𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏

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In una notte, uguale ad altre cento mila notti, Kyle Cox, era nel solito bar, infondo ad un vicolo fiocamente illuminato dall'insolito chiarore della luna; non c'erano ne luci e ne lampioni.

Mentre buttava giù l'ottavo calice di vino rosso, da un tavolo non troppo lontano una ragazza dai capelli biondo scuro e gli occhi perlati si avvicinò al bancone: "Cosa ci fa qua?" chiese lei duramente al ragazzo

"Cosa vuol dire che ci fai qua? ti conosco per caso?" le rispose lui in tono piatto ma comunque non scomponendosi neanche per un secondo

"Tu non sei mica quell'imprenditore? dell'azienda qua vicino? cosa ci fa un ragazzo carino come te in un posto come questo?" chiese la ragazza afferrando con forza la sua cravatta e avvicinando lentamente il viso a quello del giovane imprenditore, costringendolo ad allontanarsi ad ogni centimetro che la giovane acquistava.

"Non credo che questo posto possa limitare i miei orizzonti" rispose prontamente Kyle afferrando le mani della ragazza che, stava prendendo a vagare sul suo corpo. "credo che sia meglio non far incrociare le nostre strade, cosa ne pensa?" chiese il ragazzo stringendo con forza le mani della corteggiatrice ancora ancorate sulla sua cravatta, non ci volle molto prima che la ragazza ritraesse le mani annoiata; per poi allontanarsi, parlottando qualcosa che sicuramente sarebbe stato i peggior insulti che le passassero per la testa. Appena sedette, il ragazzo distolse lo sguardo dalla giovane donna.

"Le ha chiesto una serata insieme?" chiese il barista voltato di spalle, intento a lucidare un bicchiere leggermente sporco sporco di birra sul bordo, probabilmente del cliente precedente.

"No" rispose Kyle sintetico, in quel momento era troppo sbronzo per capire bene quello che succedeva intorno a lui

"E' raro che parli con degli uomini, di solito sta nella sua cerchia di ragazze, va dai ragazzi solo per scroccare qualche soldo o, qualche nottata erotica" conclude il barista appoggiandosi con entrambe le mani sul bancone, a qualche spanna da Kyle.

Inquietante.

"Be, se è per questo non ho intenzione di farmi compare" sibilò l'imprenditore seccato mentre guardava il vino rimasto sul fondo, che rilasciava del colore: 'colorante?' si domandò lui, 'Certo, in questi posti la qualità delle bevande scarseggia.

Si volò il più velocemente possibile, per osservare di sfuggita la ragazza, come aveva precisato il barista stava scroccando dei soldi, probabilmente a uomini sporchi

"Io non sono in vendita" si ripeté sottovoce Kyle, cercando di ricordarselo, 'Bere per dimenticare non è la scelta migliore, ma almeno domani non avrò più questo peso sulle spalle ' rifletté, tirando portafoglio fuori il portafoglio

"Un'altro drink" disse, mettendo sul bancone 5 euro scarsi, come la qualità del loro vino, al quale il barista si mise subito al lavoro "Com'é che una ragazza come lei approcci con...uno come te?" bonfichiò il barista riempiendo il calice fino all'orlo

"Con questo cosa vuole dire?" chiese Kyle con indignazione, nello stato in cui si trovava, aggiungere problemi e calici di vino non aiutava.

"Intendo che quella ragazza, ha veramente un sacco di soldi, se chiede in giro è solo per divertimento, perché dovrebbe venire da uno come lei? insomma, non ha mai chiesto così, lei dovrebbe uscire con..." si fermò l' uomo dietro il bancone, vedendo lo sguardo di Kyle bruciargli sulla pelle, voleva bruciarlo? Probabile.

"L-Lasci stare" tagliò corto l'uomo, allontanandosi per servire il cliente successivo, che lo aspettava a pochi passi da Kyle che, con lo sguardo perso nel vuoto rifletté...

Era questo che la gente pesava di lui? 

Cercò di di scacciare quel pensiero al meglio che poteva, anche se la situazione non migliorò più di tanto.

Mentre veniva assalito dai pensieri, fissava con lo sguardo perso il niente; con la cosa dell'occhio vide il barista che parlottava qualcosa dal suo collega, o almeno, si poteva supporre da come era vestito, ad ogni modo lo guardava torvo, quasi volesse ucciderlo con lo sguardo.

Verso le 4 di mattina, quel posto si svuotava e rimanevano solo poche persone, era dunque giunto il momento di tornare a casa, mentre camminava a passo stanco verso la porta, la ragazza di prima gli si avvicinò

"Voglio il tuo numero Signor. Imprenditore" disse lei tutta sorridente

"Ancora?" Chiese lui più seccato che mai, voltandosi per guardarla nei grandi occhi grigi perlati.

"Si, e la tartasserò fin quando non cederà, sono brava con le persuasioni, se non lo ottengo con le buone, con le cattive sarà ancora più divertente" esclamò lei. Determinata.

Kyle sbuffò, già non capiva più niente di suo; le porse un bigliettino prima di scappare e lasciare la ragazza da sola a leggere il foglietto di carta.

"Un bigliettino da vista?" alzò il tono di vece lei, alzando la testa e arricciando il naso

"Della tua azienda?!" strillò lei al vuoto

"Sei proprio uno stronzo, sei - un pezzo di merda" strigliò lei ancora più forte, senza badare alla gente che la guardava stranita, d'improvviso si ammutolì...

"Per tua sfortuna gli stronzi sono i miei preferiti" mormorò infine lei accennando un ghigno sul volto, prima di allontanarsi dal locale, nella direzione opposta a quella di Kyle...

spazioautore

Capitolo 1 :0

Vabbeh, era il primo, l'ho fatto soft 😍 perché si sa, è il primo (e poi non sapevo cos'altro scrivere :>) i prossimi saranno possibilmente più intriganti ma, ehi ho un leggero languorino, devo anche studiare ma-


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