Relazione (V)

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Era la prima volta che Wonbin vedeva Salt struccata. Sotto la luce fredda dell'ingresso era ancora più evidente come il suo volto fosse stato modellato dalla chirurgia estetica: il nasino all'insù, gli zigomi stretti, la doppia palpebra e le labbra carnose... Salt rispecchiava alla perfezione i canoni di bellezza coreani, ma la visione d'insieme non era... naturale. Non che non fosse bella, tutt'altro, però Wonbin aveva sempre preferito i volti pieni e imperfetti, gli occhi monolidi che sparivano in mezzelune perfette a ogni sorriso e una corporatura meno gracile. Wonbin non era attratto fisicamente da Salt, ma era certo che Yongsun non l'avesse scelta solo per il suo aspetto. Il maknae si fidava di Yongsun più che di se stesso, e se l'amico si era legato a quella ragazza di solito scortese e altezzosa doveva esserci un buon motivo.

Salt non sembrava per niente contenta di vederlo lì e non si avvicinò neanche a salutarlo. Con un cenno brusco della mano lo invitò ad accomodarsi e sparì in cucina per portar loro qualcosa da bere.

«Salt?» sussurrò Wonbin muovendo solo le labbra.

Yongsun alzò le spalle, facendo intendere che non erano lì per discutere la sua relazione, ma quella del maknae.

«Ti prego, Seon Wonbin, di tenerti questa storia per te» disse la ragazza rientrando in soggiorno con un vassoio su cui svettavano una caraffa d'acqua e una teiera in ceramica.

«Certo, certo, ci mancherebbe!» alzò le mani l'altro.

«Sai che mi fido di lui...» intervenne Yongsun.

Wonbin non poteva fare a meno di guardarsi intorno per ammirare l'appartamento. Lo sguardo si posò su ciascuno dei mobili eleganti prima di soffermarsi sulla vista mozzafiato dello skyline di Seul. Mai, nella sua vita, avrebbe pensato di mettere piede in un condominio simile.

Yongsun notò subito che il maknae non sembrava particolarmente agitato. Lo conosceva bene e sapeva che Wonbin non provava le emozioni con la stessa intensità con cui le provava lui. Sapeva però anche quanto Wonbin ne soffrisse: più volte il maknae aveva espresso la paura di vivere a metà, rispetto agli altri. Eppure Yongsun aveva sperato che il ragazzino che considerava a tutti gli effetti un fratello minore fosse maturato; e invece, Wonbin continuava a comportarsi con la stessa leggerezza di quando era un trainee, senza preoccuparsi minimamente del bene del gruppo. Uno scandalo avrebbe macchiato infatti la reputazione di tutti i Nightmare Bloom, non solo la sua.

«Hai capito per che testata lavora il paparazzo che vi ha fotografato?»

«Purtroppo no, era buio ed è scappato subito.»

«Cosa stavate facendo?»

Wonbin guardò imbarazzato in direzione di Salt. La Spicy Mayo, seduta a gambe incrociate sul divano, dava l'impressione di non voler partecipare alla conversazione, ma probabilmente era troppo curiosa per uscire dalla stanza. Il maknae sperava che si rendesse conto di essere indiscreta, ma dovette desistere perché la ragazza continuava osservarli in silenzio con il distacco con cui avrebbe guardato un film.

«Eravamo in macchina, non penso sia riuscito a scattare delle foto decenti. Lei è uscita con il volto scoperto, ma io avevo mascherina e cappello...» Wonbin stava cercando di ricostruire quanto fosse accaduto, chiedendosi a che distanza il paparazzo avesse scattato le foto mentre lui e Susie si baciavano. «E adesso cosa faccio, hyung?» Wonbin evitava di guardare Salt, sperando che se l'avesse ignorata la ragazza si sarebbe decisa a lasciarli parlare da soli.

«Dipende dalle foto e da-»

«È una storia seria? Chi è questa ragazza?» Salt si era alzata in piedi e si era seduta accanto a Yongsun, invece che andarsene alla fine aveva deciso di intervenire nella conversazione e Wonbin le rivolse un'altra occhiata imbarazzata.

IDOL: Sasaeng [completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora