POV Ciro
Questa volta Pino l'aveva combinata troppo grossa, non potevo più permettermi un "amico" che facesse come gli girasse. Papà continua a starmi col fiato sul collo per questa storia così ho ideato un piano, Pirucchio è un buon soldato e presto tornerà dal suo permesso col tanto atteso ragù, sorrido al pensiero di quello che avevo appena fatto; Pino è pazzo ma tutti abbiamo qualcosa da perdere e lui ha la mamma e il cane.
POV Azzurra
Ieri Pino sembrava stare molto meglio ma non avevo ancora avuto l'occasione di accertarmene, se avessi parlato con lui Ciro si sarebbe sicuramente arrabbiato ma continuavo a pensare a quanto solo dovesse sentirsi con tutti contro. Non sapevo esattamente cosa fosse successo ma gli occhi di Pino non erano quelli di qualcuno che era appena riuscito a fregare il boss come tutti dicevano e ultimamente Filippo e Carmine mi sembrano fin troppo suscettibili a questa storia. Stavo iniziando a intuire qualcosa ma non volevo ancora realizzare.
Oggi Ciro aveva deciso di rimanere in cella così ne approfittai per cercare Pino
A: "Ciao disturbo?" chiesi sedendomi vicino a lui. Mi sorrise triste
P: "Sicura di poter stare qua?"
A: "Sicura di non potere" dissi ridendo
P. "Io a Ciro voglio bene davvero ma lui non vuole amici veri" si sfogò
A: "Ciro pensa tu lo abbia fregato"
P: "O' chiattilo sta fregando tutti e due, ij nun aggio fatte niente" disse alzando un pò la voce
A: "Non conosco la storia appieno perché nessuno vuole dirmela ma sento di crederti se può valere qualcosa"
P: "Io te ringrazio piccré ma è meglio pe te si nun te mitte a mmiezze, ormai 'o colpevole so' ij" avrei voluto fare qualcosa ma non avevo abbastanza carte in mano e anche fosse avrei dovuto mettere nei casini Filippo e Carmine
E: "Azzurra viene cca ca gli infami puzzano e merda" mi richiamò Edoardo, sorrisi a Pino per poi andare verso di lui
A: "Lo dirai a Ciro?"
E: "'o saje ca nun pozze fa' altro" accennai di aver capito
A: "Vado a dirglielo io adesso, va bene?" Edoardo mi sorrise
E: "Forse è meglio ma poi controllo eh" mi disse per poi chiamare Lino e dirgli di portarmi da Ciro
Ciro era di spalle seduto sulla sedia con le cuffie a coprirgli le orecchie e gli occhi chiusi, mi avvicinai lentamente per poi spostargli un cuffia, Ciro afferrò il mio braccio con forza ma appena si rese conto fossi io allentò la presa
C: "Ca ce faje cca ciùciù, te mancavo già?" mi chiese accennando un sorriso, gli diedi un bacio e lui mi fece sedere sulle sue gambe
A: "In realtà volevo farti sapere che ho parlato con Pino, volevo essere io a dirtelo" gli dissi abbassando lo sguardo ma Ciro mi afferrò il viso per obbligarmi a guardarlo negli occhi
C: "Ca tenive da spartire co chille?"
A: "Mi spiaceva per quello che è successo"
C: "Nin è ancora successo niente. Pino è nu infame e tu isse spiacerti pe me ca so' state fregato nun pe isso" mi disse serio stringendomi una coscia con forza. Aspettai un secondo prima di rispondergli, cosa volevo fare? Volevo fingere di non sapere e tradire la fiducia di Ciro per lasciare Pino nella merda oppure volevo dirgli dei miei sospetti facendo rischiare Filippo e Carmine?
C: "Ce staij mettenne troppo a decidere da ca parte stare" sobbalzai colta in fragrante
A: "Ho solo un sospetto, non voglio mettere nella merda qualcuno senza prove" ammisi colpevole
C: "Voglio tu mi dica tutto, 'o saje ca pure e tuoi pensieri so' miei no?" mi chiese accarezzandomi una guancia
Stavo per parlare quando Pirucchio entrò nella cella affannato
G: "Aggio fatte 'o ragù" disse porgendo una busta a Ciro che si alzò facendomi segno di sedermi sul letto di Edoardo e di aspettare là. Mentre stava controllando il contenuto della busta rientrarono tutti nelle celle
Totò prese il contenuto della busta facendo un cenno a Ciro e uscendo dalla cella
C: " Linù chiudimi 'a cella"
L: "Pecche' t'aggia chiudere 'a cella?"
C: "Chiudi sta cazz e cella e nun fare domande"
L: "Ho capito"
C: "E fai presto" Lino chiuse la cella e Totò iniziò ad incamminarsi verso la cella di Pino. Non capivo cosa stesse succedendo ma la tensione era tanta
C: "Ciùciù mettiti 'e mie cuffie e girati dall'altra parte, tu chesti ccose nun 'e e vare'" obbedii confusa ma decisi di tenere il volume basso per sentire cosa stesse succedendo. C'era puzza di fumo, probabilmente Ciro si era acceso una sigaretta, tutto taceva.
Passò qualche minuto e poi si sentì un pianto disperato, era Pino.
P: "Pezz e merd, siete delle merde, vieni cca, t'aggiu ditt vieni cca ca te uccido" mi girai leggermente, Ciro fumava soddisfatto davanti alle sbarre dove c'era Pino che urlava piangendo. Si sentiva potente davanti alla disperazione di Pino
Le guardie lo portarono via ma lui continuava a fare resistenza
P: "'o cane mio" e lì capii, il ragù. Mi rigirai alzando al massimo il volume mentre una lacrima solitaria scendeva sul mio viso
Ciro venne da me, provavo a fingere ma doveva essere evidente avessi sentito tutto
C: "C'hai guadagnato dal disubbidirmi?" mi chiese abbassandosi per asciugare la mia lacrima "devi farci l'abitudine ciùciù pecche' ij aggia farmi rispettare" in quel momento sarei voluta scappare lontana da quegli occhi neri ma le gambe non mi si muovevano
Riaprirono le celle e Ciro mi portò nel bagno comune dopo aver detto a Lino che saremmo tornati subito. Pensavo che quello che provavo per Ciro potesse superare la mia avversione per la violenza ma non ne ero più tanto sicura, decisi di sedermi su una panca perché continuavo a tremare impaurita. Ciro fece per sedersi vicino a me ma io mi scansai ancora scossa
C: "Ij nun so' nu cattivo guaglione ciùciù, tu e capi' ca ij so' nu camorrista, so' nu boss e nu juorno me prenderò tutta Napule" il mio istinto di sopravvivenza mi stava urlando di scappare ma appena provai a girarmi Ciro mi bloccò prendendomi in braccio e facendomi sedere sulla finestra
C: "Nun e avé paura e me. Ij so' nu re e il potere tene nu prezzo ma tu sarai 'a mij reggina pe cui nun dovrai temere nulla" continuava ad accarezzarmi le cosce con dolcezza ma io vedevo solo le sue mani insanguinate da chissà quante violenze
A: "Ti prego lasciami andare, lasciami andare ora che sono ancora in tempo per dimenticarmi di te" quasi sussurrai ma lui mi sentii lo stesso
C: "Ij nun pozze, tu si' solo mij e devi fartene na ragione" scoppiai a piangere e Ciro mi prese tra le sue braccia per consolarmi con tanti piccoli baci sulla nuca
A: "Io ero venuta a dirti che non penso sia stato Pino a fregarti, me lo ha confermato anche lui e io gli credo"
Ciro si fermò per guardarmi negli occhi, mi fece segno di continuare
A: "Se te lo dico farai del male pure a loro"
C: "si nun me 'o rice significa ca nun pozze fidarmi nemmeno e te" mi rispose Ciro più serio che mai. Non potevo permettermi di tradirlo a prescindere da tutto quello che era successo, non dopo i momenti di debolezza che aveva condiviso con me
A: "Pino dice che è colpa di Filippo e io penso abbia ragione, ultimamente lui e Carmine erano diventati suscettibili se si parlava di questa storia e un pò di tempo fa parlarono di mettere dei soldi su un conto ma non mi feci spiegare meglio perché avevo paura che se lo avessi saputo sarei venuta da te a riferirtelo" Ciro mi guardò fiero
C: "Grazie per avermene parlato" mi disse prima di darmi un bacio in fronte, temevo sarebbe stato furioso invece era solo felice perché alla fine avevo scelto lui
C: "Mo tenghe capite tutt', m'hê rate e piezzi mancanti"
A: "Cosa farai a Filippo e Carmine?" il suoi occhi si fecero cupi
C "Nun 'o vuo' sape'"
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So tropp 'nnamurat e te e mo comm'aggia fà? - Ciro Ricci
RomanceMio fratello sarà pure un infame ma non mi pentirò mai di essere finita in carcere per salvarlo. L'unica cosa di cui dovrei pentirmi è di aver sottovalutato cosa volesse dire stare nello stesso IPM di Ciro Ricci.