𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟗

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⚠️ATTENZIONE ⚠️ questo capitolo contiene scene di abuso, se siete persone molto sensibili potete skippare, buona lettura!

Kyle si svegliò di soprassalto, dov'era? non era morto?

"Sei sveglio?.."

"Oh, ciao" disse lui sorpreso di vederlo nella stanza

"N-non pensavo fossi morto anche tu" continuò con occhi sgranati fissando incredulo l'amico di fianco al letto

"Non siamo morti Kyle...siamo vivi" finì lui guardandolo divertito

"Ieri sei svenuto e non ho capito cosa è successo? se potevi gentilmente spiegarmi" sussurrò Matt 

...

"Dov'è il tuo... ragazzo." conclude Kyle sputando acido il suo "nome"

"Kyle, c'è qualcosa che vuoi dirmi? riguardo magari... alla tua vita sentimentale?"

A sentire questa domanda arrossì violentemente nascondendo la faccia sotto alle coperte

"Bè vedi..."

"Dove cazzo sei!" sentirono entrambi urlare da un'altra stanza, era qual bastardo di Luca

"Cazzo,cazzo,cazzo Kyle ti devi nascondere adesso" sibilò Matt prendendolo per il braccio

"Cosa? "continuò Kyle confuso, non ne capiva il motivo

"Vai nell'armadio" urlò soffocato di nuovo spintonandolo fuori dal letto, essendo che non riusciva a camminare dritto dovette portarlo (facendolo anche cadere aggiungerei) nell'armadio per conto suo, l'ospedale lo aveva un po' scombussolato

"Matt! ti conviene essere lì perché sto arrivando" si sentì strillare dell'altra parte mentre passi pesanti echeggiavano nel corridoio

"Si si, sto già qua" urlò lui a sua volta "Kyle, ti prego, ti scongiuro non fare rumore o tornerai all'ospedale il giorno dopo che ti hanno dimesso ma, in condizioni peggiori." finì lui con un sorriso stressato sul viso, seppur l'anta semichiusa Kyle era in grado di intravedere qualcosa e non capiva perché lo avesse fatto nascondere così, Matt gli fece cenno di fare silenzio, e si diresse verso la porta per aprirla

 neanche arrivato a due spanne che si aprì violentemente, facendogli sbattere la clavicola contro la maniglia in ottone

"Cazzo!" sibilò Matt per il dolore

"Sei andato all'ospedale per vedere un tuo amico? perché mi hanno chiamato dicendo che le spese mediche erano state addebitate sul MIO conto in banca" chiese Luca irritato non preoccupandosi di chiedere come stava...(PEZZO DI M-) 

"Si, mi dispiace ma stava male e non avevo soldi in quel momento, poi l'ho portato a casa sua, c'è qualcosa che non va?" non sembrava preoccupato ma a Kyle sorgeva qualche dubbio, era fin troppo tranquillo per i suoi gusti

"Certo che c'è qualcosa che non va, non mi interessa un cazzo cosa hai fatto per lui, io non voglio che vedi altri ragazzi se non sei obbligato e non regali soldi ai tuoi amici così." Luca sembrava incazzatissimo camminava lento e Matt indietreggiava, stavolta si che aveva paura, cercava un appiglio o qualcosa da lanciare finché non arrivò a sbattere contro al muro mugugnando

"Non hai via di scampo topolino, game over" continuò lui minaccioso avvicinandosi sempre di più, Matt prontamente tirò su le mani per non far arrivare alla faccia

In quel lasso di tempo Kyle non sapeva cosa fare, DI NUOVO!

da un lato se fosse uscito sarebbe diventato un eroe indimenticabile, dall'altro sarebbe stato pestato, conoscendo Luca da tipo...7 minuti lo avrebbe pestato a morte.

Non stava capendo niente, cosa succedeva e perché.

Era intento ad uscire dall'armadio ma Matt gli fece segno con la mano di rimanere dentro, e così rimase lì nascosto.

"Perché non mi mostri quel bel culo" fece Luca per tirargli giù i pantaloni ma Matt lo bloccò

"Ti prego non di nuovo" implorò sull'orlo delle lacrime "Vai a schiarirti le idee, ma non qui...non sul mio corpo" continuò appoggiando la fronte sulla spalla del ragazzo, nn sapeva cosa fare, piangere. Piangere e basta

"Mi fai pena ma non sarà il mio giocattolo a dirmi cosa fare." continuò lui tirando giù con forza box e pantaloni, Kyle aveva i brividi per tutta la schiena, schifato dalla crudeltà del genere umano...

"Non piangere, un'altra lacrima e ti riempio di botte" disse lui all'orecchio di Matt, stringendo la presa sulla spalla fino a farlo gemere di dolore

"Chiudi sta cazzo di bocca e apri le gambe bastardo, lasciami fare" continuò lui mettendosi con violenza 3 dita nel culo del ragazzo, facendolo piangere ancora più forte.

"Ti ho detto di aprire le gambe" sibilò duro lui, tirandolo per i capelli e fracassandogli il cranio al muro per...due o tre volte (?)

"Luca"

"Cazzo vuoi."

"Sto sanguinando"

"Da dove."

"Da sopra l'occhio e dal naso, mi brucia..."

...

"Togliti la maglia e asciugati il ​​sangue"

non si mosse; non poteva o non voleva, sta di fatto che non muoveva un muscolo

"Non era una proposta, togliti la maglia e tampona. Veloce, quel sangue sporco che ti ritrovi mi sta colando sulle mani."

Concluse Luce schifato, detto fatto, Matt iniziò a togliere lentamente la maglietta, sfilando prima un braccio e poi l'altro...

Kyle non riusciva a guardare, avrebbe voluto chiudere gli occhi e non aprirli mai più, o almeno non aprirli fin quando non si sarebbe scordato di avere visto tutte quelle immagini... 

Un corpo bianco a chiazze viola e rosse "Se usi la tua forza per abusare non sei altro che un vigliacco Luca." disse lui guardando il sangue colare dalla sua fronte sul pavimento che aveva formato una piccola macchia rossa vivo sul pavimento

"Che cazzo hai detto...ripetilo se ci riesci" parlò chiaro lui afferrandogli con forza i capelli e tirandogli la testa all'indietro

"Avanti ripetilo bastardo" finì prendendolo per il collo e alzandolo quanto bastava per non fargli toccare terra con i pedi, lui si dimenava ma la stretta era troppo salda al suo collo che quasi non respirava più.

"S-sei un vigliacco" sussurrò Matt tutto d'un fiato

"Ingrato di merda, se non ti volessi bene ti avrei già ucciso con le mie mani" disse lui tirandogli una ginocchiata nello stomaco, allentando la presa per non farlo morire soffocato

"E adesso se volessi potrei anche picchiarti fino a che non ti penti di essere uscito di casa, ma brutto come sei non c'è neanche bisogno" concluse lui con un ghigno sul viso mollando la presa e sbilanciandolo verso indietro, facendolo sbattere contro il muro

"Vai a pulirti, e se lo dici a qualcuno, ti ficco quel dannato coltello in gola una volta per tutte, capito?"

La risposta fu una fulminea scossa della testa

"Stasera devi essere qui, e se non ci sei..." 

"Ti spacco la faccia..."

"Esatto, a stasera"

spazio autore

...




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