Quando e come ho scoperto la mia sessualità?

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Salve, sono tornata! Scusate della lunga assenza-

Oggi vi racconterò di come ho scoperto di essere ace e aro.

Prima di iniziare, voglio solo dire che io non ricordo quasi nulla della mia infanzia (niente dell'asilo e delle elementari, solo un po' le medie e le superiori).

Non so se il mio racconto vi aiuterà o meno, ma ci proverò comunque.

Iniziamo subito...

Dalle elementari fino alle medie credevo di essere etero, ma in un modo un po' diverso.

Cercherò di spiegarlo meglio: da come avevo capito io, le femminucce dovevano stare con i maschietti e i maschietti con le femminucce, fregandomene completamente dell'esistenza della LGBT+ (che manco avevo capito cosa significasse di preciso la loro esistenza).

Quindi, visto che io ero una femmina mi dovevano piacere le persone del sesso opposto, quindi non mi è mai venuto in mente di dire "oh, ma forse dovrei pensarci di più su questa cosa se mi piacciono o meno" — ma proprio mai, nessun pensierino.
Visto che era tipo la "normalità", non mi sono mai chiesta del perché mi dovessero piacere i maschi.

Però, il fatto che non provavo poi così interesse verso i maschi non lo avevo mai realizzato.
Come ho detto prima, pensavo di essere etero ma allo stesso tempo diversa: credevo di avere attrazione per i maschi ma solo che, con l'unica differenza, che io non li pensavo quasi mai. Né in senso romantico né in senso sessuale.

Non mi interessava minimamente di loro: non mi immaginavo un futuro con un marito (e con un bambino), né con un fidanzato o un qualsiasi compagno di vita.
Non ne parlavo mai con le mie migliori amiche, anzi, addirittura mi scocciavo o mi rompevo le scatole quando erano loro a parlare sempre delle loro cotte.

A parte il fatto che io detestavo i maschi, soprattutto quelli che incontravano le mie amiche e ci instauravano un qualsiasi rapporto perché sapevo che, almeno una di loro, si sarebbe innamorata di lui.
Un po' mi vergogno a dire che detestavo proprio il genere maschile, solo perché non avevo dei buoni rapporti con un certo gruppo di ragazzi (sia della mia scuola, alle medie, sia fuori). Però avevo comunque qualche compagno di classe con cui parlavo e mi trovavo bene (ancora oggi mi ricordo il nostro saluto, però non lo vedo quasi mai se non raramente).
Poi vabbè, mio padre e mio fratello erano di parte, quindi non potevo detestarli.

Comunque, ci fu un giorno (non ricordo a che età) in cui stavo parlando di qualcosa con le mie amiche, ma non ricordo cosa di preciso, ma di sicuro di convivenza perché io dissi una roba del genere: "vorrei poter vivere con un'amica o con un amico insieme" questo per dire che non volevo un fidanzato/un marito.
Mi era uscito così, ci avevo pensato solo in quel momento con chi volessi vivere in futuro ma non realizzai questa cosa.

È come se prima pensavi che ti piacesse solo le uova strapazzate ma all'improvviso dici, pensandoci solo in quel momento lì, "eh, in realtà preferisco le uova in camicia".
Lo so, è un esempio strano e non tanto convincente da fare, però ci ho provato.

Poi alle superiori, una delle mie migliori amiche mi fece conoscere Watty perché sapeva che a me piaceva leggere.

[Piccolo aneddoto: esplorando l'app mi ero resa conto che, oltre alle solite storie etero, c'erano anche quelle gay e io ero tipo stupita ed estraniata, non mi immaginavo che si poteva anche scrivere storie LGBT+ e mi appassionai al mondo delle storie d'amore non etero, anche se quelle etero non mi erano mai interessate ma questo perché il mondo gay era una scoperta per me.
Well, ora non mi interessano più.]

In seconda superiore, all'età di sedici anni (no, non sono stata bocciata, ho solo fatto un anno in più di asilo), in un giorno qualsiasi co fu l'assemblea d'istituto e quindi si usciva prima — verso le undici e qualcosa.
Così, il giorno prima, le mie amiche e io ci eravamo organizzate di andare in un centro commerciale che era a Pompei.
Finita l'assemblea le incontrai in treno (facevamo scuole diverse) e andammo lì per farci dei giretti, a comprare roba da mangiare e cose del genere — in giro potevo anche trovare dei miei compagni di classe che avevano avuto la stessa idea.

Sono aroace. E tu? Spiegazioni!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora