo, prima passavamo la notte assieme e poi non ci parlavamo neanche
«ehi ragazze di che parlate?» è appena arrivata Antonia, io ho lo sguardo sul pavimento
«Anna? va tutto bene?» alzai la schiena e feci segno di si con la testa
«secondo me tu nascondi qualcosa..»Antonia come sempre sospetta di tutto, non le si può nascondere nulla
«uff, e va bene, vieni che ti spiego, torniamo subito ragazze»
in verità anche io ero abbastanza confusa sui miei sentimenti su Edoardo, era davvero raro che mi innamorassi perdutamente di un ragazzo, ma questa volta era successo
«allora? Raccontami tutto»
«io ed Edoardo siamo stati assieme due settimane fa, ma un qualcosa non mi torna, insomma prima si preoccupa per me è poi neanche mi rivolge la parola»
ci rimasi male, lo ammetto, e anche abbastanza per il suo comportamento, so che in una relazione ci sono dei problemi e bisogna affrontarli ma non riuscivo a capire il suo comportamento, c'era qualcosa sotto, ne ero certa.
«tranquilla, sicuramente passerà, prova a parlargli, magari capisci meglio la situazione»
«ci proverò, io vado in cella sono un po' stanca» dissi mentre andavo via
mi chiusi in cella e mentre le altre se ne stavano fuori io mi distesi sul letto
«Anna hai un colloquio»
mi disse Liz
«sai chi è?» le domandai
«non me lo hanno detto, dai su forza vieni»
mi alzai dal letto anche se controvoglia e la seguii fino alla sala colloqui
appena arrivati lì, vidi una scena che avrei preferito non vedere
Edoardo stava baciando una donna incinta, la riconobbi subito
era sua moglie.
mi sembrava strano che non me ne avesse più parlato, credevo l'avesse lasciata
proseguii per poi arrivare al mio tavolo, dove c'erano mamma e nonna
«ciao ma, ciao nonna, come state?»
mi spuntó un sorriso. Rivederle dopo così tanto tempo, mi erano mancate davvero tantissimo
«tutto bene a nonna, ma dimmi un po', stai mangiando?»
mia nonna si preoccupa sempre per tutti, è davvero una persona d'oro
«si nonna tranquilla» le sorrisi.
mi voltai al tavolo di Edoardo e aveva in braccio suo figlio, dovevo immaginarlo
che grande stronzo.
«Anna a mamma tutto apposto?» fece una faccia perplessa
«sisi mamma, tranquilla»
«perché guardavi quel ragazzo? ti ha fatto qualcosa?»
non sapevo come spiegarle questa brutta situazione che stavo vivendo
volevo parlarne con qualcuno per sfogarmi ma non ci riuscivo
«anna, parla, sono tua madre, spiegami» insistette
decisi di spiegare tutto a mamma e a nonna, sono certa che mi farà bene
«quando sono entrata qui dentro, conobbi questo ragazzo, fu il primo a parlarmi, fu amore. a prima vista. Ha gli occhi verdi come smeraldi è un bellissimo sorriso. Ci iniziammo a frequentare per diverse settimane fin quando non decidemmo di fidanzarci, mi aveva già spiegato della sua situazione con sua moglie e che avesse un figlio, ma mi assicuró che l'avrebbe lasciata, invece mi ha ingannata, non l'ha mai lasciata»
mentre raccontavo mi scesero alcuna lacrime, a ripensare a tutte le sue bugie mi fa solo stare male
«amore di nonna, non fidarti del primo che ti trovi davanti, amati da sola, per quello che sei, è la cosa più giusta»
le parole di mia nonna mi fecero riflettere, aveva ragione, non avevo bisogno di un ragazzo che mi dicesse quanto io sia bella
riuscivo a bastarmi anche da sola.
«Anna dai andiamo, è finito il tempo» mi disse Liz
«ci vediamo la prossima volta, ciao ma, ciao nonna, vi voglio bene»
uscì dalla sala colloqui e incrocai Edoardo
quel grandissimo bugiardo.
«we piccrè»
ma davvero faceva? aveva anche il coraggio di chiamarmi "piccrè"?
«vattene Edoardo» dissi incazzata
«mo che ho fatto»
faceva anche il finto tono, ero senza parole
«vatti a divertire con tua moglie; a me non mi vedi più»
«piccrè posso spiegare, aspetta»
me ne andai senza salutarlo
lo lascai lì, è quello che si meritava quella testa di cazzo.
andai in cella di Antonia, ero esausta volevo solo piangere
appena entrai mi buttai sul letto e scoppiai a piangere sotto i suoi occhi
«oh ma che è successo?»
«Edoardo, mi ha mentita, non ha mai lasciato sua moglie»
dissi fra i singhiozzi, perché a me? Non potevi essere felice? No. Ci doveva sempre essere qualcosa che rovinava tutto, come sempre
«calmati, la pagherà, ma tu non dargli questa soddisfazione, non farti vedere piangere, agisci, fa vedere che sei forte»
«hai ragione»
andai nella mia cella, mi vestii e mi truccai, dovevo fargli vedere che anche senza di lui sarei riuscita ad andare avanti
misi un bellissimo pantalone bianco strappato e degli stivali con con il tacco neri ed un top scollato
vuoi la guerra Conte? che guerra sia.
non avevo paura di uno stupido ragazzino che si credeva chissà chi
scesi in mensa e mi guardarono tutti, sopratutto lui, e dovevate vedere la sua faccia, rimase a bocca aperta
mi seguii con lo sguardo finché non arrivai al tavolo delle ragazze
«Anna? che è successo?» disse Antonia
«infatti» mi guardò Nad confusa
«devo far vedere a Conte che anche senza di lui vado avanti, non ho bisogno delle sue attenzioni per essere bella»
«fai bene amo, così fai vedere la faccia tosta che hai» sorrise Nad vedendomi felice
e a dir la verità ero felicissima anche io, mi sentivo rinata, una nuova me, che non si abbatteva più così facilmente.
SPAZIO AUTRICE
ehi, come state? Grazie mille per i 100 voti e le 4 mila letture, vi voglio un gran bene, spero che questo capitolo vi piaccia, alla prossima <3un bacio, ~Evie ❤️

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YOU AND ME. - Edoardo Conte
FanfictionAnna, 18 anni viene portata all'IPM di Nisida per alcuni crimini commessi, stringerà amicizia con qualcuno? Ma siamo sicuri che sia solo amicizia? Lo scoprirete leggendo... Edoardo Conte 19 anni chiuso in carcere per spaccio di droga, ha una moglie...