CAPITOLO 1

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AMY

Mi sveglio con la voce di mia madre in sottofondo che mi urla di alzarmi.
Lo faccio.
Mi stropiccio gli occhi devastata dal sonno e dalla stanchezza.
Stare fino a tardi in videochiamata con Amber e Phil non mi sembra più una grande idea e quando mi guardo allo specchio, mi rendo conto che anche la mia faccia deve pensarla allo stesso modo.

Mi faccio una doccia, mi vesto con le prime cose che trovo e scendo di sotto.

« Oh sei qui. Io devo scappare a lavoro. » mi accoglie mia madre indaffarata a caricare la lavastoviglie.
« Non dimenticarti la cena di stasera.»
A quelle parole mi viene da vomitare e lo stomaco si contorce chiedendo pietà. Me n'ero dimenticata.

« Non te ne sarai dimenticata vero? »

« No! Mi ricordo tranquilla. » mento spudoratamente.

Mia madre mi guarda con il suo solito cipiglio severo in fronte. Non capisco come faccia davvero. Non sorride mai. Mai.

« Ci vai vestita così a lezione? » domanda squadrandomi dalla testa ai piedi.

Non mi piace affatto il suo sguardo su di me, non di meno, non glielo faccio pesare che forse e dico forse, potremmo avermi offesa.

Mi guardo anch'io di riflesso e in tutta onestà non noto niente di strano.
Jeans chiari, maglia a maniche corte bianca e un cardigan.

« Sì..» mi limito invece a rispondere.

« Uhm... Davvero tesoro non capisco perché ti ostini a vestirti in maniera così sciatta. » insiste a fare commenti sprezzanti mentre si avvicina « Potresti essere persino carina se solo ti sistemassi un po'... Hai i tipici tratti di una bambolina.. solo che non li valorizzi. Dovresti prendere esempio da Amber. »

Si allontana di nuovo e finalmente decide che è arrivato il momento di togliersi dai piedi.

« A stasera allora..»

« Sì ciao..»

« Ah Amy? » mi richiama sulla soglia della porta.

Le vado incontro bloccandomi a metà strada.

« Ti farò trovare un vestito in camera tua..tu cerca di non fare tardi e ci vediamo direttamente lì. Ti mando l'indirizzo preciso dopo. »

Annuisco ma lei non può vedermi perché è già uscita e si è richiusa la porta alle spalle.

***

« Indovina un po' chi sono? »

« Oh piantala Phil, le fai lo stesso stupido scherzo da una vita! »

« Stamattina ci siamo svegliati con la luna storta principessina? »

« Perché non cammini un po' e te ne vai a fanculo? »

« Perché tu..»

« Stop. Finitela. »

Finalmente avevano fatto silenzio.
« E Phil.. potresti togliermi le mani dalla faccia? Grazie. »

Mai più soliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora