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𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟔

Non ce la faceva più, doveva andare fuori e schiarirsi le idee.

E perché non cogliere l'occasione di uscire, per andare a vedere come stava Matt, doveva farsi perdonare in qualche modo

Fuori pioveva ma a Kyle non importava, doveva andare da lui.

Corse tra strade e marciapiedi, la pioggia era forte ma a lui non interessava, poteva morire sotto quella tempesta, avrebbe trovato comunque la forza di andare avanti e arrivare fino alla porta del suo amico.

Eccolo finalmente sotto casa sua, era pronto, l'ascensore era stato riparato per fortuna.

Arrivato alla porta si irrigidì, sarebbe stato contento di rivederlo? Bè non credo, ma non potevo e non avrei potuto continuare a ignorarsi per sempre... prima o poi le loro strade si incrociassero di nuovo.

Esitò per un secondo col dito attaccato al campanello, si convinse e con uno scatto di pressione premette e ritirò subito la mano, quasi spaventato dalla conseguenza della sua azione

"Chi c'è?" 

"Si, sono...sono Kyle" rispose lui quasi pronunciando con ribrezzo il suo nome, non poteva perdonarsi, aveva scelto una sconosciuta e rifiutato l'amore di chi gliene voleva davvero...

Era davvero patetico. Non riusciva a pensare ad altro, non si era fatto sentire per settimane (forse 1 o 2)

"Kyle? cosa ci fai qui..." si rabbuiò Matt, una sorpresa non troppo gradita, ma la sua presenza infondo era mancata.

"Io sono qui perché..." Perché? perché era stato un cretino e gli mancava? No. Non poteva dire così, non era da lui

Ci fu un attimo di pausa

"Perché?" chiese Matt, Kyle non poteva lasciarlo così, doveva continuare la frase, ma come?!

'Perché mi sei mancato...' 

"Perché dovevo parlarti e non potevo cogliere occasione migliore di ora, sempre se sei libero" Cazzo, quanto avrebbe voluto mostrare un lato migliore di lui ma, non ci poteva, ci avrebbe potuto provare altre cento volte.

Aveva paura di un rifiuto? Bè, dalla sua visuale era proprio così.

"Kyle, scusa ma adesso ho ospiti e, se non ti dispiace adesso non sono in vena di vederti" conclude il ragazzo chiudendo la porta, ma Kyle prontamente mise la scarpa tra la soglia e il muro

"Ti prego"

"Kyle... davvero devo andare non voglio far aspettare Luca"

"Luca?"

...

"C-Chi è Luca?"

 "E' un mio amico...Kyle, vattene. Ci vedremo domani o quando ti pare ma non oggi"

"No, non me ne andrò fin quando non mi dirai chi è e cosa succede, e sono serio"

"Basta cazzo!" la sua vece rimbombò giù per tutta la scalinata e, attirò l'attenzione del ragazzo che sbucò da una stanza con lo sguardo perplesso

"Matty? cosa succede, chi è questo qui?" chiese lui avvicinandosi al ragazzo, unendogli le mani sui fianchi e avvicinandolo a se.

Era un ragazzo alto, più di Matt e Kyle messi insieme, aveva indosso una felpa nera con il cappuccio tirato sopra la testa, occhi marrone nocciola ei capelli mori scuri; Un Kyle ma...migliore?

"No Luca, è tutto okay va benis-"

"In verità volevo sapere chi ospitava ma, sembra che mi sia già risposto..." continuò Kyle con un sorriso infastidito che gli arricciava i lineamenti, Matt gli lanciava sguardi omicida ma la guerra era appena iniziata.