«Sorpresa!»

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Mi ha lasciato immobile con gli occhi ancora coperti dal nastro rosso, senza neanche una risposta per minuti interi.

Nonostante non riesco a vedere nulla percepisco il rumore dei tasti del cellulare di Ares, che come niente fosse, aggiunge tranquillo. «Si, una sorpresa.»

Odio le sorprese e lui lo sa bene.

il profumo di fiori del giardino mi inonda le narici mentre Ares mi fa strada stringendomi la vita.

Avverto i fili d'erba che mi accarezzano le caviglie, accompagnate dall'acqua umida della sera che ricopre anch'essa la mia pelle.

«Dove mi porti?» Una semplice domanda per Ares, la quale viene immediatamente zittita da una delle sue banali risposte. «Ragazzina aspetta un attimo.»

Mi fa sedere, sento dei rumori, delle risatine di euforia mi circondano mentre mi sussurra. «Sorpresa!» mi viene tolto il nastro rosso dagli occhi, finalmente riesco a vedere.

Un enorme giardino avvolge il tavolo allestito a festa, i fiori colorati diffondono profumi diversi e intensi.

Da un cespuglio di rose blu saltano fuori Lana e il capo con una torta ricoperta di fragole.

«Auguri!» Gridano tutti in coro, mentre io non posso far altro che sorridere per quella sorpresa inaspettata.

Ares si avvicina e mi bacia dolcemente le labbra.

«Auguri.»

Lana corre e mi stringe forte a se seguita dal capo «Vi siete ricordati.» riesco a dire solo questo, sono felice, per la prima volta in vita mia avverto l'amore di una famiglia.

Lana sa che non ho mai voluto festeggiare il compleanno perché nessuno sapeva la mia data di nascita.

Oggi per la prima volta sento di avere un'identità.

«Come facevi a saperlo Ares?» Pensavo si fossero dimenticati anche perché il certificato di nascita afferma che il giorno del mio compleanno è passato.

«Ho parlato con Lana e fortunatamente io so la vera data del tuo compleanno ricordi?» Avevo quasi dimenticato che fosse un Dio e che questo non è il mio corpo, la realtà poi non è così triste, anzi comincia a piacermi.

«Allora amore, come ti senti?» Lana mi prende da parte, lasciamo Ares e il capo a parlare di "cose da uomini" noiose.

Ci rifugiamo sotto un arco di orchidee.
«Non lo so Lana, sono spaesata, ma terribilmente felice.»

«Sai, all'inizio non ero molto convinta della tua storia con Ares, ma poi piano piano ho capito quanto ti amasse.»

«Ho paura...» Gli confesso intimorita.

«Di cosa melissa?»

«Ci sono cose che neanche immagini e questo mi rende nervosa.»

Sto veramente per dirgli che Ares è un Dio, un vero Dio?

«Niente e nessuno riuscirà a distruggere il vero amore melissa.» Ribatte Lei.

«Che intendi dire?»

«Niente in particolare, qualsiasi cosa sia voi due riuscirete ad affrontarla.»

«E se fosse qualcosa che va altre alla conoscenza umana?» Mi sento una pazza adesso.

«Ma smettila, voi due riuscireste a distruggere anche una flotta di UFO.» Aggiunge ridendo Lana, convinta che io e Ares siamo più forti di quanto riusciamo a immaginare.

«Parlavate di me?» Chiede Ares impettito.

«Cosa credi che il mondo giri intorno a te?» Borbotta divertita Lana.

«Fammi pensare, mah si è così.» Sussurra Ares sarcastico.

«Che mi sono perso?» Chiede il capo, che ovviamente ha una porzione di lasagna nel piatto.

Mi sono sempre chiesta come sia possibile che mangi così tanto, a guardarlo non si direbbe.

«Niente amore, parlavamo del fatto che Ares si sente il dio del mondo.» Queste parole dette da Lana mi fanno sussultare per un istante.

«Ma amore lui può, hai visto i suoi muscoli? A proposito la prossima settimana c'è l'apertura di una nuova palestra, ci andiamo insieme?»

«Amore, lo sai che odio lo sport.» Ribatte Lana guardandolo male.

«Non chiedevo a te amore, ma a mister muscolo.» conclude ridendo il suo fidanzato.

«Volentieri.» Aggiunge Ares.

La serata è incantevole, abbiamo mangiato e bevuto tanto lo ammetto, ma soprattutto sono stata in compagnia di persone che mi vogliono veramente bene.

Mentre il sonno comincia a farsi sentire Lana esclama «I regali!» E il capo aggiunge «Da abbinare con la torta.» mi voglio fare esplodere? Sono distrutta e troppo piena, ma anche tanto felice.

Lana si avvicina con una bustina rosa confetto «Lana ho paura ad aprirlo giuro.» il bigliettino bianco recita "Da Lana e dal tuo bellissimo capo, ti vogliamo bene»

Che carini... Basta poco per farmi ricredere, la guardo e scoppio a ridere mentre tiro fuori un baby dool di pizzo nero.

«Melissa era ora che ti regalassi qualcosa di sexy, magari lo puoi indossare stasera.» Si gira verso Ares e gli fa l'occhiolino, è tremenda! «Grazie...» dico imbarazzata mentre l'abbraccio.

Devo stare attenta, non posso pensare a cose sconce, Ares sente tutto e io mi vergognerei da morire.

«Tocca a me.» Esordisce Ares, stranamente Lana ha preso il cellulare ed è intenta a registrare, Ares si inchina in ginocchio, mi guarda intensamente circondato dalla luce calda dei fari del giardino, il suo sguardo è ipnotico, mi sento stranamente felice, ma terribilmente spaventata.

Apre con le mani un piccolo cofanetto, la luce che emana illumina un anello di diamanti rosa «Vuoi sposarmi?» D'istinto, mi fa la proposta di matrimonio ed io mi pietrifico.

«Io non so cosa dire...» Le lacrime scendevano dal mio viso.

«Dimmi solo di si ragazzina.»

Mi sento strana, ho aspettato questo momento per così tanto tempo.

La verità è che ho paura, so di amarlo e so che lui a sua volta mi ama tantissimo però come faremo?

Vorrei una famiglia, una vita normale e sono sicura che con Ares questo non potrà succedere.

E i figli? Nasceranno semidei? Quindi dovrò rinunciare a diventare mamma...

Lana mi guarda confusa, non capisce perché io ci metta tanto a rispondere.

Ares è triste, il suo sguardo si è spento come il suo sorriso.

Purtroppo non posso fare a meno di pensare, vorrei evitare di fargli sentire tutto ciò che mi turba perché mi fa male vederlo così.

Lo amo, Lo amo tanto e vederlo così mi distrugge, voglio stare con lui per sempre, deve diventare mio marito.

Osservo attentamente Ares, il suo viso ora è più tranquillo, ma nonostante questo è confuso.

Non riesca a capire le mie intenzioni.

Velocemente mi avvicino a lui, con le mani gli accarezzo il volto e con un bacio aggiungo. «Si Dio Greco.»

Il suo sorriso illumina il buio della notte come un faro nel mare, mentre dai suoi zigomi scendono lente delle lacrime di gioia.

Lana comincia a urlare e nel cielo dei fuochi d'artificio accendono i nostri corpi.

Ora in questo preciso momento non ho più dubbi, sono sua e lui sarà mio.

Non mi importa se dovrò lottare...

E purtroppo ancora non so cosa ci riserverà il futuro, ma so che voglio stare con lui per sempre.

Un altro bacio, solo uno, appassionato, quasi spudorato suggella la nostra promessa.

The Secret Of God 'Ares'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora