Capitolo 21

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Leggete il capitolo con la musica di sottofondo : Nuvole bianche di Ludovico Einaudi. Grazie.

Sto male. Mi manca mia mamma. Mi manca Piero. Mi manca tutto l'amore che avevo quando non ero fidanzata. Non voglio dire che sia colpa di Gianluca, anzi con lui sto bene. Ma se non fossi partita non avrei litigato con Piero e almeno avrei visto mia madre un'ultima volta.
Vorrei che lei fosse qui, che mi asciughi le lacrime e che mi dia consigli su come vestire o come essere carina per andare alle feste come faceva sempre. Voglio solo che mia mamma sia di nuovo qui con me. Domani ci sono i funerali e a me non va di andarci.
I miei pensieri vengono interrotti da Gianluca -Ei, tutto ok?-
Lo guardo e ricomincio a piangere, silenziosamente.
Ho una voglia matta di gridargli contro che lo amo ma anche se lui è con me non cambia nulla per ora.
-gianlu, io- sussurro e lui dice
-tu?-
-ecco, anche se tu sei qui, per ora non cambia nulla...- dico
Mi guarda. Sembra che il suo cuore si sia spezzato per colpa mia.
Non voglio far soffrire anche lui.
Non voglio Dargli il peso dei miei pianti e delle mie lamentele.
-quindi io, non sono niente?- dice con voce spezzata.
Mentre io continuo a lacrima cerco di dirgli che non è quello che volevo dire.
Gli afferro la mano.
Si stacca di scatto, si alza e si dirige verso la porta.
-gian- dico piangendo.
-ho capito, me ne vado. Però se hai bisogno ci sto anche se non sono nulla- esce sbattendo la porta e se ne va.
Ecco. Lo sapevo. Tutto colpa mia sempre, sono sempre quella che combina i casini, quella che sbaglia... Il disastro di tutto.
Rimango seduta ed entra mio padre.
-piccola- dice -è successo qualcosa con Gianluca?- si avvicina a me.
Faccio un segno di negazione con la testa.
Mi alzo e salto in braccio a mio padre piangendo ancora più forte.
-papà io ti voglio bene-
-anche io e anche la mamma- sento che comincia a piangere anche lui.

Mi alzo dalla sua spalla lo guardo e dico -però se la mamma fosse qui non vorrebbe vederci piangere, penso-
-hai ragione, quindi asciughiamo queste lacrime- mi pulisce il viso con la mano.
-grazie- dico e poi gli do un bacio sulla guancia prima che esca dalla mia camera.

Ora ho l'istinto di volermi fare del male ma non cederò di nuovo. Si di nuovo. Di nuovo perché l'ho già fatto per due volte e non sono stata affatto meglio.

Quindi mando un messaggio a Gianluca.

A Giangi💕:
Corri.
Da Giangi💕:
Apri sono da 20
minuti qui sotto.

Corro di sotto apro la porta e lui è ancora qui. Qui per me.
Non lo bacio neanche gli afferro solamente la mano e lo porto in camera.
Chiudo la porta alle mie spalle e gli urlo.
-sei uno st****o- (io)
-anche tu- (G)
-mi inganni sempre- (io)
-lo so- poi continua (G)
-te lo faccio apposta- (G)
-perché?- (io)
-perché ti amo- (G)
-io ti odio- (io)
-non è vero- (G)
-sei bellissimo- (io)
-anche tu- (G)

Mi fiondo tra le sue braccia, afferro il suo viso tra le mie mani e tra le mille lacrime lo bacio con passione.
Mi tira la felpa, che si appoggia sui fianchi, verso di lui per avere più contatto.
Ci stacchiamo.
Ci Mettiamo fronte a fronte e dico
-scusa-
-non è niente tranquilla- mi ribacia con il respiro affannato che si incontra con il mio.
Finalmente le lacrime finiscono.
-vieni domani?- mi dice
-si, mi vieni a prendere?-
-certo, lo dico a tuo padre arrivo-

Scende da mio padre e li sento parlare. Fino a che non sento
-grazie Gianluca, in questo momento ci sei molto di aiuto e per lei sei importantissimo-
Sento dei passi salire le scale e Gianluca entra.
-ha detto che va bene-
Mi alzo dal letto -grazie ti amo-
-anche io-

Il mio migliore amicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora