Fin troppo facile

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Il piano era semplice: dovevo fingermi prigioniera di quello mezzo-scemo, per poi prendere la pistola che avevo nascosto da una parte... non dico dove, ma non pensate cose sconce. Non credevo nemmeno che ci saremmo riusciti: per questo avevo preso contatto con un gruppo di soldati ancora liberi all'interno di Orione, per avvertirli di prepararsi a una possibile irruzione. L'unico problema era che... beh, le guardie si erano volatilizzate. Nonostante la pistola puntata alla pancia, il Glaucosiano mi guardava con la faccia di uno che aveva appena visto un UFO... Ops, dimenticavo: gli UFO esistono. Gli alieni pure. Beh, allora la faccia di uno che è quasi finito in un buco nero. Nella Sala Principale idem. Ma cos'era successo? Dov'erano finiti tutti i prigionieri? Dopo aver controllato persino nei water, la mia disperazione era salita a mille:" Ma non possono essersi volatilizzati! Dove cavolo possono essere finiti? In una dimensione parallela- non ditemi che esiste-? Tu, mezza tacca di un alieno, dovresti saperlo. Dimmi: dove sono?". Ma quello scosse la testa in segno negativo. Inutile alieno. Solo in quel momento, aguzzando i miei cinque sensi, l'istinto si fece sentire. Ma avevamo controllato l'infermeria? Correndo in quella direzione, proprio come un fulmine, avevo aperto la porta e quasi ero inciampata... sul generale Bephantenon! La stanza era ghermita di persone svenute: militari e scienziati, geologi e biologi, fisici e chimici...  e il colonnello Rider. Ricominciando a respirare, si era inconsciamente fatto strada il sollievo. Erano tutti vivi! Quasi ridendo per la gioia avevo chiamato, con la radio, medici e infermieri di tutta Orione. Quasi soffocando Cooper lo avevo abbracciato:" Sono tutti vivi!". Frenando il mio entusiasmo, lo scienziato aveva chiesto:" Ma dove sono i cattivi?". Ma che, hai ingoiato l'uccello del malaugurio? Continuammo a cercare, ma ad Orione non c'era nessuno di simile a un Glaucosiano. I soldati smisero di cercare due giorni dopo; i prigionieri si svegliarono prima. Ma, quando ricevetti solo vaghe risposte persino dal colonnello, il patto che mi ero imposta di non imprecare a voce alta si era frantumato in meno di un secondo:" Possibile che più di 300 ... non sanno ricordare una ... di ...?" (...-  cose brutte). Almeno, sulla Terra avrebbero sentito qualcosa dell'accaduto e forse ci avrebbero mandato qualcosa per consolarci... (occhioni dolci della scrittrice). Mentre ripensavo a ciò che era accaduto in quei giorni, un tenente mi si era avvicinato e aveva riferito che il Portal non era stato usato da almeno un giorno. Non mi ero sorpresa; ma non ero neanche sollevata. Avevo ordinato di stare attenti a qualsiasi segnale strano, e avevo chiesto a Cooper delle informazioni sui Glaucosiani. Le informazioni che mi diede mi incupirono ancora di più: quel popolo non era mai stato amichevole alle popolazioni super-tecnologiche, a causa di una probabile concorrenza per il controllo della Galassia. Ma cosa voleva dire? Noi eravamo una minaccia troppo piccola per la gente del posto. Eppure, il dottor Cooper mi aveva spiegato che gli servivamo anche per degli esperimenti scientifici. E la cosa mi turbò profondamente.  

Orione (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora