Capitolo 9

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Maldive, 20 settembre 2022
POV ARYA

«Che incanto!» Rimango ammaliata dallo scenario che si apre davanti a me come un dipinto vivente. Il sole sorge all'orizzonte, tingendo il cielo di sfumature rosate e arancioni.

Le Maldive, un paradiso tropicale che solo nei miei sogni più fervidi avrei immaginato di visitare.

Le isole, con le spiagge di sabbia bianca e acque turchesi, creano una vista mozzafiato che sembra uscita da una cartolina.

Ogni atollo offre un paesaggio unico, dalle lussureggianti palme alle barriere coralline colorate.

Con passo lieve e occhi pieni di meraviglia, mi lascio guidare dal personale del residence lungo un sentiero fiancheggiato da palme ondeggianti e fiori dai colori vibranti. Ogni passo che compio è come una danza con la natura, i petali dei fiori accarezzano delicatamente la mia pelle e un profumo esotico di cocco e salsedine avvolge i miei sensi, trasportandomi in un mondo di tranquillità e bellezza.

Tuttavia, non posso ignorare il peso delle preoccupazioni che mi affligge. La serenità che dovrebbe permeare il mio spirito è offuscata dai ricordi turbolenti della notte precedente.

«Ferit, spiegami cosa sta succedendo» imploro, i miei nervi sono tesi come corde di violino, mentre lo vedo affrettarsi a mettere alla rinfusa le mie cose nella valigia.

«Ti spiegherò tutto più tardi. Dobbiamo andarcene al più presto da qui» la sua voce è grave, gli occhi sono fissi nei miei con un'espressione che mi fa rabbrividire.

«Chi era prima alla porta? Perché non hai voluto che l'aprissi?» insisto, sentendomi sempre più in balia delle mie emozioni.

Un altro colpo ci interrompe, Ferit mi chiede di tacere ma la mia curiosità divampa, e mi avvicino alla porta con passo risoluto, ignorando la sua richiesta.

Appena sto per toccare la maniglia, lui mi afferra rapidamente, coprendo la mia bocca con la sua mano possente. Il suo tocco è deciso ma delicato. Lo osservo con occhi sgranati, desiderosa di capire cosa diavolo stia succedendo.

«Hanno scoperto che sei qui a Doha» mi sussurra all'orecchio provocandomi dei piccoli brividi.

«I miei genitori?» balbetto sconvolta, incapace di muovere un dito. Siamo ancora vicini, ma non riesco a ritrarmi. Come hanno scoperto la mia posizione così rapidamente?

«Il tuo fidanzato. Yamir» le sue parole mi colpiscono come un pugno nello stomaco. Lentamente, allontana la mano dalla mia bocca, come se volesse darmi lo spazio e il tempo necessari per elaborare quanto ha detto.

Non riesco a crederci. Il mio fidanzato è qui? Come ha fatto? La confusione si mescola al terrore mentre cerco di comprendere il significato di questa presenza inaspettata.

«Come è possibile?» la mia voce tradisce la disperazione che sento.

«Suvvia, siamo nel 2022, Arya. Anche un telefono può fungere da localizzatore» la sua risposta è fredda, quasi tagliente, come il vento gelido che squarcia l'aria, ma il suo tono, anche se distante, è permeato da una strana compassione.

Il continuo bussare alla porta risuona nell'aria come una nota dissonante che rompe il silenzio.

Mi guardo intorno, disperata e impotente, il respiro si fa corto, e le mie mani stringono inconsapevolmente la sua t-shirt.

"Non sono pronta per affrontarlo."

I miei pensieri traboccano di confusione e disorientamento.

Arya -  Ricomincio da MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora