𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏𝟒

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SEI DA SOLO? DI NUOVO?

Kyle non voleva crederci, non poteva crederci.

Doveva andare a cercarlo, che...fosse tornato a casa?

Bè supponendo che fossero quasi le 6:00 potesse essere ma, Kyle sapeva che, senza poliziotti non ci sarebbe mai tornato, mai.

E sinceramente, non lo avrebbe fatto neanche lui se avesse passato tre mesi con quel bastardo a pochi metri dalla sua stanza

"Sei tornato." a sentire il suo nome un brivido gli percorse la schiena, facendogli venire la pelle d'oca

si girò lentamente e fissò la figura del suo amico per qualche istante, il tempo sufficiente per far si che le lacrime che aveva trattenuto per troppo tempo finalmente potessero uscire

"Tu non mi hai lasciato da solo"

.

..

...

"Perché dovrei?" chiese lui alzando gli occhi al cielo

"dopotutto sei il mio piccolo...angelo" quest'ultima parola cercò di essere dissimulata con un colpo di tosse ma Kyle aveva capito benissimo... era il suo angelo.

"Grazie"

"E di che?"

"Di-"

non riuscirono a parlare per molto dato che la polizia arrivò a pochi metri da loro, c'erano due agenti e la segretaria in mezzo che, con il suo rossetto rosa, faceva le labbra a paperotto (le mie compagne be like 👍)

"Abbiamo interrotto un momento importante? Gli agenti si sono offerti di accompagnarci anche se non sono specializzati in questo genere di cose" disse la ragazza con finto interesse

"Si figuri, continueremo la nostra piccola discussione più tardi, adesso andiamo a prendere 'il mostro'" a quella affermazione Kyle si beccò una gomitata ben assestata nello stomaco che lo fece accasciare su se stesso

"Che c'è, è la verità" finì acido per poi rimettersi diritto e guardare altrove

"Lo so ma non é carino" bisbigliò Matt guardandolo torvo

"Comunque" si intromise la segretaria "credo sia ora di andare" finì, precedendoli e avviandosi verso una stradina

"Come fa a sapere che veniamo da lì?"

"Ci sono delle tracce di sangue, presumo siano le vostre... no?" chiese lei con ovvietà

Kyle e Matt si guardarono confusi ma, se lei sapeva cosa faceva...

*16 minuti dopo*

"E' questa la casa?"

"Si, è qui" rispose in fretta Matt, nervoso? probabile.

La signora lanciò uno sguardo al poliziotto che annuì e tirò qualcosa fuori dalla tasta davanti alla divisa

"A tutte le forze dell'ordine, invia 1 volante sul posto" disse un agente che parlava chiaro al walkie-talkie, la sua voce profonda sembrava entrare e rimbombare dentro Kyle, forse non era l'unico dato che anche la polizia di fianco fece una smorfia

"Andiamo" disse l'altro guardando la ragazza e la sua collega, entrambi annuirono e s'incamminarono verso il portone del palazzo

Kyle e Matt si guardavano straniti

"Non si può aspettare?" chiese Kyle, nel profondo aveva paura di quello che sarebbe potuto accadere dopo

e se non sarebbero riusciti a stare tranquilli? 

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