↳ La storia non segue le vicende della serie originale, le coppie di contorno al suo interno non riprendono in alcun modo le trame delle novel/drama da cui sono tratte. Questa storia è lo spin off di Oxytocin, non essendo legata ai personaggi principali o a uno specifico tempo - si svolge tra la metà della storia e poco dopo - può essere letta senza seguire la principale.
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È il mio posto preferito.
L'unico in cui non devo sentire la voce nella mia testa che dice che devo esercitarmi al piano, perché il prossimo concerto è troppo importante per la mia carriera e il mio futuro, da essere messo da parte per interessi che non mi appartengono.
Essere figlio di un benestante fa schifo.
Stai bene, economicamente. Ma ti manca tutto il resto, se vivi con l'oppressione di dover cercare di essere accettato dall'unica persona che dovrebbe dirti che sei stato bravo perché hai talento, non solo per fare figura davanti ai giovani benestanti di Bangkok.
Non mi è mai mancato l'affetto, in fin dei conti. Dopo la scomparsa di mia madre, appena ero nato, mi è stato imposto di dover seguire delle regole ferree. Le eseguivo, dalla prima all'ultima, per dare piacere a mio padre, renderlo orgoglioso di avere un figlio di cui vantarsi al suo ristorante di pollo.
Si, sono figlio di un imprenditore che ha una catena di ristoranti che cucinano il pollo più buono dell'intera Thailandia.
A qualcuno faceva ridere, che io fossi il figlio di un uomo che vendeva pollo fresco e cotto da un van, adesso vengono a cenare nel nostro ristorante senza fiatare, lasciando la mancia e sperando che il figlio fallito possa lavorare come aiuto cuoco o cameriere.
Stronzi.
Illusi e stronzi.
Ho passato la vita ad accettare ogni regola, ciò che mi veniva imposto senza poter essere libero di scegliere.
In un certo senso... gradirei essere stato al loro posto, solo per non vivere con questo peso sul petto.
«Posso portarti un altro po' di torta al limone?»
Alzo lo sguardo.
Il ragazzo dietro al bancone.
Con gli occhi scuri, i capelli corvini raccolti in un codino dietro la nuca, il piccolo neo sullo zigomo.
Il ragazzo carino e gentile che quando entro qui non fiata mai, ma ascolta attentamente le mie ordinazioni o che risponde al telefono se lo chiamo in anticipo per venire a ritirare qualcosa.
Vengo spesso qui, in questo piccolo negozio sulla strada principale. Non è quasi mai pieno durante il fine settimana, anche se è il negozio di dolci più amato di Bangkok.
Coglioni.
Se fosse per me, rimarrei qui a studiare per ore.
L'ho fatto, eh. Quando volevo fuggire dalla biblioteca e lasciare un po' di privacy a Tiw con il suo ragazzo, ma quando mi sono reso conto che non aveva senso fuggire dall'ansia o dai problemi, son ritornato al mio solito posto dietro l'Università, seduto sulla panchina, con il sole che mi solleticava il collo, le ragazze dei primi anni che mi osservavano incuriositi, prima di dirigersi verso l'aula principale del Conservatorio.
Il mio Conservatorio, la mia stessa eredità.
Sono il miglior pianista del mio corso, sto per laurearmi. Il Rettore ha deciso che guiderò le lezioni principali per il prossimo semestre, e a me continua a non fregarmene un cazzo.
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☽ 𝘀𝘄𝗲𝗮𝘁𝗲𝗿 𝘄𝗲𝗮𝘁𝗵𝗲𝗿 ᵗᶦⁿⁿᵍᵘⁿ
Fanfiction➯ ᴛɪɴɴɢᴜɴ ➯ sɪᴅᴇ sᴛᴏʀʏ: ᴛɪᴡᴘᴏʀ / ᴊɪᴍᴡᴇɴ / ʀᴇɴɢᴏʀʏᴀ ➯ ᴍʏ sᴄʜᴏᴏʟ ᴘʀᴇsɪᴅᴇɴᴛ / ᴍᴏᴏɴʟɪɢʜᴛ ᴄʜɪᴄᴋᴇɴ !ᴀᴜ ➯ ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀ ↳ 𝘿𝙤𝙫𝙚𝙫𝙤 𝙥𝙧𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙡𝙚 𝙢𝙚𝙙𝙞𝙘𝙞𝙣𝙚 𝙤𝙜𝙜𝙞, 𝙣𝙤𝙣 𝙫𝙚𝙣𝙞𝙧𝙚 𝙦𝙪𝙞 𝙚 𝙛𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙘𝙖𝙯𝙯𝙤𝙣𝙚 𝙞𝙣 𝙥𝙞𝙚𝙣𝙤 𝙥...