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Rachel si ritrovò catapultata in mezzo ai palazzi di New York, avvinghiata al giovane dalla pelle scura. Immediatamente urlò per la sorpresa e per essersi trovata all'improvviso a decine di metri di altezza.

-cosa diavolo succede?!

Carter non disse nulla, la fronte imperlata di sudore e le mani sfrigolanti sul legno candido della staffa. Non appena l'inerzia del primo incantesimo cessò, i due cominciarono a precipitare a velocità esorbitante, lasciando lo stomaco della ragazza svariati metri più indietro.

-reggiti.

Carter puntò nuovamente il bastone verso il basso e ripeté la stessa formula. I due vennero di nuovo sbalzati attraverso i palazzi. Presto raggiunsero la zona del porto, con le grigie acque che lambivano il cemento, più in là, Ellis Island sorgeva nella baia. Di nuovo la parabola dei giovani cominciò a discendere, carter frugò nella sua borsa, estrasse una boccetta e, dopo averne strappato via il tappo di sughero con un morso, la bevve in un sorso e la gettò via. I due fecero un alto balzo in avanti e la giovane di capelli rossi comprese il piano del ragazzo.

-carter?! Sei impazzito?! Ci sfracelleremo in acqua!

Invece di rispondere il giovane lasciò andare il bastone ormai in fiamme e strinse a se la giovane, che constatò con irritazione di star arrossendo. I due precipitarono a velocità mostruosa verso le acque grigie, Rachel era certa quella fosse la sua fine, quando il corpo del giovane cominciò ad emanare dell'energia dorata. Presto l'alone d'oro si espanse avvolgendo entrambi, ed in qualche istante la giovane si ritrovò all'interno di una specie di ologramma dall'aspetto di un guerriero gigante con la testa di falco. Al suo epicentro vi era carter, con gli occhi stretti ed i denti digrignati per lo sforzo. Rachel non fece in tempo a rimanere senza parole che l'acqua li accolse con uno scroscio assordante. La giovane si aspettò il freddo della baia, ma l'enorme ologramma che li avvolgeva li stava schermando. Carter la continuò a stringere sotto al suo braccio destro, mentre camminava sul fondale limaccioso, e con lui l'enorme figura dorata. Dopo minuti che parvero ore, finalmente riemersero. Il guerriero falco scavalcò con qualche difficoltà la ringhiera e depositò Rachel su Ellis Island, le mattonelle scaldate dal sole le fecero tirare un sospiro di sollievo, che subito si interruppe quando l'avatar si infranse a Carter cadde al suolo con un lugubre tonfo.

-Carter... Carter!

La ragazza si affrettò a raggiungere il giovane dalla pelle scura. La fronte del ragazzo scottava, e non in senso figurato: la ragazza riusciva a scorgere le gocce di sudore evaporare dalla pelle del giovane.

-maledizione...

Rachel cominciò a frugare nella borsa del mago. Papiri, inchiostro, cera, un piccolo cilindro di legno bianco, lo strano boomerang ed, infine, delle boccette di terracotta. La ragazza soffocò un'imprecazione e raccolse due boccette diverse.

-sai fare le magie ma mettere delle etichette è troppo complicato...

La ragazza posò una boccetta e si diresse verso il giovane, provò ad aprirgli gli occhi ed immediatamente imprecò di nuovo. Carter aveva gli occhi rovesciati ed essi emettevano una flebile luce dorata. la giovane respirò a fondo per calmarsi e trovare una soluzione, quando un grido lontano la fece sobbalzare. Alzò lo sguardo, ed in lontananza, sullo skyline di New York, vide stagliarsi una figura. Pregò fosse un aereo per giri turistici, fino a quando non batté le ali. Il panico tornò ad arderle nel petto. Infine, fece un sospiro tremante, stappò la boccetta e l'avvicinò alla bocca del giovane.

-zia, io non lo farei, ma boh, cioè se devi proprio...

Suo malgrado la ragazza sollevò di nuovo lo sguardo, sulla ringhiera erano seduti due ragazzi, gemelli praticamente identici. Entrambi con indosso una felpa grigia senza cerniera, dei pantaloni in jeans strappati che terminavano troppo lunghi su delle converse logore, svariati anelli e delle maschere da writer appese al collo. Sulle loro spalle portavano uno zainetto ed uno skate ed entrambi indossavano un berretto grigiastro che nascondeva i riccioli biondi. Il ragazzo che le aveva parlato aveva il capo coperto dal cappuccio, a differenza dell'altro, che prese parola subito dopo.

LA VENDETTA DELLE LEGIONIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora