cuore di ghiaccio

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           "il bello dei finali, è che non è
             detto siano la vera fine 💛"

edoardo pov's

ero immobilizzato su quel letto con tantissimi fili attorno alla pancia

attorno a me c'erano poche cose, tra cui
un piccolo mobiletto color bianco latte dove c'erano alcuni utensili per i medici,
subito dopo sentii dei passi che provenivano dal corridoio di fuori

«salve, vedo che sta molto meglio di ieri Edoardo» a dirmi quelle parole era un medico di mezza età
«si sto molto meglio grazie» gli dissi in tono molto tranquillo

«ne sono felice, bene, ora procediamo alla visita»

inzió a visitarmi il petto con uno stetoscopio, al suo tocco mi vennero i brividi era gelido

«bene, ora sospira» iniziai a respirare in modo molto veloce

«stai molto meglio, va bene, passerò più tardi per ricontrollarti eventualmente ti sentirai un po'stanco» mi dice in modo caloroso

«va bene, grazie» gli dissi sorridendo

volevo uscire da lì, gli ospedali non mi erano mai piaciuti, sin da piccolo li odiavo più di me stesso, avevo sempre paura dei dottori o di quello che potessero farmi una volta entrato in sala

mi ricordo mia madre che mi diceva sempre di non preoccuparmi e di stare tranquillo, ora invece mi ritrovo da solo qui dentro, senza nessuno al mio fianco, il senso di malinconia mi pervase e mi ricordai quanto fosse bella mia mamma

era una donna dal cuore d'oro, si preoccupava per tutti, per sino delle persone che non conosceva, voleva bene a tutti

mi portai le mani in viso e mi asciugai una lacrima, nella stanza si sentivano solo i miei singhiozzi di piango e ripensavo sempre di più si momenti della mia infanzia, felice.

si perché in questo periodo non ero molto felice, ero molto scoraggiato, e senza forza per fare nulla, non volevo neanche alzarmi dal letto per andare in mensa. Ma tutti mi obbligavano e quindi lo facevo, da quando non c'è Anna al mio fianco, mi sento un ragazzo diverso, non riesco più a fare nulla, il mio pensiero fisso è solo lei da giorni a questa parte, ma lo vedo, non mi guarda più con gli stessi occhi di prima, i suoi occhi parlano e leggo perfettamente ciò che vorrebbe dirmi

non mi ama più. Non prova più gli stessi sentimenti e si vede perfettamente, forse non ero la persona giusta per lei, effettivamente come ragazzo faccio schifo, le ho mentito, e me ne pento amaramente ancora oggi, ora sarei potuto stare con lei, felice senza pensare a nessuno, invece non le ho detto che non avevo ancora lasciato Carmela

*falshback Edoardo*

sono sotto casa mia, oggi finalmente è arrivato il mio giorno di permesso, potró finalmemte rivedere mia mamma è Carmela, non le vedo da piú di un mese e mi mancano davvero molto

«mammá» urlo dal piano di sotto sperando di avere una risposta da parte sua ma con scarsi risultati

mi dirigo verso le scale per salire in terrazzo e li trovo mamma e nonna che mi aspettano a braccia aperte

«edoardo a nonna, m sj mancat» mi dice nonna abbraccianodmi e dandomi un bacio sulla guancia, nonna mi ha cresciuto quando mamma non c'era, è una delle persona più importanti per me, come una seconda mamma. Le voglio tutto il bene di questo mondo, è una donna che si merita il meglio

«mammá ma carmela?» le chiesi confuso
ero tentato di dirgli la verità su me e Anna, io non la amo davvero, ma devo stare per forza assieme a lei, mamma mi ucciderebbe e so che non me lo perdonerebbe mai, Carmela era la figlia della sua più cara amica, all'epoca provavo ancora attrazione per lei, ma ora che ho conosciuto Anna, per me Carmela nome. quasi più nulla

«amo» sentii una voce delle mie spalle, girandomi la vidi, camminava verso di me e aprii le braccia, la abbracciai in modo freddo, cercando di non farle accorgere ma si distaccó subito

«amo che tieni?» mi chiese accarezzandomi il viso in modo dolce, non volevo dirle ora tutto, volevo aspettare ancora un po', ma l'ansia che Anna scoprisse tutto era davvero molta

«no niente amo, sono solo un po' stanco» cercai di essere il più convincente possibile, le sorrisi per non dare troppo nell'occhio, ricambió il mio abbraccio con un bacio, sorrise sulle mie labbra sollevata

mi staffai e fece uno sguardo triste, non avevo la minima voglia di stare a casa con lei in quel momento, avevo bisogno di solitudine per capire come dovessi agire in quella situazione che avevo creato

«mamma io esco, ci vediamo dopo» dissi dirigendomi verso la porta di uscita
«come non mangi con noi?» «eh no ma, devo fare un servizio»

vidi lo sguardo di Carmela deluso, senza emozioni, non potevo farci nulla, i miei sentimenti erano cambiati e anche se provavo a non farlo notare, si notava, e anche molto bene

*fine flashback Edaordo*

anna pov's

ormai era mattina inoltrata ed eravamo giù ai campetti a giocare, vedo un'ombra sedersi vicino a me e nodo che è Greta

«we amo, tutto apposto? Ti vedo preoccupata, è successo qualcosa?»

Greta aveva l'occhio di falco, notava tutto anche se tu cercavi di non darlo a vedere, a lei non potevi nascondere nulla, proprio nulla, siamo diventate migliori amiche per questo. Ci capiamo a vicenda, ci siamo volute bene sin dall'asilo e abbiamo fatto tutto il percorso scolastico assieme

«sono preoccupata per Edoardo, ho paura che non riesca a svegliarsi» le dissi con un tono di dispiacere, anche se non si notava a me Edaordo mancava, e anche tanto

«non ti devi preoccupare, vedrai che c'è la farà, lui è forte e lo sai» cercó di tranquillizzarmi, in un certo modo le sue parole mi diedero conforto, riusciva quasi sempre a tirarmi su il morale, le volevo tanto bene, lei per me era come una sorella, mi capiva in tutto.

«il cuore di Edaordo è un cuore di ghiaccio, fa il duro ma in realtà ti ama» forse Greta aveva ragione..

SPAZIO AUTRICE
scusate per il capitolo un po' corto, mi farò perdonare nel prossimo sicuramente, vi sta piacendo al storia? Spero con tutto il cuore di si, vi aspetto nel prossimo capitolo, vi voglio un bene dell'anima <3

un bacio, ~Evie ❤️

YOU AND ME. - Edoardo Conte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora