*Non rimpiango ciò che ho fatto, sono fiera di me stessa.*
Queste sono le parole che dico fra me e me mentre scendo dalla macchina della polizia che mi ha portato dentro l'istituto penitenziario minorile di Napoli. Appena scesa dall'auto noto che tutti si erano avvicinati per vedere chi ero. Poi tutti quei sguardi furono susseguiti da fischi, risate e battutine perverse. Nel mentre vengo raggiunta da una guardia.
Liz:"Ciao, piacere io mi chiamo Liz tu?"
Disse sorridendomi.
Elisa:"Io mi chiamo Elisa, piacere"
dissi con un tono gentile ma distaccato.
Liz:"va bene Eli, mo andiamo dalla direttrice che ti vuole parlare poi ti presento alle altre ragazze, loro dopo ti diranno tutto. Va bono?"
Disse per poi dirigersi insieme a me nell'ufficio della direttrice. Mentre ci direggevamo verso di esso quatro ragazzi fermarono il nostro cammino, erano: Ciro Ricci, Edoardo Conte, Totò, Pirucchio.
Elisa:"ci mancavano solo loro!"
Dissi a bassa voce sperando che nessuno di loro mi avrebbe sentito, alzando gli occhi al cielo e sbuffando.
Liz:"forza Edoá, levati dainanz o cazz! Su! Avrete tutto oh tiemp per infastidirla dopo!"
Disse Liz cercando di passare in mezzo a loro per poi andare avanti. Dopo da dietro le mie spalle senti urlare
Ciro:"arrop 'Pecorella'!" (A più tardi 'Pecorella')
A quelle parole mi girai guardandoli male, con uno sguardo d'odio ma stanco per rispondergli. Liz mi strattonò in modo che tornassi a camminare. Riuscimmo ad arrivare dalla direttrice senza nessun altro disturbo. Quando finì di parlare con la direttrice Liz mi portò dalle altre ragazze e mi fece vedere la cella dove sarei stata.
Elisa:"Grazie Liz"
Dissi prima che se ne andasse. Appoggiai la mia roba sull'armadietto libero e mi sdraiai sul letto. Subito dopo fui raggiunta da una ragazza, credo che sarebbe stata la mia compagna di cella. Ha i capelli ricci, di un rosso fuoco stupendo e degli occhi marroni che al sole hanno dei riflessi verdi, anche essi stupendi.
:"Tu dovresti essere la mia nuova compagna di cella?"
Dice la ragazza, con una voce calma ma divertita, chi sa perché?
Elisa:"Si, piacere Elisa Di Salvo"
Dissi alzandomi lentamente dal letto per porgergli la mano.
Viola:"La sorella de'O Piecuro'. Piacere sono Viola."
Dice cercando di stringermi la mano che ritiro leggermente dopo quello che ha detto, nel suo volto si presenta un sorriso che diventa una risatina. Subito dopo mi oltrepassa per sedersi sul letto di sopra.
Viola:"Come mai sei qua, 'Pecorella'?"
Disse interrompendo quei minuti di silenzio creatosi tra di noi.
Elisa:"E voi tutti come mai mi chiamate "Pecorella'?"
Dissi alzandomi dal letto dove mi ero seduta, solo pochi minuti prima. Girandomi verso di lei e appoggiandomi al suo lettino con i gomiti. Prima che mi potesse rispondere arrivò Liz.
Liz:"Su peccréle, movetevi!"
Disse facendo alzare Viola dal letto, per poi essere seguita da noi due e tutte le altre ragazze che stavano dentro le celle.
Elisa:" Liz dove ci porti?"
Dissi continuando a camminare al suo fianco sorridendo.
Liz:"Eli voi pia nu poco d'aria?"
Elisa:"Si"
Liz:"buono allora mo movete che te porto a fori, dai ragazzi pur che cosí ce chiacchieri nu poc"
Elisa:"Nooo! Ti prego Liz!"
Liz:"Ma tu nun si neanche arrivata e già ti stan tutti antipatici cà rint?!"Disse per poi tirarmi uno scappellotto, facendomi scoppiare a ridere.
Elisa:"no, tu mi sti simpatica, poi gli altri li dovrei conosce"
Dissi continuando a ridere e trascinando nella mia risata anche Liz.
Spazio autore:
Ciao a tutti, grazie per avermi dato una schanz spero vi sia piaciuto il primo capito. Ci vediamo al prossimo. Scusate per gli errori grammaticali e per il napoletano.
STAI LEGGENDO
Le regole del sistema (Edoardo Conte)
Historia CortaBasato solo sulla prima seconda terza stagione la quarta non l' ho vista. :"Le regole del sistema sono una fregatura, perché se non le rispetti sei solo e puoi essere ucciso, ma se le rispetti nun cambia nu cazz!" Elisa Di Salvo ha 16 anni, é stata...