Cap 22

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Violetta

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Violetta

Mi passai nervosamente le mani sul viso, asciugandomi gli occhi stanchi e irritati per le troppe lacrime versate.

Mi alzai da quel fottuto letto sgangherato, cercando di guardarmi intorno, ma niente.

Non so quante ore erano passate, non sapevo se era giorno oppure notte.

Non sapevo niente di niente, le finestre erano sbarrate da travi di legno, così che non potessi vedere dove mi trovassi, oppure poter tentare una fuga.

Quell'uomo era venuto solo una volta fortunatamente e mi era bastata.

Ero piena di pensieri e paura.

Paura di non tornare a casa.

Paura per i miei bambini.

Paura per l'uomo che amo, che mi aveva tenuto nascosto una parte così importante della sua vita.

Che situazione.

Sembrava solamente un brutto incubo, ma purtroppo non era così.

Volevo tornare a casa, essere al sicuro fra le braccia forti del mio uomo, ma ero qui, spaventata e preoccupata per i miei figli e per l'uomo che aveva catturato il mio cuore e la mia anima dal primo istante.

Sentii la porta cigolare, notando l'uomo che avevo visto la prima volta, Patrick Kelly, sorridermi in modo disgustoso, mentre osservava ogni curva del mio corpo, facendomi sentire vulnerabile e nuda, con quello sguardo disgustoso puntato su di me.

Sentii la porta cigolare, notando l'uomo che avevo visto la prima volta, Patrick Kelly, sorridermi in modo disgustoso, mentre osservava ogni curva del mio corpo, facendomi sentire vulnerabile e nuda, con quello sguardo disgustoso puntato su di me

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-Sai bimba, potremmo ingannare il tempo.

Tu hai bisogno di rilassarti e io di svuotare le palle, che ne dici?-

Disse con voce disgustosa, avvicinandosi a me, mentre presi a indietreggiare, terrorizzata.

-La prego..-

-Su via, dovresti avere quella deliziosa fighetta un po' più larga no!?

Insomma, immaginando la fame che abbiamo noi uomini, nel nostro ambiente posso immaginare che ti abbia preso e piegata in qualsiasi modo possibile e immaginabile.

Che ne dici bimba?

Vuoi assaggiare un bel cazzo grosso Irlandese?-

Disse, ghignando, mentre continuava ad avanzare verso di me, mentre io presi a indietreggiare, terrorizzata.

-La prego sono incinta..-








Rafael

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Rafael

Stava tramontando il sole, ma ancora della mia donna non c'era traccia.

Che cazzo, tutti i fottuti filmati della città e non c'era una cazzo di ripresa.

Stavo perdendo la testa.

Osservai i miei uomini lavorare assiduamente, cercando di riconoscere quel fottuto bastardo e seguire le sue tracce.

Lo avrei trovato e lo avrei squartato vivo.

Avrei sguazzato nel suo merdoso sangue irlandese.

Se solo avesse lontanamente sfiorato la mia donna, la mia ira sarebbe stata implacabile.

Lo avrei fatto soffrire in così tanti modi, che ogni sua fottuta preghiera che finisse presto, non lo avrebbe salvato.

-SIGNORE!-

Mi riscossi dai miei pensieri, lanciando uno sguardo verso uno dei miei ragazzi, avvicinandomi a lui, mentre mi abbassavo dietro di lui, mentre mi mostrava il filmato del fottuto bastardo.

-FINALMENTE CAZZO!

SEGUI OGNI SUO FOTTUTO MOVIMENTO, CI PORTERA' NEL SUO FOTTUTO NASCONDIGLIO!

DOVETE TROVARLO, MIA MOGLIE E' IN PERICOLO!-

Dissi urlando ogni singola parola, impartendo il mio ordine, mentre i miei ragazzi, setacciavano ogni fotogramma.

Mi passai nervosamente una mano fra i capelli, in modo frustato, cercando di rimanere calmo e lucido, ma era fottutamente impossibile, cazzo!

Il pensiero che mia moglie e i miei figli, si trovino con quello psicopatico, rischio d'impazzire.

-Eccolo! Lo abbiamo Signore!-

Scattai verso Frenck, mentre Tyron, si avvicinava per vedere il video, trovando il fottuto bastardo che stava parcheggiando in una zona abbandonata, di un terreno ormai completamente bruciato.

Scattai verso Frenck, mentre Tyron, si avvicinava per vedere il video, trovando il fottuto bastardo che stava parcheggiando in una zona abbandonata, di un terreno ormai completamente bruciato

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La stava trascinando dentro quella vecchia casa abbandonata, trovandola tra le sue braccia, completamente addormentata, mentre osservavo il ghigno vittorioso di quel bastardo.

-Trova l'indirizzo Frenck.-

-Subito!-

Lo vidi cliccare diversi tasti, fino a che non apparve le coordinate e il punto esatto di quel luogo.

Corsi fuori, mentre i miei ragazzi si mobilitavano insieme a me, pronti a far fuori quei fottuti bastardi e il pezzo di merda che aveva osato portarmi mia, la mia ragione di vita.

Continua

Grazie di cuore cuoricini bellissimi e meravigliosi, per tutti i bellissimi commenti, le stelline, la messa nell'elenco lettura e le visualizzazioni.
Grazie immensamente di cuore a tutti voi💓!

Ci becchiamo lunedì prossimo con un'altro capitolo!💛🤗😘

Buonanotte
Vi adoro
💛💛💛💛💛

Il Re Di Miami & La Sua Amabile ReginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora