'𝗰𝗮𝘂𝘀𝗲 𝗶𝘁'𝘀 𝘁𝗼𝗼 𝗰𝗼𝗹𝗱

72 4 0
                                    

Lancio un'occhiata verso la porta della camera da letto.

L'ho chiusa per sicurezza, per essere sicuro che Gun non riesca a sentire ciò che dico.

Ho già tirato fuori la maggior parte delle cose dalle scatole, qualche libro l'ho messo sulla scrivania nell'angolo. A parte la valigia ancora piena, da cui traboccano i miei vestiti invernali, non c'è quasi più niente da sistemare qua.

Devo aspettare il resto dei mobili, comprare qualche luce da lettura, una parte di decoro da installare all'interno degli angoli della casa o vicino al televisore.

Guardo la schermata.

Pat si avvicina alle spalle di Pran, lo abbraccia prima di rubargli un bacio sulla guancia.

Sono i miei Phi, gli unici che ho tenuto al mio fianco durante il periodo degli esami.

Li conosco da un bel po', da più o meno quando si erano appena messi assieme. Non lo sapeva ancora nessuno, in Conservatorio la sessualità sembrava più un tabù che qualcosa di cui "chiaccherare" alla luce del sole.

Ma Pat, è sempre stata una persona sincera, fin troppo. È appiccicoso, soprattutto nei confronti di Pran, che definisce l'amore della sua vita, dal momento che ha accettato di sposarlo entro la fine dell'anno.

È alto, muscoloso, un Dio Greco forse persino del sesso. Ma è anche dolce, è sensibile, sicuro di sé, indipendente.

Gli occhi scurissimi, quanto i capelli a tendina che gli solleticano la fronte.

Intravedo Pran passargli un elastico per cercare di raccoglierli in un codino basso.

«Ti sei fidanzato con un minorenne.»

Roteo gli occhi.

«Non è minorenne, è maggiorenne da un bel po'. È solo più piccolo!»

«Appunto.» Aggiunge Pran, con un sorriso rivolto verso Pat. «Io se questo big foot avesse avuto un anno in meno di me, non l'avrei guardato nemmeno sotto tortura.»

«Ehi!»

Ridacchio.

Pran è estremamente ironico. Non è sicuro di sé, dà al mondo un'apparenza tutta sua, per cercare di scrollarsi di dosso ogni insicurezza che lo caratterizza nel profondo.

È leggermente poco più basso, con gli occhi castani e i capelli del medesimo colore.

Entrambi sono seduti davanti allo schermo del computer, abbracciati.

Pran seduto sulle gambe di Pat, che stringe le braccia davanti al suo stomaco.

Pat si avvicina al suo viso per baciarlo ancora sulla guancia, ma Pran alza gli occhi al cielo.

Lo scaccia via, come fa sempre.

Non è da dimostrazioni d'affetto in pubblico.

Fa finta di essere indifferente alle attenzioni di Pat, ma l'ho visto sorridere di nascosto – più di una volta – quando veniva a salutarlo in classe durante la pausa pranzo.

Non mi stupiscono.

Sono diversi, si completano a vicenda.

Un caos completo che stravolge la calma apparente.

«Se ti arrestano, non vengo a pagare nessuna cauzione.»

«Non succederà, Phi.» Rispondo pacato, rivolto verso Pat. «E comunque non vi ho chiamato per subire una ramanzina, volevo sapere quella cosa.»

Pran guarda sorpreso verso Pat.

E Pat sorride di più.

«Vuole sapere se sei incinta.»

☽ 𝘀𝘄𝗲𝗮𝘁𝗲𝗿 𝘄𝗲𝗮𝘁𝗵𝗲𝗿 ᵗᶦⁿⁿᵍᵘⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora