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POV. Sam

Resisto all'urgenza di tornare nella stanza per trovarla. Sto in piedi, mescolandomi con gli invitati del party, non preoccupandomi di sorridere. Questa è l'idea di mio padre di party, non la mia. La musica è troppo classica per il mio genere ed odio fottutamente queste conversazioni false mentre tutti iniziano a parlare riguardo alle borse e comparando le loro figlie come se fossero del bestiame. Qualche giovane ragazza prova a rivolgermi la parola. Posso vedere il segno dei dollari nei loro occhi, ma non mi preoccupo di incoraggiarle. Ragazze maledette...mi si affollano intorno come delle pecore. Si aggrappano al mio braccio e mi fanno sentire come un fottuto insetto. Stanno tutte indossando dei vestiti sexy e le loro facce sono dipinte con così tanto make-up. Sotto gli occhi della società sono delle bellissime creature. Ma io le vedo come zero, solo come dei clowns. Se volessero sedurmi, dovrebbero venire nude. Non indossando piume e merda. Sorseggio il mio champagne, con impazienza aspettando che questo party finisca. La porta improvvisamente si apre e la luce della casa si apre sul giardino. Mi volto e mi fermo. Il mio drink cade sul pavimento. Lei emerge dalla porta, i suoi capelli stanno danno fuoco al mondo intero con un rosso brillante. I suoi capelli sono legati in una crocchia, con piccoli riccioli di ricci che cadono verso le spalle. Il suo sottile collo è nudo ed il vestito da cocktail sta bene sul suo corpo come un guanto. Fa emergere le sue curve, la curva dei suoi fianchi ed il nero è un bellissimo contrasto con la sua pelle pallida color crema. Il vestito spinge verso l'alto il suo seno. Cazzo, questo è dannatamente un bel seno. Aumenta sotto il mio sguardo e posso quasi immaginare come sarebbe sentirlo, mentre lo tocco e lo massaggio nelle mie mani. Sto a malapena respirando, i miei occhi sono fissi su di lei. Sento dei piccoli strattoni di ragazze attorno a me, ma posso a malapena vederle. Sono semplicemente parte dello sfondo. Le loro bellezze sono niente comparate alla ragazza che sta in piedi di fronte a me. I miei occhi sono solo per lei. E mi sento come se il mio cuore battesse solo per lei e respirassi per lei. Le sue labbra rubino muoio dalla voglia di baciarle. Desidero ardentemente il suo corpo come l'oceano desidera ardentemente la Luna. Ho voglia di lei come il mio cuore ha voglia di battere. I miei piedi si muovono da soli verso di lei. Si guarda attorno leggermente prima di vedermi e sistemare il suo sguardo fisso su di me.

«Tu.»

Respiro. Le sue labbra fanno leggermente i capricci

«Ho un nome, lo sai.»

«Non ho mai sentito chiamarmi da te Signorino.»

«Ci vorrà un po' di tempo prima che io ti chiami in quel modo.»

«Sam.» spiffero «mi chiamo Sam.» Allungo la mano per portare la sua alle mie labbra «e tu sei Sofia.»

Sorride.

«Grazie, Sam. Grazie di esserti preso cura di me.»

Bisbiglia. Quanto amo questa voce scopabile. Voglio divorarla proprio ora, che gli invitati siano dannati. Sento il mio nome essere chiamato da altre persone e digrigno la mia mascella per la frustrazione. Stupido party. Stupido networking di merda. Non me ne frega niente se sono dei membri del Parlamento o delle attrici, stanno rovinando il mio momento con lei.

«Hanno bisogno di te.» dice «non è necessario che tu gli tenga il broncio. Questo non dovrebbe essere un importante networking? Vai.»

«Vaffanculo.»

Borbottò.

«È necessario che tu pulisca quel cipiglio dalla tua faccia e che sorrida di più.»

Dice.

«Chi sei tu, mia madre?»

«Anche se sei addolorato, sorridi. È come dire 'Vaffanculo' al mondo.»

«È ciò che dici a te stessa?» la guardo con interesse. So che a questa ragazza sono successe alcune cose strane. So che i suoi genitori sono morti lasciandola sola e con un fratello malato. Ma oltre questo, non so niente riguardo a lei. E mi rendo conto che voglio sapere di più su di lei. Voglio sapere il motivo del dolore nei suoi occhi. E forse posso risolvere il problema. Ho ricchezze e potere. Può avere qualsiasi cosa lei voglia. L'unica cosa che non può avere è il mio cuore. Perché non esista che mi lascerò rompere da una ragazza di nuovo fino a che non desidererò di morire. Si beffa di qualcosa «Cosa?»

Le chiedo. Solleva quei bellissimi occhi su di me

«Non riesci a sentire ciò che gli altri dicono su di te?»

Mi sintonizzo per ascoltare. Vedo che alcune ragazze mi guardano, dicendo qualcosa di me.

«Perché sei sorpresa? Non tutti i giorni possono vedere un bel ragazzo come me. Sono l'amante dei loro sogni.»

«Più come un demone.»

Borbotta.

«Scusami?»

«Potresti essere abile ad imbrogliare gli altri fingendo di essere così fottutamente perfetto, ma non puoi imbrogliare me. So che cosa sei. Sei un Diavolo.»

Sollevo le sopracciglia per ciò che ha detto. Quindi mi odia. Non sono sorpreso. Non le ho lasciato una buona impressione ed ho provato a violentarla.

«Per chi mi hai preso?»

Muove la sua mano verso di me.

«Sei sadico, crudele, arrogante ed un pomposo cazzone. Devo continuare?»

Non riesco a trattenermi e rido. I suoi occhi si allargano leggermente mentre mi vede ridere. Deduco che questa sia la prima volta che senta la mia risata.

«Allora sei un Angelo che è sceso per salvarmi?»

La sua espressione immediatamente si calma. L'oscurità si annuvola nei suoi occhi e sto morendo dalla voglia di sapere che cosa sta succedendo nella sue mente. Non sorride ed immediatamente mi manca la curva delle sue labbra.

«Non sono un Angelo. Come posso salvarti quando sto annegando nei miei stessi peccati? Provo ad essere buona, ma sono cattiva. Ma non sono neanche un Diavolo. Sono solo...qualcuno che sta disperatamente provando a vivere in questo mondo crudele.»

Allungo la mia mano e stringo la sua nella mia. Guarda giù verso le nostre dita intrecciate, la sua mano mi stringe fermamente come se la paura in lei comparisse se la lasciassi andare.

«Non sei cattiva, Sofia. Sei semplicemente umana. Facciamo degli errori, ma ci viene data anche una seconda possibilità.»

Mi guarda con la tristezza nei suoi occhi.

«Lo pensi davvero?»

«Ci credo.»

Dico fermamente. Mi piego leggermente ed accarezzo le sue labbra con le mie. Ho fatto un errore. Non avrei dovuto baciarla. Giurai di non lasciar nessuna ragazza farmi del male di nuovo. Ma non c'è modo che io possa tornare indietro ora. Sa di fragola. E mi sono improvvisamente perso. In lei. La bacio mentre beve la mia anima.

Un Diavolo dentro di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora