QUALCOSA DI INASPETTATO

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Rosa

Dal momento in cui Wanda Di Salvo ha chiuso la porta dietro di sè non sapevo davvero cosa aspettarmi. Di certo è una situazione in cui mai mi sarei immaginata di essere. Io e LA Di Salvo per eccellenza nella stessa stanza senza urla o spargimenti di sangue, sembra pure fantasia.

"Ragazzina, rilassati e siedi qua" mi indica uno sgabello vicino alla grande vasca da bagno. Esito un po' perchè sono ancora stordita da tutto quanto, ma seguo le sue indicazioni.

"Non deve far finta che questo le piaccia, che io sia ben accetta qua"

"A me interessa mio figlio e la sua felicità, e tu ne fai parte" lo dice evitando il mio sguardo e prendendomi il braccio per medicarlo. "È vero, di certo non era il mio primo desiderio per Carmine. Ma sai bene che nessuno può imporgli cosa fare. Lui pensa fuori dagli schemi", questa ultima frase la dice imitando Carmine e la cosa mi fa sorridere. È anche questo che mi ha fatto innamorare di lui. La sua testardaggine nell'essere se stesso, e il suo coraggio nel riuscirci.

"Lo so bene. Carmine è così fastidiosamente contro corrente e coraggioso. Tutto ciò che io non sono mai stata capace di essere" non so nemmeno io perchè mi sto aprendo così con lei, ma sento che posso azzardare. Lei tiene a suo figlio e alla sua serenità, al contrario di mio padre.

"Mi sta insegnando tanto, e mi sta facendo vedere le sfumature della vita. Colori che pensavo inesistenti. Ma ho tanta paura"

"Tu sei una Ricci..." ecco ci risiamo penso subito, così la interrompo ritraendo il braccio a questa sua dichiarazione, ma lei tiene stretta la presa continuando a parlare "ma sei di carattere. Hai la cazzimma come mio figlio. E sono felice che abbia al suo fianco una ragazza così. Anche se fai Ricci di cognome" mi viene da ridere a questa ultima affermazione. Sembra quasi una barzelletta ormai, e mi rendo conto quanto sia stupido questo modo di appellarsi e di creare faide sulla base di un cognome.

"è mio padre che pensa prima alla guerra e poi a me. Se Ciro fosse qua tutto sarebbe diverso. Certo per Carmine non sarebbe facile, conoscendo mio fratello. Ma almeno avrei lui dalla mia parte"

"Se ti può consolare hai me dalla tua parte. Conosco tuo padre, è una testa calda. Mette gli affari prima di qualsiasi cosa, ma si accorgerà che sei cresciuta e che non può controllarti per sempre".

Spero davvero abbia ragione. Seppur io sia ferita e incazzata nera con lui, è pur sempre mio padre e vorrei non doverlo odiare per il resto dei miei giorni. Ma adesso se mi ponesse di nuovo davanti a una scelta, sceglierei sempre Carmine. Sempre.

"va bene abbiamo finito qua. Mi raccomando disinfettala anche se non è grave" le sorrido e mi alzo per tornare da Carmine quando lei, con un tono divertito, aggiunge "e vi tengo d'occhio eh". Appena capisco a cosa si riferisce divento bordeaux e vorrei sprofondare nel sottosuolo più profondo, quindi per la mia incolumità preferisco non rispondere e correre di là.

Carmine è in camera sua, accanto alla culla di Futura che nel frattempo si è svegliata ed emette dei teneri versetti verso suo padre.

"eccoti finalmente Tarantè"

Gli sorrido mentre mi avvicino e mi appoggio a lui, restiamo ad ammirare questa bambina innocente che merita di essere protetta da tutto questo caos inutile.

"è così bella Ca'" è la prima volta che mi fermo ad osservarla e mi permetto di far spazio a lei nel mio cuore. Non so perchè non ci avevo mai pensato, ma questa piccoletta è entrata nella mia vita in modo del tutto inaspettato e ora voglio che ci resti e voglio vederla crescere.

"Che c'è Tarantè?"

"Niente, mi sto godendo questo momento. Finalmente un po' di pace"

"Tieni proprio ragione. Mi bastate voi due. Le due donne della mia vita" mi posa un bacio sulla mano, come a voler lasciare un'impronta indelebile.

"meglio andare a letto Ca'. Così dorme anche lei"

"Ti prendo qualcosa per cambiarti, non penserai di dormire così" mi squadra dalla testa ai piedi facendomi sentire un fuoco dentro. E con un solo sguardo. Apre l'armadio e subito mi passa una sua maglia, che su di me sembrerà un vestito, e dei boxer.

"Scusa, è l'unica cosa che ho" lo dice in modo imbarazzato, come se potessi offendermi di questo gesto. E invece è così dannatamente dolce da farmi sentire le farfalle nello stomaco.

"è perfetto. Tu sei perfetto. Stai facendo tutto questo per me, mentre io ti porto solo guai"

"e quali sarebbero i guai che TU mi procuri? Sentiamo" nel frattempo è di nuovo di fronte a me e mi accarezza il viso.

"davvero me lo chiedi? Eppure ci troviamo così per un motivo"

"Tarantè l'unico guaio che mi hai portato è l'amore. E di questo ne sono pazzo. Di te sono pazzo". Mette le grandi mani sui fianchi e mi costringe a guardarlo negli occhi. "Dopo Nina pensavo che mai mi sarei innamorato di nuovo, ero troppo incazzato col mondo e con me stesso. Troppo preso dalla vendetta. Ma poi sei arrivata tu, con la tua aria scontrosa e la voglia perenne di uccidermi"

"Devo dire che sono stata una stronza. Scusa" adesso lo posso ammettere. Certo avevo i miei motivi e le mie convinzioni, ma col senno di poi ho sempre saputo che Carmine era esterno al sistema. Esterno a tutto.

"Però sei la mia stronza Tarantè" lo dice solleticandomi il fianco e facendomi ridere.

"Non ci provare. Dobbiamo andare a dormire o tua madre ci farà tornare all'ipm in seduta stante"

"Almeno un bacio non me lo merito?" e fa la faccia da bambino in cerca di caramelle. Ora, come posso dire di no se fa così? Ma come posso dire di no a lui in generale?

Mi metto in punta di piedi per baciarlo e come sempre questo semplice gesto mi riempie di una sensazione magica e non ne ho mai abbastanza. Ma questo è solo l'inizio. Lo so.

IO E TE, SU QUELLA SPIAGGIAWhere stories live. Discover now