Dopo quelle parole continuai a mangiare imboccata da Ciro provocandolo ad ogni morso, non distoglievo lo sguardo dalle sue labbra
C: "me staj facenne asci' pazze accussi' ciùciù" sbattei le ciglia innocente
A: "Così come Ciro?" chiesi morendomi le labbra mentre gli sorridevo. Ciro si alzò di scatto mentre mi teneva aggrappata a lui con una mano sotto al mio sedere, si diresse verso una specie di ripostiglio dopo aver fatto cenno a Lino
Mi appoggiò con irruenza su un tavolino e dopo avermi spostato i capelli tutti sulla spalla destra iniziò a mordere e baciare lungo il mio collo. Mi teneva stretto a lui possessivo e ogni morso si faceva più forte
C: "Adesso ti scopo, ma forte, così impari" per fortuna in quel momento ero seduta perché le mie gambe avrebbero ceduto a quelle parole
Mi spogliò completamente per poi fare un paio di passi indietro così da poter guardare la mia figura completa, arrossii eccitata a quello sguardo colmo di desiderio
C: "Apri le gambe ciùciù" nonostante l'imbarazzo non me lo feci ripetere due volte. Ciro si avvicinò predatorio per poi inginocchiarsi davanti alla mia intimità. Una volta tra le mie gambe iniziò a guardarmi dritta negli occhi mentre si faceva sempre più vicino all'agognato punto su cui soffiò piano causandomi brividi di eccitamento ovunque. Lasciava tanti piccoli baci intorno facendomi pian piano impazzire sempre di più
A: "Ti prego Ciro" lo supplicai impaziente, mi sorrise divertito per poi iniziare a leccare la mia intimità penetrandola leggermente con la lingua, succhiava e leccava alternando mentre con le mani mi teneva strette le cosce così che rimanessero ben aperte.
Ero sempre più vicina all'orgasmo e non riuscivo a trattenere piccoli gemiti dalla mia bocca. Ciro si fermò per poi darmi un bacio passionale mentre con le mani continuava ad accarezzarmi ovunque
C: "Sei buonissima ciùciù" mi sussurrò all'orecchio; si tolse i vestiti e mi fece scendere dal tavolino accompagnandomi al muro dove mi sollevò per poi penetrarmi con una spinta sola. Mi accasciai sulla sua spalla sfinita ma con la mano con cui non mi stava reggendo prese i miei polsi portandomeli sopra la testa così che fossi costretta a stare dritta davanti a lui in bella mostra. Si muoveva forte dentro di me arrivando in profondità a causa della posizione, usciva ed entrava con violenza procurandomi sempre più piacere, non mi permetteva di muovermi a causa della sua stretta ma io volevo ancora di più.
Ciro sembrò capirlo, andava sempre più veloce portandoci ormai vicini al culmine, fu lì che realizzai
A: "Ciro non mi venire dentro, non hai usato il preservativo" riuscivo appena a parlare a causa delle forti spinte. Mi sorrise in preda al piacere per poi baciarmi
C: "Shh stai tranquilla"
A quelle parole mi lasciai andare, ero come in una trans da cui non volevo uscire. Si sentiva solo il rumore dei nostri corpi che si scontravano ripetutamente e io arrivai prima all'orgasmo che venne prolungato dalle continue spinte di Ciro in cerca del suo che non tardò ad arrivare facendolo spingere ancora più in profondità in me per quanto fosse possibile.
A: "Cazzo Ciro"
C: "Scusami ciùciù non ce l'ho fatta ad uscire in tempo" gli accarezzai il volto un pò scocciata, adesso mi sarei dovuta procurare una pillola del giorno dopo in qualche modo.
Ci ripulimmo velocemente e dopo un ultimo bacio uscimmo per tornare in mensa dagli altri. Ci guardavano tutti con sguardo consapevole di cosa fosse appena successo e io mi nascosi dietro a Ciro imbarazzata
POV Ciro
Risi vedendola tutta rossa per poi far distogliere lo sguardo a tutti con un solo cenno così che potesse sentirsi di nuovo a suo agio. Arrivò Beppe per riportarci nelle celle e mi affiancai agli altri seguendolo
Ero soddisfatto, tutto iniziava ad andare per il verso giusto. Mi sedetti sulla sedia nella mia cella ed Edoardo sul suo letto
E: "Te si' proprij liberato eh? Sorridi da quanne si' turnate"
C: "Eduà chell' è 'a donna ra vita mij e mo 'a facce pure mamme e figli miei" Edoardo mi guardò confuso
E: "Pensavo lei non volesse figli adesso" feci spallucce disinteressato
C: "Ma gli incidenti accadono no?" risposi beffardo.
Volevo veramente cambiare ed ero serio quando le dissi che non avrei mai più alzato mano su di lei però questa era una cosa non trattabile, nel mio mondo i preservativi li usi solo con le zoccole e i bambini sono sempre doni. Mio padre mi aveva avuto alla mia età, ormai avevo più di diciotto anni ed ero sicuro di cosa volevo. Con un bambino di mezzo Azzurra non sarebbe più potuta scappare e io non potevo volere di meglio.
Volevo darle il mondo e la sua felicità era importante per me però non doveva scordarsi mai che lei è solo mia e che l'ultima parola sarebbe stata sempre la mia, tutte le sue vittorie non sono altro che mie semplici concessioni.E: " Ciro io sono sempre dalla tua parte ma se lo viene a scoprire sono cazzi"
C: " Lo sai solo tu quindi se lo viene a scoprire so con chi prendermela" lo minacciai. Ero felice che Edoardo vedesse in Azzurra un'amica ma doveva ricordarsi che qui si fa sempre e solo quello che dico io, non mi addolcisco solo perché mi sono innamorato, nessuno deve mancarmi di rispetto, mai.
POV Azzurra
Nessuno sembrava in grado di procurarmi la pillola, l'unico modo sarebbe stato andare dalla direttrice ma avrei dovuto confessare di aver fatto qualcosa qua all'IPM
V: " Se ti serve la pillola perché non te la fai procurare da Ciro? Lui ha il controllo anche su quello che entra" mi si avvicinò Viola. Effettivamente era una buona idea, l'indomani gliene avrei parlato
A: " Grazie, è un'ottima idea"
V: " Hai pensato alla proposta di essere amiche?"
A :" Sì Viola, sinceramente non me la sento di forzare un'amicizia però se non mi darai motivo del contrario sicuramente si può iniziare a parlare e vedere se c'è il presupposto per diventare effettivamente amiche anche se penso che dal tuo punto di vista possa non valerne la pena" provai a dissuaderla senza essere maleducata
V: " E perché mai dici così? Dopotutto sono io che voglio averti come amica" le sorrisi nascondendo la mia preoccupazione, volevo evitare drammi inutili ma non mi fidavo di lei ed essere sua amica non mi allettava assolutamente dopo tutto quello che era successo
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So tropp 'nnamurat e te e mo comm'aggia fà? - Ciro Ricci
RomanceMio fratello sarà pure un infame ma non mi pentirò mai di essere finita in carcere per salvarlo. L'unica cosa di cui dovrei pentirmi è di aver sottovalutato cosa volesse dire stare nello stesso IPM di Ciro Ricci.