CAPITOLO 4

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Osservo il ragazzo davanti a me che non ho mai visto prima. Noto subito che non è uno degli invitati ma credo appartenga al catering.

« Sono Ben, in realtà Benjamin, ma preferisco Ben. » dice con un bellissimo sorriso sulle labbra.

È alto, i capelli biondi devono essere lunghi perché sono legati da una coda.
Occhi marroni e pelle abbronzata.
Secondo me non è nemmeno di queste parti.

« Sono Amy...»

« Piacere di conoscerti Amy.. »

Annuisco voltandomi di nuovo verso il bellissimo giardino dell'hotel.

« Partecipi spesso a eventi così? »

« Ni, diciamo che quando posso cerco di tirarmene fuori ma mia madre è una di quelle che questa serata l'ha organizzata quindi..»

« Capisco...per me invece sono una palla sotto tutti i punti di vista. »

Mi volto ancora verso di lui che nel frattempo ha allentato il cravattino sul collo.

« E perché sei qui? »

Lui alza un sopracciglio per poi indicarsi come a dire " non è ovvio? "
« Io ci lavoro a dire il vero. Feste come questa sono utili per me. »

« Fai il cameriere? »

« Si più o meno. La società di catering è di mio padre e si beh mi trascina in pratica a ogni evento perché o così o niente soldi. »

Sorrido perché è davvero buffo il modo in cui parla e racconta le cose.

« Ci siamo trasferiti da poco, perché papà ha aperto una nuova società qui, quindi..»

« Frequenti il college? » chiedo curiosa.

« Sì, inizio lunedì in pratica. E tu? »

Faccio di sì con la testa. « Pure.. studio economia. »

« Non lo avrei mai detto guardandoti. »

Scrollo le spalle. Neanche io a dire il vero. Uno perché sono una frana con i numeri, e due perché non mi piace proprio.

« Arte..»

« Come? »

« Arte è quello che mi piacerebbe fare davvero.»

Non so nemmeno io perché glielo sto dicendo. Forse è l'idea di dirlo ad alta voce a qualcun altro che mi fa sentire meno sola.

« E non lo fai perché...»

« Perché non avrebbe nessuno sbocco e avrei buttato quattro anni della mia vita su qualcosa di assolutamente inutile che non interessa a nessuno» rispondo scimmiottando la voce della mia cara madre.

Ben scoppia a ridere il che porta anche me a farlo.

« Ti ci vedo...»

« Come? » domando non capendo.

Lui mi sorride gentile e a pelle mi sta simpatico, sembra un bravo ragazzo.

« Ti vedo come soggetto in un dipinto...sei talmente bella che ne verrebbe fuori un capolavoro...»

Arrossisco e non so cosa rispondere quando il rumore di qualcosa che va in mille pezzi attira la nostra attenzione.

« Ops ...che sbadato. Sono davvero desolato. »

Lui è lì. Scott è a pochi passi da me e in questo momento ha uno sguardo diverso, uno che non gli ho mai visto addosso. Sembra arrabbiato e molto anche. Magari ha litigato con la sua fidanzatina...che tra l'altro non vedo vicino a lui.

« Non si preoccupi. Non fa niente. » gli risponde Ben.

« Beh, pausa terminata...ci vediamo in giro Amy..» mi saluta e credo di essere arrossita di nuovo quando mi prende una mano e la bacia con la delicatezza che sembra un piccolo soffio di vento.

Quando scompare dalla mia vista e torno a girarmi convinta che Scott se ne sia andato, sgrano gli occhi quando lo trovo ancora lì, solo forse un po' più vicino.

Tiene le mani in tasca e non perde in nessun caso l'aura di perfezione che lo avvolge sempre.
Non so che fare anche perché non è che io e lui abbiamo chissà quale confidenza, se togliamo il fatto che siamo stati insieme una sola volta e adesso sono incinta ovviamente.
Ma la realtà è che pur conoscendolo da tutta la vita, noi abbiamo mai parlato. Né ci siamo mai ritrovati così vicini come adesso. Solitamente o non ci incrociamo proprio oppure lui è da una parte e io dall'altra.

Il cuore batte furioso in petto quando il suo sguardo si posa su di me. Sento tutto ovattato attorno e l'unico suono che sento è bum bum bum.
Ho quasi paura che anche lui possa sentirlo.

Perché mi sta guardando così? Anzi, perché mi sta guardando?

Mi mordo il labbro nervosa. Forse dovrei salutarlo...o parlare con lui.. o..

Ma abbasso lo sguardo non so se più  triste o sentendomi più stupida quando lui così com'è apparso , allo stesso modo va via.

Do un'ultima occhiata al cielo luminoso di questa sera, sperando solo che passi in fretta questa sera. 

***

« Non dovresti mangiare così tanto Amy... mi stai mettendo in imbarazzo. »

Sussulto alle parole di mia madre e non capisco in quale modo potrei metterla in imbarazzo.
Alzo lo sguardo dalla tartina che stavo mangiando per guardare le persone in sala. Ognuno è perso nelle proprie chiacchere e ovviamente non stanno minimamente badando a me.

« Io...»

« Tu sei ingrassata.. dovrei contenerti prima di diventare una palla che rotola sul pavimento anziché camminare. Lo dico per te. »

Spalanco la bocca non credendo al fatto che l'abbia detto davvero.
Naturalmente è vero che ho messo su peso, sono incinta, ma sono all'inizio e si tratta forse di un paio di chili al massimo.

È proprio stronza quando ci si mette.

Scompare allontanandosi da me e ringrazio il cielo per questo.
Guardo il mio piatto quasi vuoto e mi torturo le labbra con i denti. Mi è pure passata la fame.

Com'è possibile che mi tratti così senza alcuna considerazione né rispetto io fatico a capirlo e forse non lo capirò mai.
Non ha mai, e dico mai mostrato il minimo affetto nei miei riguardi. Mai.

Quando parla è sempre e solo pronta a criticare e sputare veleno. Non oso immaginare cosa dirà quando le dirò che diventerà nonna... Eh sì perché dovrò dirglielo a un certo punto.

« Non darle retta. Non è vero. Tua madre è solo una stronza snob del cazzo. »

Faccio scattare i miei occhi su l'unica persona che cercano sempre con costanza da tanti tanti anni ma anziché sorridere come il mio cuore sta già facendo mi metto una mano sulla bocca e scappo via verso il bagno più vicino.

Pisellino che mi combini...



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