Ti Amo Stupida Comparsa (Bakugo x Oc)

Il biondino della B

"HAHAHA SEI ESILARANTE! SERIAMENTE, NON TI AVEVO MAI VISTA CONCIATA COSÌ" dice Kenshi appena mi vede fuori scuola. Katsuki ha fatto il bucato e la mia gonna si è, leggermente, raggrinzita.
"Non c'è niente da ridere"
"Eccome se c'è" dice Katsuki.
"Tu non parlare. È tutta colpa tua" gli dico incazzata. All'improvviso sento uno strano dolore alla natica sinistra, mi ci vogliono pochi secondi per rendermi conto che qualcuno mi aveva dato una pacca sul sedere. Kenshi ha gli occhi completamente neri e Katsuki la sua solita vena sulla tempia.
"Come hai osato solo toccarla" dice Kenshi
"Sei talmente insignificante, stupido ragazzino, che non puoi nemmeno immaginarti di toccarla" aggiunge Katsuki
"Oddio che paura!" È. . .Monoma. . .ma che diavolo? Non stava con Jinsei?
"Senti giuro che ti ammazzo" dice Kenshi avvicinandosi sempre di più
"Kenshi, calmo. Non è niente" Kenshi mi scolta ma Katsuki no, gli salta addosso e per poco non lancia un'esplosione più forte del solito sul viso di Monoma, perché arriva Aizawa e li ferma.
"Bakugo, signorina Ai, signor Ai e Monoma con me, dal preside. Ora!"
Dal preside Aizawa fa entrare prima Monoma, poi Kenshi e poi me. Quando entro il preside mi fa un sorriso comprensibile, come se capisse come mi sono sentita. Umiliata, violata, sporcata dal lurido tocco di un verme come Monoma, sottovalutata come se Monoma non avesse neanche pensato che io avessi potuto reagire. Probabilmente il preside non lo sa ed è inutile provarci.
"Signorina, mi dispiace per quanto accaduto nell'atrio, ma posso assicurarle che Monoma verrà punito per quanto accaduto"
"Dispiace più a me, mi creda. Mi dispiace di essermi vestita in questo modo, assolutamente poco opportuno, ma non avevo altro. Come già detto: sono mortificata"
"Non preoccuparti ragazzina, non è colpa tua. Ti faremo arrivare una nuova divisa" sorrido, che topo dolce.
"La ringrazio" esco dall'ufficio e non degno nemmeno di uno sguardo il mio miglior amico, se lo fosse stato davvero mi avrebbe ascoltato.
"Ammetti d'essere felice del fatto che t'ha difeso"
"Ovvio che lo sono"
"L'importante è saperlo"
Quanto lo odio quando fa così, come se non sapessi quanta gioia ho provato quando Katsuki mi ha difeso. Quando quella vena ha iniziato a pulsare. Sebbene per amicizia, io gli interesso. Per me, si farebbe mandare dal preside. Per questo non lo eviterò a lungo. Si accontenterà della mia occhiata glaciale che gli ho lanciato poco fa.

POV KATSUKI

Mi fanno entrare nell'ufficio del preside-topo e mi siedo sulla sedia di pelle, l'uomo-topo mi guarda. Come se non avessero capito che ho un carattere abbastanza esplosivo. Penso tra me e me.
"Bakugo, so che tu e la signorina Ai avete un rapporto intimo. So che vi chiamate per nome, che parlate molto, di qualsiasi argomento, che siete come fratelli. Ma questo non giustifica il tuo comportamento"
"Ha ragione. Come fratello non avrei mai dovuto fare questo ad un ragazzo in in pieni ormoni"
Il topo annuisce.
"Concordo con te, puoi anda. . ."
"Tuttavia, io non mi considero un fratello per Shi. Io ho un patto con me stesso: la proteggerò fino alla morte, fino a che non esalerò l'ultimo respiro. Perché? Semplice, io non amo Shi come una sorella. Io amo Shi come lei ama sua moglie, come Romeo amava Giulietta, come Amleto Ophelia, Oscar Wilde e Sir Alfred Douglas, come Dante era completamente immerso al pensiero di rivedere Beatrice o Petrarca di rivedere la bellezza divina di Laura. Io sono solo un ragazzino. Non mi farei sbattere in prigione, non passerei 21anni della mia vita a scrivere una commedia ne tantomeno mi ucciderei. Questo ora, ma, quand'avrò l'età adatta, tutto questo io lo farei più che volentieri se servisse a portare un sorriso alla mia Shi facendole spuntare i canini in uno di quei sorrisi caldi e rassicuranti che solo lei sa fare. Per ciò mi punisca, ma voglio che sappia che non mi pento d'aver seguito il cuore. Mi pento solo di non aver fatto pentire quel biondino della B"
"Non ti punirò per aver amato Bakugo. Ma la prossima volta, ragiona con il cervello e non con le mani"
"Ci proverò signore" esco dall'ufficio e noto Shi che mi aspetta fuori. Pensavo fosse arrabbiata, mi ha tirato un'occhiataccia poco fa.
"Hey. . ." Le dico uscendo.
"Grazie Katsuki, per avermi difeso intendo. Grazie" Menomale non ha sentito quello che ho detto!
"Mai io si!"
"Sukuna! Maledizione di merda! Non pensare di dire una sola parola a Shi!"
"Vedremo"
Ma che vuol dire!?
"Per te questo è altro" entriamo nella classe ed Aizawa inizia a parlare:
"Ok ragazzi, abbiamo una cosa su cui discutere" il robot strano dice:
"Prof, se è per quanto accaduto ieri all'esercitazione mi scuso a nome della classe"
"Non è per questo, Iida, ma per decidere chi sarà il rappresentate di classe" lo sarò io! Alle donne piacciono gli uomini che prendono in mano la situazione no? che comandano. Magari anche a Shi piace qualcuno con leadership.
"OK STUPIDE COMPARSE, DOVETE VOTARE ME! PERCHE' IO SONO IL MIGLIORE!" non potranno mai dirmi di no.
"Anche io mi candido come rappresentante" dice il bimbo uva.
"Anche io!" si propone capelli di merda, seguito da faccia da scemo, il robot, la ragazza con le tette grandi, il nerd di merda. . .DEKU HA OSATO CANDIDARMI?!
"Non fare sciocchezze, se picchiassi Deku di fronte a Shi, secondo te come la prenderebbe?"
"Hai ragione, maledizione. Be' si vede che questa volta, non avrà quello che merita" finite le votazioni si scopre che tutta la classe si è votata da sola tranne la ragazza con le tette grandi e. . DEKU!!
"DEKU DI MERDA! COME OSI PRENDERE IL POSTO CHE MI SPETTA DI DIRITTO" sento una mano sulla mia spalla, è delicata, piccola e gelida. . .è Shi
"Sto calmo, ok" le dico prima che potesse farmi la ramanzina. Suono la campanella, prima che possa rispondermi, per la pausa pranzo. Così ci dirigiamo alla mensa e chiedo a Shi:
"Cosa prendi? Io sono indeciso fra il riso al curry e il ramen piccante" stava per rispondermi con il sorriso sulle labbra quando un rumore assordante ci invade. L'allarme di emergenza. Tutti entrano nel panico e iniziano a scappare. Perdo di vista la ragazza e, mentre tutti entrano nel panico, una piccola chioma bianca attrae la mia attenzione in un angolo della mensa.