Relazione (IV)

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Il parabrezza era ricoperto di neve fresca, tanto che sembrava quasi di essere dietro a una tenda chiusa. Wonbin aveva accettato di vedere di persona la ragazza con cui usciva in quel periodo solo perché aveva intenzione di lasciarla. Chiudere quella relazione gli risultava però più difficile delle volte precedenti: tanto per iniziare con lei stava bene; e non solo perché aveva una personalità vivace e lo ricopriva di complimenti ogni volta che si vedevano, ma perché riusciva sempre a rendere i loro appuntamenti uno diverso dall'altro.

«Avreste dovuto vincere di nuovo voi il premio per miglior nuovo gruppo dell'anno!» disse la ragazza accendendo il riscaldamento dell'auto.

«Così si scioglie la neve!» esclamò Wonbin.

«Succederà comunque, perché a breve l'abitacolo si riscalderà...» ribatté lei divorandolo con lo sguardo.

Quel giorno era truccata con più cura del solito, come se avesse avuto il presentimento che, se fosse stata molto attraente, sarebbe stato più difficile per Wonbin chiudere la loro storia.

«Siamo per strada, rischiamo che qualcuno ci veda...» La allontanò lui.

«Non siamo per strada: siamo in una macchina ricoperta di neve, parcheggiati su una via dove non passa mai nessuno.»

L'altro non sembrava per niente convinto.

«E dai, oppa. Non ci vediamo da quasi due settimane!» insistette lei stringendogli il ginocchio con una mano.

Wonbin lasciò che la ragazza sgusciasse dalla postazione dell'autista a quella del passeggero, accomodandosi in braccio a lui. Non era facile resisterle quella sera, e la verità era che più passavano i minuti più il maknae metteva in discussione il proposito di lasciarla. Susie era una studentessa universitaria in scambio e nel giro di pochi mesi sarebbe comunque tornata a casa sua, in Australia, con la conseguenza inevitabile che il loro rapporto sarebbe morto di morte naturale.

Scostandosi la treccia bionda la ragazza si avvicinò per baciarlo e Wonbin la lasciò fare, assecondando il momento più che i suoi sentimenti alquanto confusi. Confuso era ciò che aveva provato anche per le tre ragazze che erano venute prima di lei. Cominciavano a essere troppe, se ne rendeva conto anche lui, però non voleva tornare a sentirsi solo come le settimane a ridosso del debutto. Il suo migliore amico Daepyo era stato espulso e non si sentivano più, Yongsun passava ogni minuto libero insieme alla sua misteriosa fidanzata e nell'ultimo periodo persino Hajoon, l'unico altro membro con cui era abbastanza in confidenza, stava sempre sulle sue. Era come se i Nightmare Bloom evitassero di frequentarsi al di fuori degli impegni lavorativi, e Wonbin non riusciva a capire se fosse perché erano stufi della compagnia reciproca dopo le lunghe ore di lavoro, oppure se fosse perché avevano paura di aprirsi l'uno con l'altro e incrinare l'equilibrio che fino a quel momento aveva permesso al gruppo di ottenere ottimi risultati.

Seon Wonbin non era stato a letto con nessuna delle fan con cui era uscito. L'idea lo aveva stuzzicato più volte, perché si sentiva pronto a fare quell'esperienza, ma da un lato avrebbe voluto avere un legame affettivo più profondo, prima di fare quel passo, dall'altro era terrorizzato dall'idea che scoppiasse uno scandalo. Erano fin troppi gli idol che avevano rovinato in quel modo la loro carriera. Era abbasta sicuro che nessuna ex ragazza lo avrebbe perseguitato per qualche bacio, ma sarebbe stato lui il primo a non sapere come giustificare il suo comportamento se avesse iniziato ad avere dei rapporti intimi con loro. Non voleva essere quel tipo di idol, così agguantò la mano di Susie che si era avvicinata un po' troppo alla sua cintura.

«Non ti piaccio abbastanza?» domandò lei, e sembrava genuinamente curiosa di scoprire come mai l'altro le resistesse tanto.

Per non rispondere Wonbin riprese a baciarla, ma con ancora meno convinzione di poco prima. Furono però costretti a fermarsi quando vennero accecati da quello che sembrava un lampo.

IDOL: Sasaeng [completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora