La morte. Essa non guarda in faccia nessuno. Arriva e non sente ragioni. Ti porta via con sé quando meno te lo aspetti. Si dice la si sente arrivare. Come dei passi che si muovono lentamente nella notte, sussurra la tua ora. Se davvero lo si sente lo scadere del proprio tempo, cosa si prova quando le lancette arrivano alla fine? Quando si bloccano? Quando il nostro cuore si ferma? Sei lì ed un attimo dopo non ci sei più.
Cosa si proverebbe? Cosa proveresti tu se sapessi che il tuo tempo è finito su questa terra? Saresti arrabbiato? Avresti voluto di più? Avresti paura? Forse è solo la fine di un inizio o la fine di tutto, l'inizio di un qualcosa che va altre le nostre capacità percettive. Dove andremo? Cosa saremo? Non ci riguarda. Siamo morti, giusto? Eppure, ciò che ci lasciamo dietro, il ricordo di quello che siamo stati, vivrà nel dolore di chi resta.
Il problema non è morire. Una volta morti il nostro cuore si ferma ma la nostra anima continua a vivere richiamata dalle lacrime di chi soffre. Non è smettere di esistere che ci rende morti. C'è chi muore continuando a vivere ogni giorno. Come spiegarglielo che, morto, non lo è chi smette di esistere, ma chi non ha vissuto affatto. Come spiegarglielo che, a volte, lasciarci andare, è l'unico modo che hanno per lasciarci liberi?
La morte, mia cara amica. Un giorno ci prenderà per mano e ci condurrà laddove altri prima di noi abbiamo pianto facendoci lasciare indietro tutto ciò che rendeva noi vivi, umani. Oh mia cara morte, questa volta hai proprio esagerato. Hai bussato alla porta violentemente e ti sei presa una giovane anima che di vite te ne aveva viste prendere e ciò che non ti perdonerà è il come tu abbia preso la sua. Tra le braccia di un fratello l'hai chiamato a te ed ora lui non c'è più e il fratello piange ancora incubi di quella tua orribile chiamata. Oh morte, lui era colui che salvava vite e nessuno ha potuto salvare la sua.
Un giorno è composto da 24 ore, 86400 secondi. Poco vero? Se calcolassimo quante ore ci sono in un anno, probabilmente ci passerebbe la voglia di viverlo! Eppure ci sono quelle giornate che vorresti rivivere tutte da capo. Ci sono giorni, invece, in cui vorresti scomparire, dimenticare di averli vissuti, cancellarli dalla memoria... ed altri in cui vorresti il tempo si fermasse per poter restare in quell'attimo, poter assaporare ogni secondo. Una mattina ti svegli e ti rendi conto che niente è per sempre... un sogno che non volevi finisse giunge al termine lasciandoti l'amaro in bocca, un incubo dal quale non riesci a svegliarti, rimane un ricordo indelebile dal quale non puoi più scappare.
Se la notte potesse parlare, racconterebbe milioni di storie: due amanti che si incontrano, un uomo che perde la vita, un altro che piange per la perdita del suo amato. La speranza, l'amore, l'odio... l'abbandono. Tutto arriva con la notte. La luna porta con sé un misto di emozioni che, solo l'oscurità della notte, può raccogliere e tenere con se, fino al prossimo sorgere delle stelle. Come sognatori illusi cerchiamo una via d'uscita dal nostro oblio nella strada delle stelle trovando conforto fin dove il sole sorge.
Vi racconterò questa storia di questi due amanti. Due anime perse e ferite. Sanguinano nel buio della notte per nascondere il dolore durante il giorno. Vi racconterò di Jimin: fragile e tenace; e Jungkook: forte e caparbio. Due cuori spezzati che troveranno conforto e guarigione l'uno nel dolore dell'altro.
STAI LEGGENDO
Healing #jikook
Fiksi PenggemarQuando due anime spezzate, Jimin&Jungkook, trovano pace l'uno nei dolori dell'altro e la forza di curare ferite ancora aperte. Un militare in congedo ed un cuoco con tanti sogni, riusciranno ad andare laddove non osavano andare: nel profondo della...