mi manchi

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  "anche se non lo sai, eri tutti
i miei guai ❤️‍🩹"

edoardo pov's

se lo facessi anna non me lo perdonerebbe
mai e poi mai, la conosco, peggiorerei le cose solamente

non riesco a vederla felice con un'altra persone che non sia io

«edoardo ti vuole la direttrice» mi disse Liz

«arrivo Liz»

mentre camminavo passai vicino ai bagni, mi ricordai del nostro bacio li, da soli, senza Federica

«ciao Edoardo, accomodati, Liz puoi andare grazie»

mi misi seduto senza guardarla negli occhi

«allora Edoardo, abbiamo trovato Roberto qualche giorno fa ferito per terra, ma per fortuna ora si è ripreso, tu ne sai qualcosa? Abbiamo anche convocato i tuoi amici ma loro non ne sanno nulla»

non sapevo se confessare o no, sapevi che se avessi confessato sarei finito in isolamento, ma confessai comunque avevo bisogno di stare lontano da tutti

«sono stato io» la guardai negli occhi, dicendo deciso quella frase

«Edoardo, sei consapevole del fatto che se fai un'altra stupidata finirai a poggioreale? Ormai sei maggiorenne»

«o sacc direttrí» lo sapevo, ma quel ragazzo mi dava ai nervi

«va bene, vai in isolamento, spero ti faccia bene che non si ripeta più»

«vabbuó arrivederci»

me ne andai è guidato da Lino andai in isolamento, mi stesi sul letto e iniziai a pensare, come riconquistare Anna

«edoá» mi sentii chiamare da dietro

era l'ex di anna, Roberto

«c cazz vuó, vattenn» gli ringhiai addosso

lui aprii la cella e mi sparó un colpo dritto al petto

aveva una pistola nascosta

avevo un dolore lancinante, cercavo di genere gli occhi aperti ma non ci riuscivo

nessuno lo aveva visto venire nell'isolamento, visto che era passata l'ora di pranzo e le guardie erano in pausa

dopo un po' vidi tutto nero.

anna pov's

stavamo tornando dalla mensa e sentii uno sparo, provenire dal piano di sopra

«ragazze aspettata torno subito»

mi incamminai verso le celle dell'isolamento, visto che ed ora di pranzo le guardie erano in pausa e aprii facilmente la porta con una forcina

appena entrai vidi edoardo steso a terra

«EDAORDO!» dissi con un tono preoccupato

«EDOARDO TI PREGO RISPONDI»

aveva gli occhi semi chiusi provando a parlare

«piccrè, chiama qualcuno» aveva l'affanno mentre parlava, era lì da molto tempo

«edoardo non c'è nessuno, c'è solo nunzia, oggi c'è metà giornata per le guardie»

chiamai nunzia anche se non era responsabile dei maschi, urlai più che potevo, facendomi bruciare la gola

«che è successo..o mio dio..edoardo»

aveva gli occhi spalancati dalla paura, si distese per terra sul suo corpo provando a prenderlo in braccio ma con scarsi risultati

«nunzia chiamo l'ambulanza»

andai nell'ufficio del comandate e presi il telefono, un po' vecchio ma funzionava ancora

«salve, sono una detenuta dell'ipm di Napoli, hanno sparato ad un ragazzo, per favore correte»

«signorina si calmi, arriviamo subito» disse un signore al telefono

corsi di nuovo in cella da Edoardo e iniziai a piangere a dirotto, non potevo sopportare l'idea di perderlo

«ti prego resisti, ti prego» lo implorai, mi strinse la mano e me la accarezzó «piccrè, qualunque cosa accada, ti amo, ricordatelo» dopo aver detto quelle parole chiuse gli occhi

«edoardo, no ti prego» sentimmo in lontananza le sierenze dell'ambulanza

tirai un sospiro di sollievo, ma avevo una paura matta allo stesso tempo

«eccoci, diteci cosa è successo» mi domandó un ragazzo tra i 24 e i 25 anni

«l'ho trovato steso a terra con una pistola al suo fianco caduta, perdeva tanto sangue, non so chi possa essere stato»

dissi tra i singhiozzi

«lo dobbiamo trasportare in codice rosso d'urgenza»

rabbrividii, non poteva morire, lui no, era parte di me, senza lui non c'è l'avrei fatta

nunzia mi abbracció

«piccrè tranquilla, ce la farà»

«non l'ho morire lui nunzia, per favore»

«non muore piccrè, tranquilla»

lo vidi in barella entrate in ambulanza, tutti eravamo fuori, avevano gli occhi puntati su di me tutti, appena se ne andarono corsi via, venni ricorda da Federica

«oh, guardami, c'è la fa non ti preoccupare ci sono io» la abbracciai, ma continuai a piangere, l'idea che lui fosse in pericolo non mi faceva stare tranquilla

«devo trovare il colpevole» lo dovevo proteggere, come lui aveva fatto con me

«ma chi può essere stato, non si scoprirà facilmente» mi disse lei incerta

«lo so ma lo scoprirò, e gliela farò pagare con le mie stesse mani confessando tutto alla direttrice, non la passerà liscia»

guardai il vuoto, dovevo scoprire chi fosse, ci avrei messo tutta me stessa

«e se fosse stato Roberto?»

poteva essere stato lui, aveva fatto del male anche a me, poteva farlo anche ad Edoardo..

«prova a chiederglielo»

era improbabile mi disse la verità
ma ci avrei provato.

SPAZIO AUTRICE
ehi come state? Spero bene, vi è piaciuto questo capitolo? Secondo voi Edaordo sopravviverà? Lo scopriremo nel prossimo capitolo, grazie per i voti e le letture <3

un bacio, ~Evie ❤️

YOU AND ME. - Edoardo Conte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora