"Molti anni fa il mondo era popolato da tre specie di esseri viventi: umani, licantropi e vampiri. Licantropi e umani andavano d'amore e d'accordo, ciò, tuttavia, non accadeva fra umani e vampiri e licantropi e vampiri. Fino a quando, la principessa del clan Ai -il clan più potente e antico dei vampiri- non si trovò in una situazione di vita o di morte: dei cacciatori umani l'avevano accerchiata e la stavano per uccidere fino a quando un uomo non salvò la giovane principessa" si unirono al racconto anche altri miei compagni di classe, fino a quando non arrivarono anche il professore e addirittura Katsuki.
"La principessa, grata al giovane uomo incappucciato, lo invitò a palazzo dove gli offrì vitto e alloggio fino a che lui avesse voluto. L'uomo, consapevole di chi fosse la donna, rifiutò con molto garbo dicendole che da questo invito non sarebbe fruttato nulla di buono. La donna, dispiaciuta, gli chiese il perché e lui, sotto la luce della luna piena, abbassò il cappuccio e la donna intravise due lunghe zanne, due grandi orecchie, un grande muso e due grandi occhi azzurri. L'uomo le rispose che sarebbe stato bello essere invitato a palazzo e sarebbe rimasto per sempre al suo fianco se non fosse stato per il fatto che lui era l'alpha del clan più forte di tutte le famiglie dei licantropi. Tuttavia, spinti dall'amore a prima vista che li aveva colpiti, i due giovani amanti tutte le notti s'incontravano vicino al lago che divideva il regno dei licantropi e quello dei vampiri. Una notte, spinti da passione e desiderio, si spinsero oltre e la donna rimase incinta. Il bambino nacque sano e in salute, l'unica cosa che lo rendeva diverso dal resto dei vampiri erano i suoi occhi: blu come l'oceano. Il bambino venne chiamato Umimaru. Lui viveva con i vampiri e lo era lui stesso, ma odiava i vestiti da principe che la mamma gli imponeva di indossare e odiava uccidere creature innocenti del bosco per nutrirsi, amava, invece, correre nelle prateria, giocare con gli animali all'area aperta, amava il sole anche se gli era nocivo. Una notte, quando aveva 4 anni, sotto la luce della luna piena ululò, le orecchie non tardarono ad uscire e così il muso e le zanne. Ma lui non era come il resto dei lupi mannari, lui, alla vista della luna piena, non aveva il desiderio di ululare, ma di mangiare. Voleva sangue, lo bramava e lo ebbe. Uccise tutti coloro che alloggiavano nel suo castello al di fuori della madre e della compagna, a cui i lupi sono molto -forse troppo- fedeli. Continuò così per l'eternità. Ogni volta che nasceva nel clan Ai un vampiro "infetto" veniva tenuto sotto controllo dai saggi del regno. I regni, dopo molti millenni, divennero città. Umani, lupi e vampiri divennero un unica società. Ciononostante, nel clan Ai, continuarono a nascere vampiri "infetti" L'ultimo della generazione fu Tai, il primogenito di mio padre: Tobirama Ai, famoso per aver tolto la vita a suo fratello maggiore per aver tentato di uccidere il loro padre così che avrebbe ereditato prima il comando della famiglia. Tai tentò d'uccidere mia sorella: Jinsei Ai. Era una notte di agosto, per la precisione la notte di San Lorenzo in cui, anche se la luna non è piena, i lupi perdono il controllo per via delle stelle cadenti. Tai era affamato e si rifugiò in una stanza: la stanza delle gemelle Ai, io e Jinsei. Da poco ci erano comparsi i quirk ed io ero "pericolosa" per Tai, il cui secondo quirk era uguale al mio e non ero in grado di controllarlo, quindi si gettò su Jinsei. Tentai invano di salvarla, non riuscì nel mio intento. Arrivò, per buona sorte, Hone, secondogenito, che sfidò Tai, distraendolo. Io corsi da mio padre che lo calmò. Il giorno seguente venne esiliato. Per le troppe emozioni contrastanti, Tai, -con il mio stesso secondo quirk- rase al suolo un'intera foresta. Narra la legenda che in quell'attacco dira, gli apparvero davanti tutti gli antenati lupi della famiglia, partendo da Umimaru. Da quel giorno non abbiamo più notizie di Tai. Nella famiglia non sono più nati vampiri "infetti" ma per i miei parenti umani noi vampiri siamo una minaccia. Hone e Jinsei sono i primi a disprezzarci. Questa era la storia dell'esilio di mio fratello; del suo secondo quirk e di come sa essere crudele la società in cui viviamo." sentii battere le mani. Tutti ci girammo nella direzione del suono. Dal buio uscirono due grandi occhi uno blu e uno rosso.
"Non può essere"
"Sukuna, h. . ho paura"
"Sta' tranquilla"
"Il tuo racconto è perfetto sorellina" disse uscendo dall'ombra Tai. Che con la sua figura riempiva la stanza, molto probabilmente, incutendo timore ai presenti. Lo riconobbi immediatamente. I capelli bicolore, destra bianchi e sinistra neri, con l'occhio rosso a destra e quello blu a sinistra. Era lui. Era indistinguibile. "Se non fosse che hai omesso un particolare. Attenzione non hai mentito, hai solo nascosto un'informazione. Cioè: anche tu sei un "infetto" solo che, per via di Sukuna, ti è più facile controllare la fame nelle notti di luna piena" gli scappò una risatina. Non lo vedevo da anni e, nonostante tutto ciò che avesse fatto, mi mancava. Perciò mi gettai fra le sue braccia
"Baka, mi sei mancato" gli sussurrai "è finito il tempo d'esilio?" chiesi speranzosa d'una risposta affermativa. Che ebbi e ne fui felice.
"Anche tu, piccina. Allora vai allo U.A eh? Sapete, è il suo sogno da quando aveva 6 anni."
"Tu come fai a. . ."
"Non ti ho perso d'occhio un secondo. Mi è stato difficile non farmi notare da papà ma, con Sukuna come alleato, ho sempre seguito ogni tua mossa, non come uno stalker sia chiaro, eh!" mi disse sorridendo -quando mi è mancato quel sorriso che mette in risalto i suoi grandi canini.
"Scusate se ho interrotto la lezione, volevo vedere la ragione per cui sono tornato in città" Aizawa gli si avvicino e gli disse:
"Se tentassi di bere il sangue di questi ragazzi sappi che hanno bevuto un the speciale"
"Cioè alla verbena, capito. Anche se il ragazzo bomba a mano non ha bevuto niente" gli ricordò mio fratello "gliel'ho detto: non ho mai perso d'occhio mia sorella"
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Ti Amo Stupida Comparsa (Bakugo x Oc)
FanficShi Ai è una ragazza di 16 anni che ha vissuto per tutta la vita in un mondo dove l'affetto bisognava guadagnarselo e dove la rivalità fra fratelli era all'ordine del giorno. Poi, dopo l'esame di ammissione alla U.A, Shi cambierà il proprio modo di...