Sam non dice niente sulla via del ritorno a casa ma posso sentire i suoi occhi su di me. Guardarmi. In questo momento, lo odio. Voglio solo scomparire. Non voglio affatto che mi veda. Non sono un'Angelo. Sono una peccatrice. Ho pagato il prezzo del mio peccato. E lo sto ancora pagando ora. Ero fortunata che il nightclub mi accogliesse malgrado la mia nota criminale. Era una buona cosa che il proprietario del club fosse un gangster lui stesso...non potevo ottenere nessun altro lavoro. Le mie opzioni erano limitate dopo aver avuto una nota criminale. Non ero più una 'cittadina'. Mi hanno trattata come un animale pericoloso che danneggerebbe la società. Riposo la mia testa contro la finestra, guardando il passare degli alberi. È finita ora...non appena trascina la macchina nel garage, salto fuori dalla macchina e cammino verso la mia camera. Sento riecheggiare i passi di Sam dietro di me ma non mi volto. Non appena entro nella mia camera, velocemente getto le mie cose nella mia valigia.
"Che cosa diavolo stai facendo?"sento che Sam mi chiede ma ancora non l'affronto.
"Facendo le valigie."
"Perché cazzo stai facendo le valigie?"Non rispondo"Sofia guardami."Continuo a riempire la mia valigia"Guardami!"dice con più rabbia e gli agito la mia faccia.
"Cosa? Hai sentito che cosa ha detto. Sai che cosa sono ora. Una criminale. Come posso rimanere? È meglio per me andare via e ti prometto che rimborserò i soldi una volta che ce l'ho."
"Cazzo, quello non è ciò che voglio dire. Smettila di saltare ad una conclusione così velocemente."
"Allora che cosa vuoi da me, Sam? Che cosa vuoi che dica?"butto le mie braccia in aria.
"Ciò che ha detto, spiegami quello."
"Non c'è niente da spiegare. Ciò che ha detto è la verità, okay? Ti ho detto. Non sono...buona."
"Ho chiesto che cosa cazzo è successo!"mi urla.
Corro le mie dita attraverso i capelli per la frustrazione. Sono grata per la rabbia, mi ferma dal piangere.
"Okay, vuoi sapere che cosa è successo? Bene, ti dirò. Vennero a portare via la nostra casa. Quelle persone. Vennero a portare via tutto e lasciarci sulle strade. Non potevo lasciare che accadesse. Provai a fermarli. Non li avrei lasciati prendere qualche cosa dei nostri genitori. Così per farmi smettere, questo ragazzo picchiò il mio fratellino. Era già malato a quel tempo e stava urlando per il dolore."La mia voce trema, le mie labbra tremanti"Philbert mi chiamò, per farlo smettere. Ho provato ma era più forte di me, così feci ciò che potevo fare. Presi un sasso e lo colpii duramente sulla testa. Fu mandato all'ospedale per emorragia interna nel suo cervello e fui rinchiusa. Sei soddisfatto? Ora lasciami andare."
Tiro la valigia con me e provo a camminare verso la porta ma Sam mi blocca con il suo corpo.
"Non ti chiederò di andare via."
"Quale ragazzo sano di mente vorrebbe avermi attorno?"parlo con asprezza.
"Rimani."dice. Scuoto la mia testa. Non c'è modo che rimanga ora. Non posso neanche sopportare di affrontarlo. Mi sento così umiliata e sapere che sa il mio segreto, lo rende peggiore. Per le meno di fronte a lui, voglio sembrare una brava persona. Ma ora sa la verità su di me. Tutta la brutta sporca verità. Come può volere che rimanga? Anch'io odio me stessa. Voglio solo strisciare in un buco e nascondermi. Non sono una brava persona. Lo distruggerei se rimanessi. Tiro la mia valigia e gli giro attorno verso la porta. Sam afferra le mie spalle"Sei sorda? Ti sto dicendo di rimanere."
"Non hai sentito?"grido.
"Pensi che me ne freghi un cazzo di ciò che hai fatto nel passato?"
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Un Diavolo dentro di me
Romance"Ti possederò. D'ora in poi, tu sei mia."dice. Il modo in cui sta sopra di me, la metà del suo volto gettato nell'ombra. E lo fa sembrare un Diavolo. Ed ho appena venduto la mia anima a questo Diavolo. Quella notte, non sono più la stessa persona ch...