CAPITOLO 5

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SCOTT

Io la guardo. In realtà è quello che faccio da sempre.
La osservo in silenzio e in disparte, invisibile così che non possa accorgersi mai dei miei occhi che non fanno che cercare i suoi da quando eravamo bambini.

La prima volta che l'ho vista seduta sui gradini davanti casa sua, mi sembrava un angelo.
I capelli biondi e caldi come i raggi del sole e quegli occhi azzurri come cristalli...come il cielo nella più bella delle sue giornate.

La conosco da sempre tuttavia non avevo idea di come fosse il suono della sua voce ...almeno fino a quella notte..almeno fino al momento in cui non mi ha dato tutta sé stessa e io, tutto quanto me.

È strano come una persona possa sentire così vicina un'altra.
Quella notte, quell'unica notte passata insieme io l'ho sentito ... Ho sentito il sussurro della sua anima che parlava alla mia.

Ma non può esserci futuro per due come noi. Così simili -forse- eppure così diversi, così distanti.

E diventa più difficile quando la tua vita è già stata decisa, segnata da qualcun altro al tuo posto, qualcuno a cui io devo tutto. Ed è allora che tutto diventa un inferno costante di un fuoco che continua a divamparmi dentro bruciandomi pure i pensieri.

Come puoi accettare l'inferno, quando hai avuto un assaggio del paradiso?

E lei mi guarda. Lo so. Lo vedo. Lo sento.

L'ho sentito pure questa sera, quando il suo profumo dolce come il cioccolato più  buono, il frutto più succoso tra tutti, mi ha invaso le narici.

L'ho guardata, l'ho guardata bene ... Ed era bellissima. Non c'entrava niente con tutto questo...non c'entra niente con me. Tuttavia ogni muscolo del mio corpo è sembrato riprendere vita quando di soppiatto ho posato gli occhi su di lei.

Un angelo incantevole e perfetto. Per qualcuno forse, ma non per me.
E ho tentato di distrarmi. Ci ho provato. L'ho fatto pure scopando la mia fidanzata in un bagno qualunque, di una serata qualunque.

Ma niente ... Niente sembra reggere il confronto con lei. E se prima era più semplice perché non l'avevo nemmeno mai sfiorata. Adesso ... Adesso è tutta un'altra storia.

Il suono della sua voce mi culla e mi dona pace mentre il ricordo di lei che si abbandona  a me in quella notte perfetta e sgombra di nuvole rimane indelebile, come una cicatrice.

Forse, è proprio questo quello che lei è, quello che noi siamo destinati a essere.
Delle ferite aperte che sanguineranno sempre perché la verità è che siamo l'uno la cura dell'altro. O almeno, è quello che potremmo essere se solo fosse tutto diverso.

Ma quando l'ho vista - in giardino - con un altro, con un coglione qualunque, mi sono sentito mancare la terra sotto i piedi. Perché a questo non avevo pensato. Non mi ero soffermato al fatto che prima o poi potesse essere di qualcun altro.
Che qualcuno potesse arrivare a darle quello che io non posso. Che qualcuno potesse portarmela via.

E quando l'ho vista persino arrossire il sangue mi è arrivato al cervello.

Fa male ...fa male desiderare qualcuno che non puoi avere.

Ma poi i miei occhi si sono di nuovo posati su di lei, bella, piccola, fragile. Così silenziosa che non ti accorgi nemmeno della sua presenza, eppure io riesco a sentirla. Sempre.

E mi sento come il mare in tempesta perché vorrei ...vorrei ma non posso.

Non sono scappato la mattina successiva alla nostra notte insieme. Ho fatto ciò che andava fatto. L'ho respinta.  L'ho rifiutata. L'ho trattata nell'esatto contrario di come avrei voluto perché il panico si era impossessato di me.

Avrei voluto stringerla invece e vederla dormire ancora abbracciata a me. Perché lei non lo sa e non lo saprà mai  ma quella notte è stata la più bella di tutta quanta la mia vita e l'avrei riportata indietro e rivissuta altre dieci, cento, mille volte, solo...non farla terminare mai.

E questa sera quando ho visto, sentito, la stronza che si ritrova per madre parlarle in quel modo, non ho potuto, non ho resistito.

Il mio cuore è diventato piccolo immaginando come si fosse potuta sentire. Lei, così buona, così composta, così gentile... non meriterebbe niente di tutto questo.

Avrei voluto fare di più, avrei voluto che fosse tutto diverso. Ma la realtà è un'altra, e la lealtà che provo nei confronti della mia famiglia, di mio padre, supera ogni altra cosa.

Non sono un figlio perfetto. Non sono neanche un bravo ragazzo, ho una fidanzata che tradisco regolarmente, che sa, ma che non le importa. Forse sono un bravo amico... Forse almeno in quel campo, so di essere migliore di ciò che sono abitualmente.

Non avevo previsto tutto questo, non avevo previsto che col tempo, con gli anni, quella bambina un po' incasinata e strana, così diversa dagli altri bambini, mi sarebbe entrata dentro, occupando un posto nel cuore che nessun altra avrebbe potuto occupare.

Perché adesso lo so, quando trovi l'ultimo incastro del puzzle, non ce ne sarà mai un altro uguale. Forse simile, forse completamente diverso ma lei... Lei è unica.

Amy Jones, è tutto ciò che di bello riesco a vedere nella vita.

È speranza, è dolcezza, è innocenza, è intelligenza, è sensibilità.

E io sono profondamente e perdutamente innamorato dell'unica persona che non mi è concesso di amare.

E so già che questo mi farà diventare matto ma...

Non c'è futuro per due come noi.

Mai più soliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora