#11

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Dico a Sam di portami nel mio vecchio condominio, dove mio fratello ed io eravamo abituati a vivere. Mi guida lì immediatamente senza dire un'altra parola. Non parlo, i miei occhi che non vedono più il mondo. Entro nell'appartamento, ed immediatamente vado nella camera di mio fratello. Ci sono pezzi di lui in questa camera. I suoi disegni, i suoi libri di testo. Trovo il porta foto sul tavolo, fotografie di noi insieme, sorridendo. Ci sono una coppia di foto con i nostri genitori nella vecchia casa, ed una alla mia università. Lasciandomi sfuggire un urlo strangolato, butto le fotografie sul pavimento, sentendo il rumore dei frantumi di vetro mentre tutto si rompe in frammenti. Si rompono proprio come il mio cuore. Continuo a buttare le cose sul pavimento, fino a che delle pesanti braccia si avvolgono attorno a me da dietro e mi dimeno, ancora urlando dal dolore. Provo a spingerlo via ma Sam mi tiene più stretta, le sue braccia che mi mettono in gabbia. Urlo con rabbia, e con afflizione, ed ogni singola emozione dentro di me erutta in una lamentosa canzone. Sam mi porta a terra, le sue braccia ancora bloccate strette attorno a me. La mia energia defluisce dallo scontro e la mia gola è grezza dall'aver urlato. Lasciandomi sfuggire dei piccoli piagnucolii, vado alla deriva di un sonno agitato.

🌞   💔   🏠   ❌

I raggi del Sole che vengono attraverso la finestra mi svegliano. I miei occhi battono prima che visito i dintorni. Ci sono pezzi di vetro rotti sul pavimento, che ci circondano. Sto mentendo, con le mie gambe sul pavimento, ed il mio corpo sul grembo di Sam. Le sue braccia sono ancora attorno a me mentre dorme. Mi allontano da lui, e lo lascio dormire con la sua schiena restando contro il telaio del letto. Non sento più niente. Tutto è solo così intirizzito. Sono così stanca...mi siedo sulla sedia nel salone, volendo che io stessa svanissi e scomparissi. Non molto dopo, sento Sam uscire dalla camera da letto.

"Sofia, stai bene?"sento che mi chiede. Suona smorzato nella mia testa.

Non rispondo, i miei occhi stanno guardando fuori allo spazio vuoto. Dopo tutto, Sam prova a darmi da mangiare ma rifiuto di mangiare. Mi supplica di parlare ma le mie labbra non si muovo più. Mi rifiuto di andarmene dalla sedia così mi porta nel bagno e mi fa il bagno. So che mi vede nuda mentre mi lava ma non me ne frega un cazzo. Sono semplicemente...intirizzita. E sto ancora aspettando di morire. Sam mi chiama a volte per farmi parlare. Mi chiama per farmi mangiare. Sento la sua frustrazione ed a volte mi avrebbe lasciato nell'appartamento per la rabbia. Sento la porta sbattere duramente e ancora non sento niente. Ma torna sempre, e mi cura di nuovo. Mi dice 'ti amo' ripetutamente. Desidero di poter dire quelle parole di nuovo ma non ho un cuore da dare. Il mio cuore è seppellito con mio fratello. Non so quanti giorni sono passati da quando mio fratello si è spento. Sam mi dice che ha già preparato il funerale, ma non farei un passo fuori casa. Non voglio visitare la sua tomba. Non sarei in grado di vedere mio fratello di nuovo. Vedrei solo la lastra di monumento grigia, segnando la sua salma.

"Ritorna da me, per favore."Sam avvolge le sue braccia attorno alla mia vita e seppellisce la sua testa sul mio stomaco.

Sento i suoi singhiozzi, il suo corpo si scuote mentre piange. Ma le mie mani stanno molle sui miei fianchi. Non mi ha mai permesso di morire. Mi dà da mangiare e si prende cura di me. Quando il mio corpo smette di funzionare, mi porta a letto ogni notte e mi copre con il piumino. Starebbe per ore a guardarmi fino a che mi addormento. È primavera, penso, quando finalmente vedo il mondo. Mi sveglio per il suono del cinguettio degli uccelli. Mi muovo a passi felpati attraverso la lastra di pavimento, i miei piedi silenziosi mentre cammino verso il salone. I miei piedi si muovo in una direzione diversa quando sento un suono dalla cucina. Vedo la schiena di Sam in cucina, facendo a pezzi qualche verdura. C'è una zuppa bollente sul piano cottura e la mescola prima di aggiungere un po' di sale. Cammino lentamente verso di lui ed avvolgo le mie braccia attorno alla sua vita. I suoni del fare a pezzi immediatamente si fermano. La sua schiena si irrigidisce e lo tengo stretto.

"Grazie."bisbiglio"Grazie di essere qui con me. Grazie di rimanere."

Sento il suo rumoroso espiro, prima che le sue grandi mani coprono le mie.

"Stai bene?"dice.

Sorrido leggermente"Sono tornata."

Si volta e dispone a coppa le sue mani sulla mia faccia. Le sue mani le sento troppo grandi ora, o forse sono solo più magra.

"Stai veramente bene?"dice di nuovo.

"Volevo morire, Sam. Non riuscivo a vedere una cosa. Non riuscivo a sentire una cosa. Sentivo tutto solo cessato di esistere. Non esistevo più. Mi ero preparata a scomparire. Ma ho continuato a sentire la tua voce, chiamarmi ancora ed ancora. Mi hai tirato indietro dalla mia scomparsa. Sei riuscito a svegliarmi."

Ci sono lacrime scintillanti nei suoi occhi prima di cadere liberamente giù lungo le sue guance.

"Stiamo facendo bene?"chiede.

"Sì. Se mi avrai, non ti lascerò mai più di nuovo. Il tuo amore mi risveglia. Ed il tuo amore mi cura. Hai sollevato i miei pezzi rotti e li hai incollati insieme fino a che sono diventata intera di nuovo. Ti amo. Sei mio."

Porta la mia faccia sulla sua e mi bacia gentilmente.

"Sono per sempre tuo."acconsente.

Un Diavolo dentro di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora