Un viaggio poco movimentato

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" Chi si poteva immaginare di finire la giornata in un'altra galassia su una nave spaziale?". Non potete immaginare come sia essere un minuto prima una semplice agente e un secondo dopo un militare scelto, già con un grado alto. E'... emozionante! Non avevo ancora iniziato a lavorare, che già ero simpatica a tutti. La storia di come ero finita sulla Fahrenheit era la barzelletta migliore da raccontare. E devo confessare che la vita su una nave spaziale è comoda, in certe circostanze: non devi andare in macchina, non devi rincorrere cattivi o goderti le sgridate del capo. Ma dopo 18 giorni, effettivamente, si comincia ad essere annoiati. Il cibo è sempre lo stesso. L'unico più è che danno molti compiti da fare: correre all'approdo, correre alla sala motori, portare informazioni al ponte centrale... beh, mi conoscete, se non corro non vivo! Ma quando inizi ad annoiarti arrivi sempre a destinazione. E' originale come pensiero, ma è veritiero! " Comandante, siamo arrivati?", avevo chiesto alla radio, che ormai era inattiva da due giorni. Mi aveva risposto il colonnello Shein, sempre allo stesso modo:" Esattamente. Ma mancano ancora trenta minuti all'atterraggio, quindi continui a svolgere il suo compito, finchè non ci danno altre informazioni. Passo e chiudo". Ma se non ce l'ho un compito? Ma che, hai letto il fascicolo sbagliato? Imprecando a voce bassa, mi ero messa a passeggiare per i corridoi. Ma ecco che, dieci minuti dopo, la radio risorge:" Sergente, il programma è leggermente cambiato. La mandiamo alla... base, attraverso il Portal. Si sbrighi ad arrivare al ponte centrale!". Queste parole mi avevano fatto gioire, ma qualcosa mi aveva turbato: cos'era quell'indecisione prima della parola BASE? " Ricevuto. Arrivo subito". Certo, mi ero affrettata, ma per strada avevo chiesto informazioni ad un certo dottor Cooper cos'era il Portal.

" E' una specie di struttura che permette di entrare in dei cunicoli spazio-tempo già esistenti, dove si viene smaterializzati e trasferiti, in questo caso, su Orione". Ok, avevo capito tutto; proprio tutto. Ma era stato divertente ascoltare quelle cose ancora senza senso per me. Di certo, avrei imparato presto a conoscerle. "Aspetta un attimo, dottore, se ho capito bene: ha detto Orione? Oh, mio dio!"

Orione (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora