La discussione viene interrotta da Lana, che mi ha portato una ciambella e un succo.
Preferisco evitare di parlare di Dèi proprio difronte a lei, anche se effettivamente Lana e Ares sembrano conoscersi da più tempo di quanto affermino.
Lei mi ha parlato brutalmente di lui all'inizio eppure, ho la sensazione che siano amici di vecchia data.
Mentre parlano e ridono noto una connessione profonda fra loro, non sono gelosa, mi fido ciecamente, è qualcosa di diverso, non è attrazione è un legame quasi spirituale.
Ho conosciuto Lana qualche anno fa', avevo appena compiuto diciotto anni e finalmente la casa famiglia dove mi trovavo mi permise di andarmene.
Ero sola e spaesata, ma Lana si è rivelata fin da subito un'ottima amica.
Mi ha trovato un lavoro e una casa.
All'inizio ero la sua coinquilina, poi col tempo ho preferito spostarmi per avere un po' di privacy.
Adoravo vivere con lei, ma ho sempre pensato che non fosse giusto approfittare della sua bontà, quindi credo di aver preso la decisione migliore andando via da casa sua.
Mi è stata vicino nei momenti peggiori e io adesso sono costretta a mentirgli spudoratamente, so che lo faccio per il suo bene, ma talvolta mi chiedo se sia giusto continuare a tenerla all'oscuro di tutto.
«Melissa...» La sua voce mi distoglie dai miei pensieri.
«Si?» Un semplice "si" non aggiungo altro, vedo che Ares ha capito, la sua espressione parla chiaro.
Voglio parlare a Lana, devo farlo, lei è la mia migliore amica anzi l'unica.
«Ragazzina, ti devi riposare ora, non pensare troppo, ti amo ci vediamo più tardi.» Ares ha capito e credo che lui non voglia che le parli.
«Ti amo anch'io» Aggiunge Lana uscendo dalla stanza.
Sono qui, sola, in questo letto, sperando che mi mandino presto a casa.
Qualche ora più tardi.
Finalmente mi dimettono, ora non saprei dove andare, sono spaventata e di tornare nel mio appartamento non ne ho proprio voglia, sarei sola e questo non mi dà conforto.
Penso a Lana e vorrei chiedergli di stare da lei, ma so che in questo momento ha bisogno di molta privacy.
Sono contenta che le cose con il capo gli vadano bene e sono felice di vederla innamorata finalmente.
Ares dovrebbe arrivare a momenti forse potrei stare da lui? No è troppo non posso chiedergli una cosa del genere.
Starò a casa mia è la cosa migliore per tutti, devo imparare a cavarmela anche senza di lui.
«Ragazzina, vieni ti porto a casa.»La voce di Ares é inconfondibile la riconoscerei fra mille.
«Arrivo, prendo la borsa» Gli dico, chissà se veramente Zeus ci lascerà vivere la nostra storia.
Nell'aria c'è un profumo di fiori, entra dai finestrini abbassati e inonda tutta la macchina, guardo Ares, il suo viso, adoro tutto di lui anche il modo in cui cambia le marce e gira il volante.
Mi fa sentire protetta e amata.
Mi guarda per un attimo poi mi sorride.
«Ti piace il mio modo di guidare?» Domanda ridendo.
Mi ero dimentica che sente i miei pensieri, ricordarmelo mi fa diventare tutta rossa.
«Mi piace tutto di te Dio greco.» Aggiungo guardandolo intensamente.
«Anche tu mi piaci tanto ragazzina.» I suoi occhi brillano riflettendo la luce del sole che sta tramontando.
«Ares ma questa non è la strada di casa mia.» Gli faccio notare perplessa.
Perché non mi sta portando a casa?
«Lo so, è quella di casa mia.» Aggiunge con un sorriso insolente.
«Come a casa tua?»
Sono confusa, so di aver pensato delle cose sul mio appartamento, ma non era ancora arrivato e non avrei mai voluto auto invitarmi.
«Quando ti ho detto di sentire i tuoi pensieri, intendevo sempre, non importa dove io sia, noi siamo collegati Melissa.»
«Ora si spiegano tante cose, ma non ti devi preoccupare, nel mio appartamento starò benissimo.»
«No, preferisco stare tranquillo, stai da me, anzi resta finché vorrai.» È felice e in fondo sono contenta anch'io.
Un sorriso a trentadue denti mi compare sul viso mentre gli rispondo.
«Ok Dio greco.»
Stiamo percorrendo una via sterrata e non posso evitare di notare una villa incantevole.
Se pur il giardino e i fiori siano curati nei minimi dettagli, le mura sono coperte da edera.
Mi chiedo se sia una scelta o semplicemente é successo per caso, ciò non toglie che adoro le piante che scendono rigogliose vicino le finestre.
Scendiamo dalla macchina e Ares mi fa strada lungo il viale.
Il cancello che si presenta davanti a noi è imponente così come il portone antico che ci divide dall'ingresso della villa.
«Ti piace? L'edera è eccessiva vero?» Mi chiede Ares cercando la mia approvazione.
«Mi fa strano, la casa è stupenda Ares e l'edera non mi dispiace, ma sono domande ovvie le tue, già sai quello che penso un po' mi dispiace.» Rispondo un po' delusa.
«Vorresti avere l'effetto sorpresa su di me eh?»
«Troverò il modo per sorprenderti.» Rispondo ridendo.
Le nostre voci inondano l'ingresso, mentre Ares mi mostra la casa.
Mi fa immergere nei minimi dettagli della villa «Ragazzina vieni ti faccio vedere la tua stanza.»
Ok ora sono un po' confusa, perché la mia stanza? Non voglio stare da sola.
«Ragazzina non starai da sola, avevo solo un po' di timore nel dire la nostra stanza.»
Le sue guance si colorano di rosso mentre una risata nervosa si accende sul suo viso.
«La nostra stanza, suona meglio non trov...» Non faccio in tempo a finire la frase, si avvicina lentamente e mi prende il viso fra le mani. Le nostre labbra si scontrano bramose d'affetto, finalmente sento di nuovo la passione travolgente di Ares, non riesco a staccarmi da lui, non voglio.
il suo profumo è diventato come una droga per me.
È il momento, ne voglio di più, non mi basta baciarlo e stargli vicino ho bisogno del suo calore, lo voglio più di ogni altra cosa.
«Ragazzina frena i tuoi pensieri.» Mi interrompe Ares.
Lo percepisco, è eccitato quanto me, allora perché si allontana?
«Non mi vuoi?» Gli chiedo imbarazzata.
«Ragazzina, ti voglio, ti desidero costantemente, ma non possiamo ora.»
«Perché?» Sembro un'idiota, evidentemente non gli piaccio in quel senso o forse crede che siamo ancora nell'antica Grecia.
C'è qualcosa che non va.
«Finiscila stupida lo sai che mi piaci, però adesso non possiamo, ti ho preparato una sorpresa.»
«Una sorpresa?» Chiedo stupita mentre mi benda con una fascia rossa.
Non sarà mica qualcosa di scandaloso Ares?
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The Secret Of God 'Ares'
RandomMelissa è una ragazza come tante, con una luce speciale negli occhi e un passato misterioso che nasconde una verità celata, essa spinge per emergere dai meandri della sua mente e per questo motivo la sua vita cambierà trasportandola in un limbo dove...