Capitolo 4

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Quando mi svegliai la mattina dopo vidi che mio padre non c'era. Usciva molto presto la mattina e tornava la sera tardi, diceva che era per lavoro, ma non ero così stupida da crederci. Non avevo mai provato a seguirlo, mi avrebbe scoperto subito, ho la grazia di un ippopotamo..
Visto che lui non c'era iniziai a preparare la colazione e la preparai anche per Emma, visto che ogni mattina veniva a casa mia a prendermi per andare a scuola. Come non detto, Emma bussò alla porta

"Buongiorno" disse lei "Che si mangia oggi?"

"Giorno. Ti va bene un cappuccino con un cornetto?"

"Certo" disse sorridendo

"Come va?" chiesi io, preoccupata ancora per ieri

"Beh, non perfettamente, sono ancora un po scossa per Federico"

"Ma non ti ha lasciato, ha detto solo di prendervi una pausa" la incoraggiai "secondo me dovremo andare a parlargli. Pensa un po come sta, i genitori si sono separati!"

"Ma sei pazza?! Non voglio farmi vedere, mi vergogno"

"Perché?"

"Perché siamo in pausa"

"Ti rendi conto di quello che stai dicendo??" dissi ridendo

"Beh, effettivamente, no. Ma anche se andiamo, cosa gli diciamo?"

"Improvvisiamo" risposi io

Emma mi sorrise. In fondo anche lei non vedeva l'ora di incontrarlo, ehm, volevo dire, SOLO lei non vedeva l'ora di incontrarlo, di perdersi in quei suoi occhi azzurri, di essere stretta da quelle braccia muscolose...

"Svegliati Erika!" urlai versandomi un bicchiere d'acqua in faccia

"Tutto ok?"disse Emma mentre rideva come una matta. Solo dopo mi resi conto di quello che avevo fatto, così iniziai a ridere anche io.

"Muoviti dai che dobbiamo andare a scuola!" disse lei

"Mi vado a vestire aspetta qui!"

Mi misi un maglione rosso, un paio di jeans e le mie immancabili converse. Per la prima volta mi misi un po di mascara, non sapevo nemmeno metterlo, quindi mi dovette aiutare Emma

"Finalmente un po femminile, ora dobbiamo solo cambiare il look, che ne dici di scarpe con il tacco invece di quelle converse?"

"Non farti strane idee, le mie converse non si toccano!"

"È tornata Erika!" urlò lei e ci mettemmo a ridere

"O mio Dio è tardi!!" dissi io

"Muoviti!"

Arrivammo lì giusto in tempo per ascoltare il rumore assordante della campanella che avrei voluto distruggere dal primo giorno di scuola, purtroppo però non siamo riuscite a incontrare Federico.

"Ci parleremo dopo le lezioni" dissi ad Emma

"Bene" disse lei, sollevata. Diceva che vederlo la metteva in imbarazzo, ma secondo me, vederlo le faceva battere il cuore. Era ovvio, lo amava ancora.
Quando finalmente finirono le lezioni, ci precipitammo in cortile a cercare Federico, poi, purtroppo lo vedemmo. Emma corse via piangendo. Io no. Io non avevo paura. Gli andai vicino e appena mi vide smise di baciare quella puttanella e iniziò a pregarmi di non dire niente ad Emma.

"Non ce n'è bisogno. Vi ha visto" dissi io. Avevo la voce rotta, ci stavo male anche io, ma, per Emma, ovviamente.

"Merda" disse lui

"L'hai fatto di nuovo" urlai io, cercando di trattenere le lacrime
"Di che stai parlando?" chiese lui

"Lo sai benissimo. Per quanto tempo durerà ancora questa storia?" dissi io. Lui sembrava non capire e io me ne andai correndo. Ora avrei dovuto trovare Emma. Merda.
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Ciao a tutti ragazzi!
Allora, Federico si è rivelato lo stesso traditore di qualche anno fa ed Erika ci è rimasta davvero male. Cosa succederà nel prossimo capitolo? Per saperlo continuate a leggere! Votate e commentate!♡

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