La sala d'aspetto della dottoressa Fisher è una di quelle che sorprende visto il quartiere dove ci troviamo.
Mia madre si è assicurata di portarmi ben lontano dal centro abitato così che potesse essere sicura di non incontrare nessuno di sua conoscenza.Non sono solita giudicare, né le persone né i luoghi, però per una che raramente è uscita dal suo quartiere e solo in compagnia - se escludiamo l'università ovviamente- credo sia normale che mi sia guardata attorno di continuo.
Tutto sommato però, mentre l'edificio fuori era piuttosto vecchio e con un cantiere aperto in corso, l'interno dell'appartamento che ospita lo studio è molto fine, elegante ma semplice e il fatto che ci sia del bianco dappertutto da' una sensazione piacevole di spazio e luminosità.
A parte noi non c'è nessun altro, esclusa la persona che sta visitando nel suo studio proprio ora.
Osservo mia madre, tiene gli occhi e l'attenzione fissa sul suo telefono. Da quando è tornata dal weekend, non ha spiccato parola tranne che per informarmi che aveva prenotato una visita per me.
E ora eccoci qua.
Dal canto mio, le ho rivolto a stento la parola, e ho accettato di venire in primis per assicurami che pisellino stesse bene.« Jones? »
Sussulto quando sento la voce della dottoressa e rimango senza parole quando incontro il suo sguardo.
È una donna giovane e bellissima e il suo sorriso mi trasmette tranquillità e mi spiazza allo stesso tempo.
Mi alzo seguendo mia madre all'interno dello studio.
Proprio come il resto dell'appartamento anche qui è tutto minimal e semplice. Mi piace.« Allora, innanzitutto buongiorno, io sono la dottoressa Fisher, Emily Fisher, potete chiamarmi un po' come volete anche se io preferirei Emily. Mi piace avere un contatto diretto con le mie pazienti e trovo che darci del tu sia uno dei primi passi fondamentali affinché ciò accada. »
Un sorriso spontaneo mi nasce sulla bocca. La mia prima impressione è stata più che giusta a quanto pare.
Come al solito però, mamma deve fare in modo di spezzare l'entusiasmo e l'atmosfera sana.« Chiedo scusa, dottoressa. » comincia sottolineando il fatto che lei non vuole avere nessun contatto diretto e dandole volutamente del lei « Credo ci sia un errore perché mia figlia non è intenzionata a diventare una paziente. Come le avevo già spiegato a telefono, siamo qui per un'interruzione volontaria della gravidanza.»
Gelo. Gelo è tutto quello che sento accadere al sangue nel mio corpo.
La guardo truce mentre la dottoressa guarda me.
« Certamente signora Jones, capisco la sua posizione. »
« La nostra ... La nostra posizione. » replica mamma interrompendola.
« Veramente finora è stata solo lei a parlare. »
E mentre a me scappa una risata, non posso fare a meno di notare la vena sulla fronte di mia madre pulsare in maniera anomala direi.
« Come stavo per dire prima che mi interrompesse, io non sono obiettore di coscienza. Sono favorevole alla totale libertà della donna di scegliere se continuare o meno la gravidanza. »
« Non c'è nessuna donna dottoressa. Non so se si è accorta del fatto che mia figlia è una bambina. »
E allora i suoi occhi si posano su di me. Deglutisco.
« Quanti anni hai? »
« Quasi venti. »
La dottoressa annuisce.
« Vuoi abortire? »
« Io..»
« Certo che lo vuole! Siamo venute a posta. »
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Mai più soli
RomanceSU AMAZON IL LIBRO È IN VERSIONE CARTACEA E EBOOK. LA VERSIONE EBOOK È A 0,99€. GRATIS PER KINDLE UNLIMITED Amy e Scott frequentano lo stesso college ma non si conoscono affatto. Sono pure vicini di casa a dire il vero eppure non hanno mai scambia...