XXXIX.

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Inevitabilità. L'impossibilità di cambiare ciò che si manifesti inesorabile.

Ineluttabilità. Il contrario della fatalità stessa, un destino a cui si è costretti, pur che sia piacevole o no, da cui l'animo cerca insistente di fuggire, consapevole che non vi sia alcuna via d'uscita.

Per ogni cosa facesse, Jungkook se lo ritrovava sempre vicino. Non lo seguiva, piuttosto era la semplice casualità a farli incontrare. Taehyung era sempre appresso a lui.

Più tentava di allontanarlo, più ricadeva nel contrario del suo obiettivo.

Due menti che si respingono, due opposti che si attraggono. Taehyung rispettò il suo consenso alla lettera.

Jungkook gl'intimò di non cercarlo più, di stargli lontano, perché ormai il suo cuore apparteneva a Mingyu.

Una mossa fin troppo affrettata per colui che aveva intenzione di dimenticarsi di un sentimento oltre i limiti del normale.

La sola colpa del riccio era quella di ritrovarsi sempre al momento sbagliato, nel posto sbagliato. O almeno, nel frangente in cui fosse presente Jungkook.

Gli era impossibile dimenticarsene, pertanto.

Si serviva di ogni stratagemma per non pensarlo. Vederlo ogni volta girare scene per la Late Night Academy con qualcuno di nuovo andava ad acuire quel suo trauma inconscio che si era infine realizzato.

Durante le sue sessioni di allenamento sfogava tutto sé stesso. Scaricava al sacco la tensione nascente dai suoi pensieri ossessivi, lesivi del suo essere.

S'immaginava Taehyung guardarlo, mentre faceva del sesso mendace ogni volta dovesse girare. Arpionato ai loro corpi, senza farsi notare dall'occhio della telecamera, alzava lo sguardo su di lui.

Quell'espressione, sbarrata dal sopracciglio folto e scuro, incupita dal suo sentimento d'angoscia per Jungkook.

E lui deglutiva. Deglutiva a guardarlo, perché quella sua immagine di dominanza - nonostante all'apparenza non contasse più niente per lui - lo metteva in soggezione. Ancora, ed ancora.

Credeva esserlo uno sguardo di rabbia nei suoi confronti, che Taehyung gli stesse dando prova di ciò che Jungkook aveva perso.

Ma nei suoi occhi vitrei, quelle sue galassie lucide che l'altro ancora anelava baciare s'inumidivano per lui.

Taehyung lo immaginava al posto di altri, per dare il meglio di sé. Pensare che sotto di lui ci fosse Jungkook, fissargli sguardo nel suo lo rendeva a suo agio.

Ed il signor Lee lo riempiva sempre di complimenti. Inutile negare che - così come Jungkook - quel ragazzo riccio dall'aria simpatica, con un cuore tanto grande ed il carattere brillante, fosse il suo preferito.

Late Night Academy | VKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora