Prologo

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La nostra storia inizia con una ragazza seduta sul parapetto e circondata dal fragore delle onde che lei tanto amava, sconvolte dal continuo soffio del vento e trasformando il loro fastidio in un rombo, in un tuono pieno di rabbia e dolore. Ma lei gli era indifferente: era così concentrata, così impegnata a ragionare sul destino del libro sulle sue ginocchia che le urla disperate della natura si limitavano ad un misero singhiozzo per le sue orecchie. Erano due le cose che turbavano quell'unica, umana creatura che si trovava fuori dalla sua camera, in quell'esatto momento, nonostante il freddo pungente e l'arrivo imminente della tempesta: la penna che teneva nella mano destra, immobile, l'inchiostro che rischiava di macchiare la pagina da un momento all'altro e la punta metallica ormai intrisa di nero; un diario dalle pagine immacolate, così leggero dal punto di vista materiale ma pesante come un mattone dal punto di vista finalistico. Era proprio quell'ultimo elemento ad inquietare la ragazza e a costringerla a porsi continue domande, un quesito dopo l'altro che la soffocavano di dubbi ed incertezze a proposito di quello che stava per fare...

Il mondo era pronto a sapere? Mettere per iscritto la sua avventura avrebbe cambiato qualcosa? In fondo certe storie non erano mai venute a galla, sebbene fossero molto più emozionanti ed intriganti della sua.
A dir la verità lei era una persona come molte altre, una ragazza dai gusti semplici e da una vita altrettanto elementare... O almeno lo era prima di quell'esperienza che, nonostante tutti i suoi sforzi, sembrava non voler scappare via dalle mura argentate che la imprigionavano, da quel confine spazio - temporale che solo un alieno o un agente interspaziale sarebbe stato ormai capace di attraversare.

Un'improvvisa ondata di coraggio la fece riprendere, spazzando via i dubbi come fossero miseri ciottoli in confronto allo scoglio che era lo scopo di quel diario. Scuotendo i capelli neri la ragazza aveva guardato il mare con occhi di un verde incredibile ed il mare aveva ricambiato con uno sguardo grigio e triste, cupo nonostante si fosse finalmente fatto notare. Stava arrivando la tempesta, doveva fare in fretta: il meteo non era un gran che con gli annunci, ad Orione, poiché di certo quello non era il sole d'estate che tutti attendevano, scossi da mesi di pioggia incessante. "Devo iniziare", pensava. Aveva preso la penna, quell'affarino da nulla sul punto di scrivere qualcosa di straordinario, e aveva iniziato il suo racconto; ogni segno sulle pagine le sembrava un'incisione nel suo cuore, ogni riga un capitolo infinito. Perchè qualcuno, sulla Terra, doveva sapere, in un modo o nell'altro:

"Mi chiamo Daisy Celsius. Ho ventidue anni; mia madre e mio padre sono scomparsi in circostanze sospette più o meno dieci anni fa e da allora non li ho mai più rivisti. So che può sembrare un'affermazione ridicola, ma quell'incidente aveva un'origine... aliena. Ho un fratello, qui, di cui parlerò più avanti; vivo ad Orione nella prima stanza all'ultimo piano della Torre Nord. Mentre scrivo, guardo una bufera che si avvicina... ma quella che sto per raccontarvi è tutta un'altra storia"

[SPAZIO AUTRICE]

E finalmente, signore e signori, dopo anni di abbandono totale Orione torna all'attacco! Ho scritto questa storia nel lontano 2015 e devo dire che, rileggendola, mi è venuto un tuffo al cuore: avevo così tante speranze, così tanti sogni ormai irrealizzabili... Mi chiedevo cosa avrei fatto quando sarei stata più grande ed eccomi qui, un'adolescente che si tuffa alla riscoperta del suo passato. Ma è stata un'esperienza bellissima e continuerò a viverla al massimo. Ai prossimi capitoli di Orione!

Orione (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora