I sentimenti che avevano colto Jungkook dopo quella mattina erano contrastanti. Non sapeva affidargli nome o forma. Si sentiva come un bimbo in un negozio di caramelle al quale avevano vietato i dolci. Come il solito, quando non sapeva dove andare, il suo rifugio erano le grandi braccia del suo Hyung.
"Namjoon Hyung!" Una voce si fece strada tra quelle di tutti richiamando l'attenzione del ragazzo intento a gustarsi il suo solito caffè nel suo bar di fiducia sotto casa.
"Jungkook?" Sgranò gli occhi incredulo della sua visione. Vedere il suo amico, finalmente fuori da quelle mura e in spazi aperti, era un sogno. "Jungkook." In seguito affermò, quasi per nascondere il suo stato d'animo. Si, era piacevole incontrarlo, ma era al quanto strano conoscendo i suoi trascorsi. Perciò, cercò di sembrare il più naturale possibile onde evitare il ragazzo potesse sentirsi diverso o peggiorare la sua situazione... anche se, sembrava stesse avendo delle piccole riprese.
"Siediti." Lo invitò il maggiore sorridendo. "Prendi qualcosa?" Gli offrì poi mentre lui si metteva comodo.
"Ciocc..." Iniziò a parlare ma fu interrotto.
"Cioccolata calda con tanta panna e marshmallows." Questo era Seokjin che, con in mano due tazze, si era accomodato, anche lui, al tavolo, per fare colazione.
Il fidanzato gli sorrise, mentre l'altro lo guardava con i suoi occhioni, quasi a forma di cuore.
"Questa era anche la sua preferita..." Parlò il maggiore dei tre sorseggiando la sua tisana. "Speravo di ritornare qui con voi." Sorrise.
Era abitudine di Seokjin prendere sempre una bevanda in più, come omaggio e come speranza. Chi non c'era, sarebbe rimasto solo nei loro ricordi, ma sperava che, prima o poi, chi poteva esserci, avrebbe trovato il coraggio di raggiungerli.
Fino ad allora, regalava quella bevanda ad uno dei suoi colleghi, aspettando il giorno in cui non lo avrebbe più fatto.
"Grazie Hyung." Sorrise Jungkook con gli occhi leggermente ludici. Il suo pensiero non poteva non andare a lui.
"Allora? Dal tuo sguardo sembra tu abbia qualcosa da dire..." Lo incalzò Namjoon. Lo conosceva come le sue tasche, e se era andato fin lì, sicuramente qualcosa lo turbava.
"Io non ho detto niente."
"Non serve tu lo faccia."
"Non so da dove iniziare..." Ammise grattandosi il capo.
"Dall'inizio è perfetto." Puntualizzò Seokjin guadagnandosi una gomitata nel fianco dal suo fidanzato.
"Stavo scherzando." Sbuffò di tutta risposta alzando gli occhi al cielo.
"È che non è semplice..." Palesemente nervoso Jungkook nascondeva i suoi sguardi deviandoli dai suoi interlocutori alla tazza che teneva nelle mani.
"Kookie..." Lo richiamò dolcemente Namjoon poggiando una mano sulla sua. "Siamo molto più che una famiglia." Cercò di tranquillizzarlo. "Cosa succede?" Chiese infine.
"ieri sera..." Iniziò il giovane ricevendo la totale attenzione da parte dei due presenti. "Sono andato a correre e quando sono tornato a casa ho trovato Jimin sulle scale..." Proseguì lui alzando di tanto in tanto lo sguardo sotto gli occhi dolci dei due innamorati seduti proprio davanti a lui. "Sai no? Ti ho chiamato e mi hai detto che era meglio portarlo a casa..." Si girò verso Seokjin che non lo aveva perso di vista neanche per un secondo. "L'ho preso in braccio e non si è mosso di un millimetro." Rise. "Non ho mai visto nessuno dormire così profondamente." Giocherellava con quella tazza come se dentro potesse rivivere quel momento. "Ho messo lui a dormire e poi sono andato sul divano. Ero preparato ad un'altra notte in bianco. Però nella mia testa avevo sempre un puntino... pensavo e ripensavo fin quando non mi sono addormentato..." Ammise alzando gli occhi verso la vetrata luminosa al suo fianco.
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Healing #jikook
FanfictionQuando due anime spezzate, Jimin&Jungkook, trovano pace l'uno nei dolori dell'altro e la forza di curare ferite ancora aperte. Un militare in congedo ed un cuoco con tanti sogni, riusciranno ad andare laddove non osavano andare: nel profondo della...