Capitolo 6

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"Tu!" urlammo contemporaneamente. Non può essere.

"Federico! Cosa ci fai tu qui?" chiesi io

"No, cosa ci fai tu qui??" urlò lui

"Beh, io ci abito" dissi abbassando la voce

"Ah, già vi conoscete?" disse la madre di Federico. Un attimo, cosa ci faceva sua madre qui? No. No. No. Ti prego non fa che sia quello che sto pensando..

"Erika, questa è Silvia, la madre di Federico" disse mio padre.
Lei mi abbracciò, ma io rimasi immobile. Nemmeno la conoscevo.

"Papà, perché questi due sono in casa nostra?"

"Erika, non comportarti così davanti alla mia futura moglie!" disse mio padre baciando Silvia

"Futura moglie?"

Non potevo crederci. Una vita insieme a Federico. Io e lui. Lui quindi sarebbe diventato...mio fratello. Corsi in camera mia e iniziai a piangere. Qualche minuto dopo qualcuno bussò.

"Chi è?" chiesi io

"Federico"

Che voleva ancora? Mi asciugai in fretta le lacrime e lo feci entrare

"Che c'è?" domandai, più scontrosa che mai

"Tuo padre ti aspetta per il pranzo..ehi, ma tu stai piangendo!" disse. Sembrava preoccupato.

"Non sono affari tuoi. Esci subito e dici a mio padre che sto arrivando"
Lui invece di uscire si avvicinò, i nostri volti erano vicinissimi. Ma io abbassai la testa, cercando di mostrarmi indifferente. Avevo paura di far incrociare i nostri sguardi, avevo paura di innamorarmi di nuovo, avevo paura di essere di nuovo usata, ma lui mi alzò il mento e io mi persi in quei meravigliosi occhi azzurri come il mare. Avevo una voglia matta di baciarlo e stavo per farlo. Ma poi mi ricordai di quello che era successo con Emma, e capii che facesse così con tutte. Gli misi una mano sul petto e lo spinsi indietro.

"Io non sono come tutte le altre" gli dissi guardandolo in faccia

"Beh, si vedrà" disse lui con un sorriso malizioso
Io lo guardai come schifata e uscii infastidita, cercavo di sembrare quello che non sono. Quel bacio non mi avrebbe dato per niente fastidio, anzi, ma lui era pur sempre Federico, faceva così con tutte e non volevo che mi usasse, non di nuovo. Entrai in cucina, vidi che mio padre aveva appena finito di apparecchiare, quindi mi sedetti.

"E Federico?" mi chiese Silvia

Ora cosa gli dicevo? Non potevo mica dirgli che stavamo per baciarci ma io l'ho mandato via??

"Ehm...credo in bagno"

"Puoi andarlo a chiamare?" chiese mio padre

"Che? Io?"

"Sì, dai Erika"

"E va bene"
Silvia sorrise mettendo in mostra i suoi denti perfettamente dritti e bianchi. Mi avvisi verso il bagno, anche se sapevo che era ancora in camera mia. Perciò, quando gli altri non guardavano, andai nella mia stanza.

"Fede, aspettiamo te" dissi, rimanendo sull'uscio della porta. Stava guardando alcune foto incorniciate vicino al mio letto.
Prese una foto di me e Simona insieme. "È tua sorella?" chiese
Io non risposi. Abbassai semplicemente la testa.

"Andiamo, ti aspettano" dissi cambiando discorso.
"Rispondimi"

"Sì, è mia sorella" dissi. Lo abbracciai forte e scoppiai a piangere. Lui rimase sorpreso da questo gesto, ma poi mi strinse forte a sua volta.
Cavolo, per una volta Federico mi sembrava dolce. Non sapevo come uscire da quella situazione.

"Scusa, non volevo" disse lui

"Non preoccuparti" lo rassicurai, mettendo fine a quell'abbraccio.

"Certo che tu piangi spesso" mi disse sorridendo
"Piango per chi ne vale la pena"

"Quindi prima, quando ti sono venuto a chiamare, piangevi per me?" chiese guardandomi negli occhi.
Io arrossii, non sapevo che dire, per fortuna mio padre mi salvò chiamandomi dalla cucina. Uscimmo insieme dalla mia stanza e lui, passandomi davanti, mi sorrise. Quanto amavo quei sorrisi.

No, Erika, no. Non puoi innamorarti di nuovo di lui. Ti ha portato solo guai quel cretino.

Sì, è vero. Basta pensarci.
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Beh, ragazzi, giornata abbastanza difficile per Erika!
Cosa sta succedendo tra lei e Federico? E come sarà vivere insieme? Lo saprete nel prossimo capitolo!
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